Friday, 29th March 2024 13:08
Home / I migliori documentari sul poker

Da Making a Murderer e Tiger King, passando per OJ: Made in America e Jiro Dreams of Sushi, l’ultimo decennio ha visto un’impennata clamorosa di docu-serie e docu-film. E ancora non ci siamo stancati.

Ma quali sono i documentari che tutti gli amanti del poker dovrebbero guardare?

Diamo un’occhiata proprio ad alcuni dei migliori documentari sul poker da guardare online oggi, e ovviamente dove trovarli.

 

Nosebleed (2014)

Regista: Victor Saumont
Disponibile su: YouTube

Nosebleed di Victor Saumont è stato accolto in maniera eccezionale, quando uscì nel 2014. Si tratta di un documentario indipendente e a basso budget, prodotto da un personaggio che da anni è nel poker. La familiarità e la sensibilità di Saumont nei confronti del gioco gli hanno aperto orizzonti inarrivabili.

I personaggi principali sono due giocatori professionisti francesi Sebastien “Seb86” Sabic e Alex “Alexonmoon” Luneau. La narrazione segue il loro viaggio a Las Vegas per le World Series of Poker, che rappresenta un diversivo rispetto alle partite cash game high stakes online a cui sono abituati. Sabic e Luneau si dimenticano presto della telecamera e il loro viaggio assume diverse svolte inattese. Il risultato è uno sguardo autentico sugli alti e i bassi dei giocatori di poker professionisti, come mai nessuno li aveva inquadrati prima.

In Nosebleed ci sono molte scene interessanti: ad esempio quando Sabic e Luneau aspettano pazientemente che il loro avversario preferito, Gus Hansen, arrivi online e si sieda al tavolo. Poi una sera, a Las Vegas, siamo noi che aspettiamo insieme a loro, sul ciglio della strada, che arrivi una limousine e li porti alla festa del loro eroe, Phil Ivey.

Potete guardare il documentario su YouTube (o qui sotto).

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One of a kind: The rise and fall of Stu Ungar

Regista: Al Szymanski
Disponibile su: YouTube

Riconosciuto unanimemente come il miglior giocatore di gin rummy e di no limit hold’em di tutti i tempi, Stu Ungar era una vera forza della natura, sin da quando ha fatto capolino sulla scena, verso la fine degli anni Settanta. Si diceva che fosse così forte nei tornei di gin rummy, che molti casinò gli chiesero di non giocare, altrimenti nessun altro si sarebbe iscritto. Perciò passo al poker, incontrando più o meno gli stessi problemi.

Come suggerisce il titolo, tanto gloriosa fu l’ascesa nel poker di Ungar quanto lo fu la sua caduta esistenziale, dovuta alle dipendenze e cattive abitudini che Al Szymanski documenta con grande delicatezza. Con l’aiuto dei vari Mike Sexton e Nolan Dalla, One of a Kind ci dà uno sguardo affascinante su una leggenda del poker, capace di vincere tre volte il World Series of Poker Main Event, prima di morire fin troppo presto.

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Bet Raise Fold: The Story of Online Poker (2013)

Registi: Ryan Firpo, Jay Rosenkrantz, Taylor Caby
Disponibile su: Amazon Prime

 

All’inizio del 2010, il mondo del poker online si muoveva talmente veloce che qualsiasi documentario, o persino articolo di giornale, era destinato ad essere superato ancor prima della pubblicazione. Ma i produttori di Bet Raise Fold non avrebbero mai potuto immaginare in che maniera drammatica sarebbe cambiato il soggetto del loro documentario, mentre lo giravano.

Ciò che era cominciato come una sorta di panoramica sul fenomeno globale del poker online – i milioni vinti su Internet, la popolarità dei tornei online e offline, gli incredibili passi avanti nelle strategie – fu bruscamente interrotto da una svolta brutale, che costrinse i produttori a rivedere completamente il prodotto.

Il film vanta molto ottimo materiale a livello storico, probabilmente prodotto prima del suddetto cambiamento epocale, e ci sono alcuni personaggi rappresentativi che portano avanti la narrazione (Tony Dunst, Danielle Andersen e Martin Bradstreet sono i giocatori centrali). Ovviamente, nessun singolo film avrebbe potuto raccontare tutta la storia del poker online, ma Bet Raise Fold è qualcosa di molto vicino a un documentario completo su un periodo davvero particolare.

KidPoker

Registi: Gary Davis, Francine Watson
Disponibile su: Vimeo

 

Come Ungar prima di lui, Daniel Negreanu è esploso sulla scena del poker come il giovane volto nuovo. Una storia che si meritava assolutamente un documentario.

KidPoker porta gli spettatori a conoscere un viaggio personale, che inizia con la gioventù trascorsa in Canada. Dalle partite di biliardo a Toronto Negreanu arriva al poker high stakes: a 23 anni Daniel diventa il giocatore più giovane a vincere un braccialetto alle World Series of Poker.

 

A Kid’s Game: The Story of Online Poker

Disponibile su: YouTube

In questa buona produzione, non si trovano rivelazioni sconvolgenti o scoop scottanti; semplicemente, ci gustiamo una carrellata dei migliori giocatori di poker online dell’epoca, mentre discutono di cosa vuol dire essere un professionista durante l'”epoca d’oro” del poker online.

A Kid’s Game è stato prodotto dall’ex sito di training di Phil GalfondBlueFire Poker, e racconta storie capaci di far ingelosire chiunque non abbia giocato a poker a metà degli anni 2000. Tra gli intervistati spiccano Andrew Robl, Isaac Haxton, Shaun Deeb, Peter Jetten, Di e Hac Dang e Alec Torelli.

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Grinders (2011)

Regista: Matt Gallagher
Disponibile su: Amazon Prime

 

Sono sempre stato molto bravo a poker, ma ora provo a viverci“. Il film maker Matt Gallagher prova a trasformare quello che una volta era un hobby proficuo nella sua fonte principale di introiti, giocando a poker non per la gloria o i trofei ma come fonte di sostentamento per sé e la propria famiglia.

Mentre Gallagher naviga tra i club di poker underground della sua Toronto – cercando di vincere “un paio di grosse mani” e tornare a casa con circa $500 a serata – incontra una serie di personaggi caratteristici, giocatori e proprietari di club, tutti con vari livelli di ambizione e disillusione.

Incontra persino Daniel Negreanu, la cui carriera era iniziata nello stesso modo e nella stessa città, anche se poi la sua parabola lo ha portato ai massimi livelli. A parte il cameo di Negreanu, siamo di fronte a una visione non certo romantica di una nicchia del mondo del poker, che quando fu presentata fu accolta freddamente dal pubblico. Ma oggi potete guardarla come una sorta di cimelio: durante gli anni del boom, di persone come Gallagher ne esistevano davvero tante e, che vi piaccia o no, il suo documentario lo testimonia.

 

All In – The Poker Movie (2012)

Regista: Douglas Tirola
Disponibile su: Amazon Prime

 

Questo film può sembrare un po’ datato ormai, ma include una collezione impressionante di interviste su tantissimi argomenti legati al gioco alla fine del primo decennio del XXI secolo.

Diretto da Douglas Tirola, All In ebbe una diffusione limitata nel 2009. Ma quando il Black Friday sconvolse il poker nell’aprile 2011, i registi aggiunsero altre interviste e rilavorarono il film per incorporare quella parte nella storia. Nella primavera del 2012 il documentario uscì di nuovo. Se guardate il film oggi, vedrete che il film racconta non solo la storia del poker, compresa la crescita dell’online, ma difende quello che è un vero e proprio passatempo americano.

Decine di “personalità del poker” (e altri) compaiono nel film, tra cui i Poker Hall of Famer Mike Sexton, “Amarillo Slim” Preston, Henry Orenstein, Tom McEvoy, Phil Hellmuth, Barry Greenstein, Scotty Nguyen, T.J. Cloutier, Daniel Negreanu e Chris Moneymaker.

C’è anche un segmento, piuttosto lungo e bello, che racconta la run di Moneymaker nel WSOP Main Event 2003.

Nel documentario compaiono anche Matt Damon, Jennifer Tilly, Kenny Rogers, Peter Alson, Mike Caro, Doris Kearns Goodwin, James McManus, Brian Koppelman, Steve Lipscomb, Nolan Dalla, Sam Simon, Vince Van Patten e molti altri. Vale la pena guardarlo, se non lo avete mai fatto.

 

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