L’inverno del 2010 era ormai in via di conclusione in tutte le latitudini europee solcate dal circuito più battuto di quegli anni, l‘European Poker Tour, ma a Salisburgo, verso marzo, vi è ancora la necessità di proteggersi dal freddo.
E’ la cosa che avranno certamente fatto i giocatori di poker che non vollero mancare al Main Event dell’EPT Snowfest della città austriaca, che si giocò dal 16 al 21 marzo del 2010 e che fu vinto dal danese Allan Baekee.
Quello dell’inizio d’anno 2010 fu uno dei periodi più densi e fitti di impegni che si sono mai visti lungo la storia del poker moderno e, dopo il successo di Anton Wigg a Copenaghen e di Kevin MacPhee a Berlino, si rimaneva in Europa Centrale per disputare la tappa di Salisburgo.
Toccata e fuga per Allan Baekke
In più di un’occasione, nella serie dei tornei di cui vi diamo conto tra European Poker Tour e Italian Poker Tour, abbiamo incontrato spesso dei giocatori che dopo la vittoria di uno dei tornei della kermesse targata PokerStars, sono completamente spariti dal giro del poker, o almeno da quello che conta.
Uno di questi casi è sicuramente quello del danese Allan Baekke che fece fuoco e fiamme all’EPT di Salisburgo 2010, senza però poi lasciare il segno nel prosieguo della sua carriera pokeristica live.
Secondo Hendonmob, infatti, il giocatore con la residenza a Frederiksberg, sarebbe partito col botto, centrando un primissimo risultato in carriera proprio ad un EPT, nell’ormai lontanissimo 2008 a Copenaghen, il torneo di casa, ma evidentemente era il tour preferito, visto che mise le mani sulla bandierina anche al Main Event di Budapest.
Il suo anno di grazia fu il 2010, quando a marzo chiuse secondo ad un Side Event da €2.150 di Buy In a Berlino per €97.000 e infine, pochi giorni dopo, la definitiva consacrazione all’EPT di Hinterglemm – Salisburgo.
Successivamente Baekke si fece rispettare sia all’EPT di Sanremo del 2010, sia alle WSOP, chiudendo in entrambe le occasioni intorno al decimo posto, ma da quel momento di lui non si hanno più notizie per quanto riguarda il poker live.
Diverso fu il percorso battuto nel poker online, dove negli anni successivi fu uno dei grinder più temuti al mondo con il nickname “Sifosis“.

Christophe de Meulder
Buy In più basso, boom di presenze
A presentarsi alle casse dell’Alpine Palace Card Casino di Hinterglemm, una meravigliosa cittadina di stampo nordico incastonata tra le montagne, furono addirittura in 546, attratti dalla possibilità di abbinare una vacanza fatta di aria pulita e viste mozzafiato e alcune ore giocate al tavolo da poker.
Chi direttamente e chi attraverso satelliti giocati live e online, i 546 iscritti all’evento decisero di sborsare un totale di €3.500+€250, un costo d’iscrizione inferiore rispetto al canonico €5.000 circa di un’edizione tipica dell’European Poker Tour.
Un numero così alto di partecipanti generò un prize pool che sfiorò i 2 milioni di Euro, per l’esattezza €1.911.000, che, alla fine della fiera, si spartirono i primi 80 del payout.
I giocatori eliminati immediatamente dopo lo scoppio della bolla, portarono a casa un totale di €5.260, via via più in alto fino a incontrare i giocatori del tavolo finale che partirono da una base di €37.000, fino a quella del vincitore che avrebbe messo in tasca €445.000.
Campioni senza fortuna
In quell’occasione il tavolo finale, ne parleremo dopo, non fu preda di un alto numero di giocatori molto conosciuti, ma la bandierina austriaca la piazzò gente come Jeffrey Hakim, 57° per €5.900, Lex Veldhuis, uno dei più bravi divulgatori del nostro gioco, da anni sotto l’ala di PokerStars, in quell’occasione 54° per €6.300, Dan Murariu, lo ricorderete protagonista del heads up vinto da Luca Pagano all’IPT di Sanremo, 48° per €6.700.
Salendo verso il gotha del torneo, troviamo il belga Christophe de Meulder, 32° per €8.400, Nasr El Nasr, 24° per €10.200 e infine, eliminati a pochi passi dal raggiungimento del tavolo finale, Maxim Lykov 13° per €15.800, Marcel Koller, 12° per €20.400 e l’olandese Verdonschot, nono per €28.000.

Lex Veldhuis
Italiani dietro
Non fu una tappa indimenticabile per la truppa italiana, che mise in saccoccia tutta una serie di piazzamenti, ma nessuno di essi trovarono un posto al sole nel payout.
Maurizio Sepede salutò per primo i compagni di gioco dopo lo scoppio della bolla, 78° per €5.260, seguito a breve da Niccolò Calia e Carmelo Vasta, 74° e 73°.
Giovanni Bigoni terminò la sua campagna austriaca al 69° posto, seguito da Niccolò Caramatti e Marco Fantini, 66° e 62° del payout.
Bisogna fare un bel salto in avanti per trovare l’ultimo, ma sarebbe meglio dire il primo, dei nostri giocatori a premio, il quale risponde al nome di Luca Cainelli, che a Salisburgo chiuse 14° per una discreta moneta da €15.800.
Questo il payout dell’EPT di Salisburgo
Posizione | Provenienza | Giocatore | Premio |
---|---|---|---|
1st | Denmark | Allan Bække | €445,000 |
2nd | Canada | Russell Carson | €296,000 |
3rd | Germany | Johannes Strassmann | €166,000 |
4th | Romania | Alain Medesan | €111,000 |
5th | United States | Brent Wheeler | €88,000 |
6th | United States | Jonathan Schroer | €65,000 |
7th | Austria | Lukas Baumann | €46,000 |
8th | Netherlands | Daniel van Kalkeren | €37,000 |
9th | Netherlands | Hubertus Verdonschot | €28,000 |
Visualizza altri blog
Impara a giocare a poker con Pokerstars Learn, esercitati con l'app di PokerStars
Prova la nostra classifica gratuita Scholars per mettere alla prova le tue nuove abilità.