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Una panoramica sulle superstizioni nel mondo dei casinò

14 Novembre 2022

Quale posto migliore del casinò per dare sfogo a tutte le superstizioni? 

La roulette, i dadi così come il tavolo del Blackjack o del Poker da sempre sono ambienti ideali per il nascere e prosperare di superstizioni. 

Col tempo questi gesti e usi scaramantici entrano nel comportamento usuale degli avventori fino a perdere quasi completamente il proprio senso originale. 

Ed ecco quindi che un gesto singolare viene ripetuto spasmodicamente o compulsivamente senza alcun apparente motivo, dei colori banditi dalle sale da gioco, parole proibite come se fossero blasfeme e numeri su cui tutti o nessuno puntano mai. 

Ad anni di distanza di queste superstizioni spesso rimane solo un gesto o un’usanza di cui la maggior parte ignora l’origine. 

In questo articolo vedremo insieme gesti o comportamenti, numeri fortunati o sfortunati, amuleti ed indumenti oggetto di superstizione nel mondo del casinò cercando di ripercorrerne le origini. 

Gesti o comportamenti oggetto di superstizioni al casinò 

Anche se alcuni di essi fanno parte del comune buon senso del vivere comune, altri gesti e comportamenti non hanno realmente motivo di trovarsi all’interno di questo elenco. 

Quali sono i gesti e comportamenti che portano fortuna o sfortuna? 

Gesti che portano sfortuna 

  • Fischiettare. Si ritiene che questo comportamento porti sfortuna agli altri giocatori, la sua origine però è molto più semplice di quello che si crede. Sentire fischiettare qualcuno è nella maggior parte dei casi irritante, può far perdere la pazienza a chi ci sta vicino compromettendone la calma durante il gioco. 
  • Incrociare le dita, per chi è superstizioso, significa chiamare la buona sorte a sé. Di conseguenza se si gioca contro altri è spesso visto come portare sfortuna agli altri. Questo gesto deriva dalla superstizione medievale secondo la quale incrociando le dita si impediva al demonio di impossessarsi della propria anima. 
  • Incrociare le gambe. Questo gesto apparentemente innocuo è tacciato di portare sfortuna a chi lo fa. Se si piazza una scommessa o si attende carta al tavolo incrociare le gambe tenderebbe ad allontanare la fortuna. Anche questo gesto ha origini medievali, periodo in cui Lucifero veniva per lo più raffigurato con le gambe incrociate. 
  • Contare i soldi durante il gioco. Se questo gesto viene considerato quasi innocuo quando si sta perdendo, al contrario è di cattivo gusto quando si sta vincendo. Non è difficile immaginare che gli avversari possano sentirsi ancor più sfidati se chi vince si mette a contare i propri soldi. A quanto pare però porterebbe sfortuna anche a chi li conta. Questa superstizione prende origine dal detto secondo cui “l’orgoglio precede la caduta”. 
  • Prestare i soldi. Prestare i soldi durante il gioco significa, secondo molti, dar via parte della propria fortuna. Specialmente in caso di serata fortunata è sempre sconsigliato prestare soldi ad un altro giocatore. Questa superstizione ha un’origine molto più pratica di quanto si creda, prestando i soldi ad un altro giocatore la possibilità di rivederli indietro è molto scarsa. In questo caso non si tratta quindi di sfortuna, ma di semplice buon senso. 

Gesti che portano fortuna 

  • Non guardare lo schermo della slot. Sembra che per molti giocatori non guardare lo schermo dopo aver tirato la leva porti fortuna. Sebbene non sia stato possibile trovare l’origine di questa superstizione riteniamo che molti non vogliano vedere nella speranza che la fortuna li colga di sorpresa. 
  • Insultare la pallina alla roulette. Altra superstizione diffusa quanto di origini ignote. A quanto pare molti giocatori ritengono in questo modo di intimorire la pallina che presa dalla paura delle ripercussioni possa decidere di donarci un numero vincente. 
  • Lasciare accese le luci di casa o della camera di hotel. Questo semplice gesto che è considerato da molti un porta fortuna ha origini molto semplici. È noto infatti che lasciare le luci accese rende più improbabile che eventuali ladri o malintenzionati possano pensare che c’è qualcuno in casa e tenderanno a restarne fuori. 

Numeri fortunati o sfortunati al casinò 

Con i numeri si apre forse il capitolo più famoso e discusso, vediamo insieme quali numeri godono di amore o odio all’interno delle superstizioni. 

Numeri che portano sfortuna 

  • Il numero 13. Probabilmente il numero più disprezzato di tutto l’infinito insieme di numeri. Le origini della sua sfortuna Sono talmente tante che qui ci limiteremo a riportare le più famose:
    • Secondo gli assiro-babilonesi il 12 è il numero perfetto poiché matematicamente più semplice e divisibile. Il 13, che viene subito dopo, essendo numero primo scombina l’armonia dei numeri; 
    • Filippo II di Macedonia sembra che venne ucciso da una propria guardia dopo aver fatto mettere la propria statua (la tredicesima) vicino alle 12 divinità dell’olimpo; 
    • Loki è stato il 13° dio scandinavo che ha portato con sé scompiglio e ambiguità; 
    • Il 13° commensale dell’ultima cena pare fosse Giuda che poi tradì Gesù. 
    • Accadde di venerdì 13 nel 1307 che il re Filippo di Francia arrestò la maggior parte dei Cavalieri Templari.
  • Il numero 17. Altro numero che non gode di particolari simpatie per i seguenti motivi:
    • Il 17 fu il giorno del giudizio universale; 
    • Di nuovo per motivi matematici Pitagora riteneva il 17 numero scomodo poichè in mezzo a 16 e 18 che erano numeri perfetti nella rappresentazione dei quadrilateri 4×4 e 3×6; 
    • L’anagramma in numeri romani di 17 (XVII) è la parola Vixi, ovvero “vissi” che essendo inteso al passato vuol dire che il soggetto non è più in vita. 
  • Il numero 4 per i cinesi. Il numero 4 si pronuncia con lo stesso fonema, ma diverso tono, della parola morte. Facile immaginare che non appaia come un buon segno; 
  • Il numero 14 sempre nella tradizione cinese può essere pronunciato “shi-si” nel qual caso vuole dire 14, ma anche “yao-si” nel qual caso significa “dover morire” o anche “devi morire”; 
  • Il numero 7 in Thailandia e Vietnam poiché il settimo mese è quello dei fantasmi; 
  • Il numero 9 in Giappone a causa della sua pronuncia molto simile alla parola “tortura”. 

Numeri che portano fortuna 

Pochi e alquanto bistrattati invece i numeri che dovrebbero portare fortuna. Vediamo quali sono e come mai. 

  • Il numero 3. Per ovvi motivi biblici e religiosi il numero tre viene considerato il numero perfetto poiché simboleggia uno e trino; 
  • Il numero 7. Di nuovo per motivi legati al vecchio testamento che racconta di come Dio creò il mondo in 7 giorni; 
  • Il numero 8 per Cina e Giappone che indica prosperità. Non è un caso che le olimpiadi cinesi ebbero inizio il giorno 08/08/2008 alle ore 8:08:08; 
  • Il numero 4 per i tedeschi. Questo numero simboleggerebbe il quadrifoglio dove ogni foglia corrisponde a una caratteristica: Rispetto, Abbondanza, Amore, Salute. 

Amuleti e indumenti oggetto di superstizioni al casinò 

Se si può indossare o portare con sé allora può portare fortuna o sfortuna. Questa una delle regole fondamentali di tutti coloro che credono alle superstizioni, non solamente al tavolo da gioco, ma anche nelle competizioni sportive e addirittura nelle elezioni politiche. 

Quali sono gli oggetti e gli indumenti da portare con sé o da demonizzare. 

Oggetti e indumenti che portano sfortuna 

  • Regina degli oggetti che portano sfortuna al casinò è la banconota da 50 dollari. Mai accettarla al cambio dei soldi e tanto meno passarla a qualcuno. Questa usanza vede le sue origini nei comportamenti mafiosi degli italo-americani a Las vegas. Era usanza infatti infilare una banconota da 50 dollari nelle tasche delle vittime prima di seppellirle nel deserto. 
  • Indumenti di colore viola. Questo colore simboleggia l’inattività che al casinò si traduce come inattività alle vincite. L’origine anche in questo caso è religiosa. Durante la quaresima i sacerdoti indossavano stole di colore viola perciò tale colore è associato all’inattività forzata. 
  • Ombrelli e valigie. Meglio lasciarli in stanza d’albergo e non farli entrare al casinò nemmeno se di passaggio. Questi due oggetti tacciati di malasorte hanno un’origine molto semplice. Sono oggetti che molto spesso si trovano ad altezza gambe, perfetti quindi per far inciampare il malcapitato senza essere visti. Ecco quindi che l’inciampo, visto come l’interruzione sgradevole di un cammino, assume connotati di superstizione. 

Oggetti e indumenti che portano fortuna 

  • Il quadrifoglio. Oggetto che non ha bisogno di presentazioni è quasi onnipresente in tutte le sale scommesse. Universalmente riconosciuto come simbolo di buona fortuna deve la sua fama alla rarità. Ognuna delle sue foglie rappresenta una buona caratteristica. 
  • Il ferro di cavallo. Altro oggetto che molte superstizioni portano con sé anche sotto forma di miniatura o di ciondolo ben nascosto nelle tasche. L’origine della sua fama viene dalla limatura di ferro che anticamente veniva sparsa per allontanare mala sorte e malattie. Con il tempo il ferro di cavallo, poiché di ferro pieno, ne ha preso il posto e chi trovava un ferro di cavallo per terra era solito aspettarsi buona fortuna. 
  • Indumenti di colore rosso. Il Colore rosso è quasi universalmente associato alla festa e festeggiamenti ma anche all’amore, passione e fortuna. Non è un caso che statisticamente alla roulette venga scommesso molto di più sul colore rosso che sul nero. Anche per la cultura cinese, come per la nostra, rappresenta gioia, abbondanza e ricchezza. 
  • La zampa di coniglio. Oggetto di dubbio gusto non ha mai però perso la sua accezione di porta fortuna universale. Pare che la sua fame derivi dalla prolificità di questo animale, un’altra possibile spiegazione è la capacità di questo animale di sfuggire velocemente ai predatori o, in questo caso, alle sciagure. Inizialmente infatti la zampa di coniglio veniva venduta in quanto zampa di lepre.