Small Blind contro Bottone e piatti 3-bettati negli Spin & Go

In questo articolo delineamo una strategia di 3-bet o fold dallo SB nelle prime fasi di uno Spin & Go prima di considerare come gestire i piatti 3-bettati dove c’è poco denaro rimanente negli stack rispetto alle dimensioni del piatto.

SB contro il mini raise dal BU

Per prima cosa, qualche parola sul range di flat (chiamare il rilancio del bottone): questo è assolutamente da evitare. Ci sono tre problemi principali nel costruire un range di flat dallo SB.

  1. Le pot odds non giustificano l’investimento da fuori posizione con molte mani. E comunque è sempre meglio una 3-bet.
  2. Il fatto che il BB ancora deve agire distrugge l’EV del call. Le volte che il BB farà una 3-bet o uno shove annulleranno completamente i profitti che faremo vedendo il flop.
  3. Vogliamo 3-bettare mani premium per valore e costruire il piatto quando abbiamo un grande vantaggio di equity. Ciò significa che qualsiasi range di call che abbiamo scelto di costruire sarebbe cappato, quindi molto facile per il BB da attaccare. Diventerebbe quindi impossibile raggiungere una ragionevole frequenza di difesa dalle 3-bet.

Le opzioni che prendiamo in considerazione dallo SB di fronte a un rilancio del BU sono:

  • 3-bet all in
  • 3-bet piccola per valore
  • 3-bet piccola come bluff
  • Fold

Ecco uno schema con la strategia per questa situazione:

Ancora una volta, le mani con cui facciamo una piccola 3-bet per valore sono quelle che hanno una ottima giocabilità postflop. Con i bui a 10/20, il BU rilancia a 40 e noi facciamo 100. Questa dimensione della 3-bet impedisce all’avversario di chiamare le mani peggiori del suo range di apertura (notare che una dimensione di 80 gli permetterebbe di chiamare in modo redditizio), mentre allo stesso tempo ci permette di foldare senza problemi di fronte ad un all-in se abbiamo fatto una 3-bet in bluff.

Le mani con cui vogliamo 3-bettare piccolo in bluff, si trovano al di fuori del range di shove. Avranno o blocker (ad esempio A8o) o un po’ di giocabilità nel caso in cui l’avversario chiamasse la 3-bet (ad esempio T8). L’idea è che queste mani non avranno abbastanza equity per andare all-in contro un BU che ha una strategia di gioco ben bilanciata. Per questo motivo vanno inserite nel range di mani che cercano la fold equity pre-flop ad un costo minimo.

Infine, alcune delle nostre mani di shove sono combinazioni con alta equity ma meno giocabili al flop come AKo. Altre mani di shove sono semi-bluff e si prestano ad un all-in proficuo a causa di una combinazione di fold equity e equity per compensare le volte in cui veniamo chiamati. Certo, mani come A3 e 98 sperano di ottenere una fold, ma sono scelte in base al fatto che hanno comunque equity se vengono chiamate.

Giocare piatti 3-bettati

Al flop, dopo che il BU ha chiamato la nostra piccola 3-bet, il piatto diventa di 200 e lo stack effettivo sarà solo 400 assumendo che siamo proprio all’inizio dello Spin & Go. Questo piccolo rapporto stack/pot offre una serie di interessanti opzioni. Definiremo un approccio contro giocatori solidi e anche un piano di gioco contro i giocatori più deboli. Questi ultimi sono di gran lunga il tipo di giocatore più comune che incontreremo.

Per iniziare prendiamo un flop dry come 774 rainbow. Questo board nella maggior parte dei casi non ha aiutato i range di entrambi i giocatori e non ha modificato la situazione preflop. Questi flop significano che qualsiasi vantaggio di range pre-flop esisterà ancora allo stesso modo al flop. Noi come 3-bettor abbiamo una gamma di mani forti che il nostro avversario non può avere. Inoltre, poiché abbiamo puntato così poco pre-flop, abbiamo adattato il nostro range in modo da contenere una concentrazione piuttosto alta di mani di valore rispetto ai bluff. Questo ci dà un vantaggio di range molto chiaro e decisivo su questo flop.

Quando hai un ampio vantaggio di range, di solito è corretto fare una c-bet con tutto il tuo range. Non c’è nulla che l’avversario possa fare perché il nostro range è naturalmente più forte del suo. Non folderemo mai abbastanza spesso per rendere un suo all-in in bluff profittevole, quindi anche se c-bettiamo ogni combinazione con cui siamo arrivati ​​al flop siamo ancora bilanciati e protetti. Per quanto riguarda la dimensione della c-bet, dovremmo scegliere una dimensione che ci permette un all-in al turn. Con gli stack effettivi che sono solo 2 volte il piatto, non c’è spazio per puntare su tre strade. Il GTO qui è di puntare tutto il nostro range per circa metà del piatto, ma in realtà di solito possiamo fare meglio dividendo il nostro range per exploitare al meglio l’avversario.

La soluzione per exploitare i giocatori deboli è:

Mani come AA e KK sono fortemente indicate per fare check. Questo slow-play è completamente giustificato su un board dry con una mano così forte, dato che abbiamo solo bisogno di due strade per far finire tutte le chips nel piatto e quindi possiamo ottenere valore al turn e al river. In questo modo possiamo ottenere più chips dalle mani più deboli dell’avversario (se punta o se puntiamo noi al turn quando lui fa check). Con un check permettiamo all’avversario di puntare in bluff con mani che avrebbe foldato di fronte alla nostra c-bet.
TT-QQ devono essere puntate per protezione al fine di far foldare delle overcards. In altre parole, queste coppie sono più vulnerabili e hanno più da guadagnare vincendo la mano ora quando sono in vantaggio.

Con una mano come ATs-AK, il bluff catching ha molto più senso delle puntate. Puntando, di solito facciamo passare le mani peggiori che spesso dominiamo. Gli AK sono vulnerabili, ma neanche lontanamente quanto 66, che ha molte più carte sfavorevoli al turn. È perfettamente ragionevole check/callare queste mani su un board basso.

Quando abbiamo aria in questa situazione, ad esempio Q8, possiamo bluffare puntando mezzo piatto e foldare contro un all-in. Dovremmo aspettarci che questa puntata funzioni più spesso di quanto dovrebbe, dovuto al fatto che il range dell’avversario è cappato e il board non gli dà alcun vero aiuto. Contro giocatori molto passivi, potremmo scegliere di check/foldare queste mani perché, checkando, raccogliamo informazioni gratuite sul fatto che l’avversario abbia centrato o meno il flop. Contro i giocatori passivi, che praticamente giocano a carte scoperte, è molto redditizio giocare a causa del modo prevedibile di come costruiscono i loro range di puntata..

Conclusioni

Ora che abbiamo coperto l’ultimo punto del gioco pre-flop nelle fasi iniziali, è tempo di passare ad alcune situazioni Spin & Go post-flop con stack leggermente più profondi.