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Come giocare a Hearts: i punteggi le regole e le strategie

2 Marzo 2023

Tra i giochi di carte che hanno avuto una grande diffusione anche nel nostro paese, non può certamente mancare quello che da noi è chiamato “Peppa” o più in generale conosciuto con i nome americano “Hearts“.

Origine e versioni del gioco

Stiamo parlando di uno di quei giochi che vengono spesso definiti da noi come “Ciapa No”, ovvero dove al contrario del solito, la vittoria è assegnata a chi riesce a non fare punti, piuttosto che il contrario.

Di “Hearts” in effetti, ne sono nate diverse versioni a seconda non solo del paese (“Hearts” appunto nei paesi anglofoni, ma anche “Chat Noir” in quelli di lingua francese o proprio “Peppa” o “Beppa” dalle nostre parti, per definire la Regina di Picche del gioco).

Anche dal punto di vista di punteggio e regole specifiche, sono diverse le possibilità che possiamo trovare e che danno origine a particolari varianti del gioco. Nel nostro caso però, ci dedicheremo a quelle che possiamo trovare sulla maggior parte dei tavoli (soprattutto quelli online) e che rispondono a quelle più classiche di “Hearts”.

Cosa serve per giocare a Hearts

Per giocare a Hearts serve un mazzo di carte francesi da 52 (senza Jolly quindi), che verranno distribuite equamente (13 ciascuno) ai quattro giocatori in gara.

Prima di iniziare il gioco vero e proprio, ogni giocatore dovrà scegliere tre carte dalla propria mano e “passarle” al giocatore alla sua destra (contemporaneamente ne riceverà quindi tre da quello alla sua sinistra).

A questo punto si può cominciare la prima mano, che verrà obbligatoriamente “aperta” da chi ha in mano il “2 di fiori”. Lo scopo del gioco ovviamente, è chiudere la mano con il minor punteggio possibile.

I punteggi delle carte

Malgrado sia possibile trovarsi di fronte a punteggi diversi a seconda della variante utilizzata (meglio comunque dare uno sguardo prima alle “regole della casa” di gioco), per quanto riguarda “Hearts” i punteggi delle carte sono solitamente così delineati:

  • Regina di Picche: 13 Punti
  • Le 13 carte di Cuori: 1 Punto
  • Tutte le altre carte: 0 Punti

In alcune varianti potremo invece trovare una ulteriore distinzione nelle carte di cuori con l’Asso a 5 punti, il Re a 4, la Regina a 3, il Jack a 2 e tutte le altre a 1 punto.

Le regole del gioco

Le regole di Hearts potrebbero sembrare complesse a chi non ha molta dimestichezza con altri giochi, ma in realtà è piuttosto semplice.

Come per il nostro classico “Tresette”, il gioco richiede di base che si “risponda” al seme giocato obbligatoriamente, per cui dopo l’apertura a fiori tutti i giocatori dovranno rispondere con lo stesso seme giocato, così come per tutte le altre mani a seconda del seme della prima carta giocata ogni volta. Vince la mano ovviamente chi ha giocato la carta di quel seme con il valore più alto.

Nel caso in cui un giocatore non avesse il seme giocato, e solo in quel caso, potrà allora giocare una carta di seme diverso, compreso quelle con punteggio (ovvero tutte le carte di cuori e la regina di picche).

Su questo ci sono alcune regole specifiche da tenere a mente:

  • Durante la prima mano, dopo l’apertura con il 2 di fiori, non si potranno comunque giocare carte con punteggio, anche non avendo fiori a disposizione.
  • Non si può giocare una carta con punteggio in apertura di una mano, se non ne è già stata giocata una come scarto in precedenza (ovvero, se siamo i primi a giocare e tutti i giocatori sono a zero, non potremo aprire nè con una carta di cuori nè con la donna di picche).

Alla fine di ogni partita quindi si conteranno i punti delle mani aggiudicate da ciscun giocatore, con i gioco che terminerà nel momento in cui uno dei quattro partecipanti arriverà oltre la soglia dei cento punti (decretando il vincitore come il giocatore con meno punti a quel momento).

Attenzione al “cappotto”

La base dei giochi come “Hearts” implica il fatto di dover fare meno punti possibili, vincendo quindi meno mani possibile nell’arco della partita.

Ma attenzione, perchè è prevista anche la possibilità del “cappotto” che cambia tutte le strategie della sfida. Per “cappotto” si intende, viceversa, una mano in cui è un singolo giocatore a collezionare TUTTI le carte con punteggio in gioco.

Occhio perchè non parliamo di vincere tutte le mani in generale, ma solo quelle dove sono presenti le carte di cuori e la regina di picche valide per raccogliere punti.

In quel caso, invece che subire una penalità, il giocatore che avrà raccolto tutti i punti prenderà “zero” mentre saranno tutti gli altri giocatori a prendere il massimo dei punti possibili (26, ovvero i 13 della Regina di picche e uno per ogni carta di cuori).

Questo potrebbe quindi far cambiare la strategia al momento di cedere le tre carte a inizio gioco, visto che da una parte in alcuni casi potremo decidere (a seconda della smazzata favorevole) di tenere le carte migliori sperando di rafforzarla ulteriormente con quelle in arrivo dal nostro avversario, dall’altra fare attenzione a non dare troppe possibilità al giocatore alla nostra destra regalando carte troppo buone con cui potenzialmente potrebbe fare “cappotto” a noi.