La gestione del bankroll nelle Slot machine online
Abbiamo parlato spesso della “Gestione del Bankroll” nei tavoli da gioco, dalla Roulette al Black Jack, ma per quanto riguarda le Slot Machine c’è forse un discorso ancora più specifico per approfondire come avere sempre sotto controllo i soldi spesi in questa attività.
Come funziona una Slot Machine
Tutti i giochi da tavolo presenti nei Casinò fisici e online, hanno di fatto un piccolo vantaggio per il “banco”, che può crescere e diminuire in base alla tipologia del gioco stesso (di solito tra il 2% e il 5%).
Di fatto stiamo quindi puntando contro il banco cercando di sfruttare le combinazioni migliori in termini di probabilità, o l’aggiustamento della puntata in funziona delle stesse.
Le Slot Machine invece, sono costruite appositamente per avere un preciso margine di restituzione in premi, rispetto al totale dell’importo giocato in un particolare periodo (si chiama RPT, come vedremo dopo).
Per questo motivo, in realtà il giocatore non può minimamente incidere sul risultato del gioco, che dipende esclusivamente dalla macchina e dal suo “momento” secondo l’algoritmo.
Il bankroll: quanto decidiamo di spendere
Quanto detto, configura un gioco che è necessario identificare prima di tutto come puro divertimento. E in questo le Slot Machine sono perfette, con un ritmo di gioco elevatissimo, funzionalità e grafiche di ogni tipo e via dicendo.
Per fare in modo che rimanga tale, è utile darsi fin da subito un budget massimo di spesa per il gioco, in modo da sapere sempre quando è il caso di smettere la sessione e soprattutto che tipo di puntare fare ogni volta.
Questa cifra non è ovviamente un qualcosa di fisso per tutti, ma in generale sarà quella somma di denaro che ognuno deciderà di investire nel gioco, senza che questa incida minimamente sulla propria disponibilità economica in caso di perdita.
Scegliere la Slot giusta
Quando cominciamo una sessione di gioco alle Slot Machine, la prima cosa che dobbiamo fare anche in ottica di gestione del bankroll, è scegliere quella più adatta alle nostre esigenze.
Con questo non si intende ovviamente il sapere se quella Slot è più o meno nel suo momento vincente (cosa che non è data sapere), ma parliamo proprio delle caratteristiche specifiche: il minimo di puntata, la volatilità dei premi e possibilmente anche quel dato chiamato RPT (ovvero quanto quella Slot restituisce del totale raccolto).
Il dato di RPT è visibile in tutte le Slot (nelle varie info) è può già dare un’informazione importante per il nostro margine di guadagno.
Generalmente si va dal 92% fino anche al 98% in alcuni casi, per cui la variazione è anche abbastanza ampia. Questo, per intenderci, non significa che esattamente ogni 10 euro giocati, ne vengano restituiti SEMPRE 9,5 (in caso di RPT al 95%), ma che nell’arco del “ciclo” considerato dall’algoritmo (magari sono milioni di giri) quella sarà la percentuale tornata ai vari giocatori in totale.
Non riguarda quindi la nostra specifica sessione di gioco, molto più limitata nel tempo (sperando di essere appunto in un di quei momenti dove quella percentuale è decisamente più alta).
Quanto puntare alle Slot
Altra cosa da considerare durante la scelta, è la tipologia di puntate, in particolare quella minima. Se non abbiamo un bankroll particolarmente elevato infatti, è sempre meglio optare per Slot che consentano in percentuale di giocarsi pochissimo del nostro capitale.
Con 100€ a disposizione di spesa, non possiamo certo affrontare divertendoci una Slot che offre un minimo di puntata di 1€ o superiore. Meglio invece optare per puntate minime più basse, che ci offrano almeno 300 o 400 giri di margine a disposizione (quindi con puntata minima intorno a 0,25 o 0,3).
La “volatilità”: questione di carattere
Tra le possibilità di scelta, non va sotto valutata quella di verificare il sistema di pagamento di ogni Slot. Ovvero il modo in cui quella particolare tipologia di gioco sforna combinazioni vincenti e relativi premi.
Ci sono Slot le cui tante funzionalità diverse offrono parecchi premi a giri anche ravvicinati, ma di tipo generalmente più basso (ovvero alta probabilità di vincere spesso ma premi più piccoli).
Altre invece, fanno esattamente il contrario, ovvero sono tarate per avere una frequenza più bassa dei premi piccoli, ma leggermente più alta per i premi più consistenti. Questo però significa avere un’esposizione molto più ampia del margine di perdita, non avendo quei tanti piccoli premi che solitamente servono a non far crollare il nostro budget in attesa di quello più grosso.
In gergo, si dice che la Slot è ad “Alta Volatilità” o a “Bassa Volatilità”. Di fatto la restituzione percentuale dei premi in denaro è la stessa, ma cambia la frequenza in base a cui escono quelli più piccoli rispetto a quelli più grandi. Per cui, è più che altro questione di “attitudine personale” (cioè di più o meno preoccupazione quando abbiamo periodi di perdita più lunghi).
Limiti di perdita e di vincita
In ogni caso e per qualsiasi slot si decida, è sempre consigliabile per una buona gestione del bankroll (e del divertimento), porsi dei limiti sia in caso di perdita che di vincita.
Se ci siamo dati un limite massimo di perdita per la nostra sessione di gioco, cerchiamo di rispettarlo e usciamo quando lo oltrepassiamo, senza cercare disperate quanto inutili rimonte.
Vale però anche il caso contrario. Quando siamo riusciti a ottenere una buona vincita, oltre un cifra che ci siamo prefissati magari, è buona consuetudine uscire e mettere quella voce “più” al bilancio, onde evitare di continuare ostinatamente e perdere anche il profitto nel momento di maggior fortuna.