Friday, 29th March 2024 15:39
Home / Hossein Ensan vince il Main Event WSOP 2019. Dario Sammartino regala all'Italia uno storico secondo posto!

Sono le 17:30 di martedì 16 luglio a Las Vegas (le 02:30 di mercoledì in Italia) quando lo “shuffle up and deal” dà inizio all’ultimo atto del Main Event delle World Series Of Poker 2019.

Grazie alla copertura in streaming, gli occhi di quasi tutti gli appassionati di Texas Hold’em del pianeta sono puntati sul tavolo attorno al quale sono riuniti i “magnifici tre“: il tedesco Hossein Ensan, in testa con 326.800.000 chips, il canadese Alex Livingston che di gettoni ne ha 120.400.000, e infine il “nostro” Dario Sammartino, fermo a quota 67.600.000.

e381cec5c3.jpgDa sinistra: Dario Sammartino, Hossein Ensan, Alex Livingston. Foto PokerNews

Ed è proprio il giocatore italiano a movimentare subito l’azione, consapevole di non potere attendere le briciole degli altri due commensali. Nella prima mano prende un piattino a Ensan, ma è con la seconda che “MadGenius” mette in chiaro di non essere lì per fare da comprimario. I bui sono 1.000K/2.000 bb ante 2.000K quando Alex Livingston apre a 4,5 milioni. Call degli altri due giocatori. L’azione a tre si svolge senza più chips nel pot fino al completamento di questo board: 7889A. Al river Livingston punta 7.500.000. Ensan folda subito, Sammartino invece ci pensa un paio di minuti e poi chiama: il canadese è costretto a mostrare J4, “bianco” totale; Sammartino gira K6 e incassa il piatto con King high.

Poco dopo, però, Livingston si rifà con gli interessi sull’italiano che paga due street con A6 vs A10 su questo board: 10A86K. In tutto più di 25 milioni persi da Sammartino ai quali se ne aggiungono altri 22 in un bluff andato male su Ensan (che raramente in questi giorni abbiamo visto foldare una mano che avesse showdown value).

Sammartino scivola così verso la “danger zone”, quella dei 50 milioni di chips, pari a 25bb. Serve un 2-up. Hossein Ensan inizia con un miniraise da bottone. Dario Sammartino vede il momento giusto per giocarsi tutto da small blind: 50 milioni di 3-bet shove. Fold sofferto di Livingston e snap-call di Ensan. Lo showdown è molto simile ad una mano giocata il giorno prima, sempre contro Ensan e altrettanto decisiva (che potete rivedere qui): l’iraniano-tedesco ha 66 contrapposto all’AJ di Sammartino. Il flop 998 mantiene il vantaggio di Ensan ma un 10 al turn apre la bilaterale per Sammartino. Una Q al river la chiude, regalando così un provvidenziale raddoppio al pro napoletano.

L’ora di gioco successiva è caratterizzata da una serie di scaramucce per lo più a favore di Livingstone che accorcia il distacco da Ensan. Alla fine del livello 40 la situazione è questa: Ensan 239.000.000, Livingston 187.900.000, Sammartino 87.900.000.

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Fase di studio al tavolo. Foto PokerNews

Il livello 41 (1.200K/2.400K bb ante 2.400K) inizia con un Livingston molto attivo che si porta ancora più a ridosso del chipleader, mentre Dario Sammartino perde qualcosa, ed è fanalino di coda a 75 milioni. Nel giro di qualche mano arriva anche il cambio al vertice. Alex Livingston apre da bottone fino a 5,5 milioni e riceve il call di entrambi i bui. Su un flop che recita 5K2, Ensan e Sammartino vanno in check, l’original raiser c-betta 6 pezzi grossi che solo l’italiano chiama. Il turn 4 è all’insegna della prudenza, doppio check. I due giocano quindi su un board completato da un 3: Sammartino decide di check-callare i 21 milioni messi in mezzo da Livingston che però mostra 86, scala chiusa al river. Livingston, con uno stack di 233 milioni, passa al comando; Sammartino è di nuovo sull’orlo del precipizio, short stack a 50 milioni.

Ma ancora una volta il napoletano tira fuori il carattere e vince 6 delle successive 7 mani. Poi arriva questa. Open-raise di Livingstone a 5,5 milioni da bottone che trova il call di Sammartino da BB. Il flop scende Q64 e l’italiano va in check-call per altri 5 milioni, facendo atterrare un 10 al turn. E qui si scatena l’inferno. Terzo check di Madgenius, seconda barrell del canadese, questa volta per 23 milioni e raise all-in di Sammartino per 79.000.000 complessivi. Livingston chiama e si va allo showdown: il canadese mostra KK, top pair, ma Sammartino con 106 ha centrato la doppia al turn! Il J al river mantiene il vantaggio dell’italiano che vola al secondo posto del count con 182 milioni, mentre Livingston scivola a 114.

e98a74707a.jpgDario "superman" Sammartino. Foto Pokernews

Da questo momento in avanti, per Alex Livingston è tutta una discesa agli inferi. L’essere passato da chipleader momentaneo a ultimo in classifica mina il suo mindset e di conseguenza anche il suo gioco, che si fa sempre più incerto. Il canadese entra in modalità attendista e abbandona quasi tutte le mani in cui entra nei successivi venti minuti. Fino a quando decide di mettere in mezzo gli ultimi 41.100.000 da bottone con AJ. Ad attenderlo c’è però Hossein Ensan che instant-calla con AQ. Dopo il fold di Sammartino, il dealer dispone il board 6JQ29 che elimina Alex Livingston al 3° posto, con un premio da incassare di 4 milioni di dollari.

e9fdd84129.jpgAlex Livingston abbandona il final table (per andare alle casse). Foto PokerNews

Alle 21:20 ora locale l’heads-up è servito. Si comincia con questa situazione in chips: Ensan 279.800.000, Sammartino 235.000.000. E sono subito scintille.

Alla seconda mano del testa a testa, l’italiano rilancia fino a 6.000.000. Call di Ensan. Il flop porta J73 e l’azione è check-check. A questo punto il dealer posiziona sul board un 9: Sammartino prende l’iniziativa e punta 8 milioni, ma Ensan non ci sta e rilancia fino a 30. L’italiano va in the tank per qualche minuto, ma alla fine chiama creando un pot di 74,4 milioni! Un A completa il board. Al check di Ensan segue una bet da 55 milioni da parte di Sammartino. Il tedesco chiama e mostra una doppia coppia con J9 ma quando Sammartino mostra A9, doppia superiore, il sorpasso al comando è cosa fatta: Sammartino sale a 329.600.000 di chips, Ensan scende a 185.200.000.

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Separati solo da una collina di bigliettoni...

Hossein Ensan è però giocatore esperto e determinato. E lo dimostra nei successivi 40 minuti di gioco, recuperando lo svantaggio proprio sul finale del livello. Il livello 42 (1.500K/3.000K bb ante 3.000K) inizia con il tedesco avanti di poco, 263.500.000 a 251.500.000. L’heads-up è tutto ancora da giocare.

Mano #233. Dopo un limp preflop non rilanciato da BB, Ensan e Sammartino checkano su questo flop AQJ. Al turn, un 9, l’italiano decide di uscire puntando 7,5 milioni, subito chiamati da Ensan. Quando un 5 completa il board, Sammartino piazza un’altra bet, questa volta di 15 milioni ma il raise a 45 del tedesco lo obbliga al fold. Ensan allunga il passo, 316 milioni contro 199.

L’intero livello continua all’insegna dell’equilibrio. Appare abbastanza chiaro che i due giocatori si rispettino molto e nessuna voglia prendersi grossi rischi con manovre azzardate. Uno scambio continuo di piatti vinti/persi conduce l’HU al livello 43 (2.000K/4.000K bb ante 4.000K) con Hossein Ensan in vantaggio su Dario Sammartino 350,5 vs 164,5 milioni.

Ma il ritmo, l’andatura della sfida non cambia, almeno per cinquanta minuti. Poi, all’improvviso, arriva la fiammata. Hossein Ensan apre il gioco da bottone con 11.000.000 di chips, che Dario Sammartino chiama. Il flop recita 1062 e l’italiano va in check-call sulla c-bet da 15 milioni di Ensan. Il turn è un 9. Sammartino sceglie ancora il check, sul quale il tedesco piazza una second barrel da 33 milioni di chips. A questo punto Dario Sammartino rilancia immediatamente all-in (140 milioni) e Ensan snappa. Showdown:

Hossein Ensan: KK

Dario Sammartino: 84

MadGenius” ha una combo draw a colore e scala a incastro con 12 potenziali out, un 27% circa per ribaltare il vantaggio della top pair di Ensan. Il river, purtroppo per Dario Sammartino e per tutti i tifosi italiani, è una Q che non cambia il destino di questo final table. Vince Hossein Ensan che, dietro a una collina da 10 milioni di dollari, solleva al cielo l’agognato braccialetto.

b808d18c1ef.jpgHossein Ensan vince il Main Event WSOP 2019 ($10.000.000). Foto PokerNews

Dario Sammartino è runner-up, per $6.000.000 di premio. Non sappiamo come si senta in questo momento il top player napoletano, anche se potrebbero pesare nella sua testa il rimpianto per un’occasione mancata e il non aver scacciato la maledizione che continua a perseguitare l’Italia del poker, al terzo assalto infruttuoso al titolo WSOP Main Event.

eec8ad5103.jpgDario Sammartino lascia andare le emozioni e lo stress al termine di 10 giorni di Main Event WSOP. 
Foto PokerNews

Ma non c’è dubbio che Dario Sammartino abbia scritto in questi giorni un’altra pagina gloriosa di poker “azzurro”. Per lui abbiamo solo due parole:

Grazie, Dario!

Questa l’intervista rilasciata a caldo da Dario Sammartino ai colleghi di PokerNews:

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