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La storia di Richard Marcus: da baro a consulente dei casinò

11 Gennaio 2023

Parlare di Richard Marcus vuol dire raccontare la storia di uno dei truffatori più temuti dai casinò di tutto il mondo.

Per più di cinque anni è stato un vero e proprio “caso” per il mondo dei casinò fisici infatti si stima che nella sua carriera da giocatore, con trucchetti semplici ed efficaci, sia riuscito a portarsi a casa oltre 5 milioni di dollari.

Inizio della carriera: le truffe al tavolo di Baccarat

L’aspirazione di ogni gambler è quello di ottenere una grossa vincita, ma è risaputo che solo pochi sono quelli che riescono a raggiungere questo obiettivo e che è sempre il banco a vincere nel lungo periodo.

Tutti gli altri finiscono presto in bancarotta; tra questi c’era anche Richard Marcus che per risanare le sue finanze decise di invertire i ruoli iniziando a lavorare come croupier.

Durante questo periodo viene reclutato in un gruppo di bari dai quali apprende diverse tecniche. La tecnica del finto mescolamento, in accordo con un cliente, è il primo trucco che impara ai tavoli di baccarat. Un giochetto semplice che consente di portarsi a casa un bel gruzzoletto.

Dopo aver trascorso diversi anni a perfezionare le proprie capacità, Marcus era sempre più propenso a continuare con le truffe ai danni dei casinò.

Anche in questo caso si trattava di tecniche semplici ma efficaci: grazie alla sua abilità nel contare le carte, Marcus era in grado di capire quale carta sarebbe stata pescata successivamente, dando così un vantaggio sostanziale alla propria mano.

La specialità della casa: la roulette

La vera specialità di Richard era barare alle roulette con questi trucchetti:

  • rubare le fiches ad un giocatore vicino o allo stesso croupier;
  • aggiungere chips o soldi ad un risultato vincente o utilizzare fiches contraffatte, passando dal ritirare le vincite al posto dei giocatori che puntano su più tavoli. 
  • infilare le proprie chip sopra o sotto quelle degli altri giocatori, in modo da lasciarle coperte con l’obiettivo di proseguire in caso di vincita o ritirarle in caso di perdita.

Si tratta di trucchetti che possono valere per i casinò fisici, quando si gioca ad un vero tavolo verde e che comportano come vedremo enormi rischi, perché si rischia di essere facilmente scoperti. Trucchetti pericolosi e che grazie alla tecnologia odierna sono estremamente difficili, per il controllo nelle sale da gioco sempre più accurato e per l’impossibilità di attuarli nei casinò online, che hanno standard di sicurezza alti e che non consentono il passaggio di fiches durante la partita tra vari giocatori.

Grazie a queste astuzie, Marcus riuscì a truffare i casinò per molti anni, accumulando una fortuna considerevole. Ma come spesso capita quando si segue una strada non legale, la sua carriera di truffatore si concluse con un arresto.

L’arresto e il cambiamento

Successivamente all’arresto e alla lunga detenzione, la vita di Richard Marcus è cambiata radicalmente.

Dal mondo della truffa è passato a quello della consulenza. Numerosi sono infatti i casinò fisici che si rivolgono a lui per scovare i truffatori che si aggirano in sala o alcuni dei suoi stessi emuli. 

Il protagonista di questa storia ha fatto anche qualcosa per il grande pubblico. Ha riportato parte della sua esperienza in diversi libri.

I più famosi sono:

  • Dirty Poker: The Poker Underworld Exposed”, edito nel 2006, è una sorta di guida per comprendere le strategie degli squali del poker;
  • “The World’s Greatest Gambling Scams”, pubblicato il 2007;
  • American Roulette: How I Turned the Odds Upside Down – My Wild Twenty-Five-Year Ride Ripping Off the World’s Casinos“; un vero e proprio best seller del 2013 il cui focus è sui bari da casinò.

Oggi, Richard Marcus è considerato una vera e propria leggenda del mondo del gioco d’azzardo.

La sua storia è stata raccontata in numerosi libri e film, ed è diventato un vero e proprio esempio di come certe abilità possano essere utilizzate anche in modo legale.