Saturday, 27th July 2024 10:20
Home / EPT Story Londra 2007: Cascarino per poco non la mette nel sacco!

Le undici tappe dell’European Poker Tour organizzato da PokerStars, incastonate tra la fine di agosto del 2007 e la primavera dell’anno successivo, sono diventate in quella occasione un modo piuttosto frenetico di organizzare un calendario di quel tipo.

In 9 mesi circa, da agosto ad aprile, dunque, si doveva trovare il modo di mettere insieme 11 tappe, tenendo conto che ognuna di esse sarebbe durata quanto meno una settimana e che avrebbe dovuto usufruire dei tempi di spostamento dei materiali, degli accordi tra organizzazione e location ecc. ecc.

Per questo motivo finiva una tappa e si pensava già a come organizzare la successiva. Cominciavano i tempi d’oro del poker europeo.

Team Pro Pokerstars UK

A Londra, subito dopo Barcellona

In un’altra occasione vi abbiamo dato conto della tappa d’esordio della quarta stagione dell’EPT, quella disputata in terra catalana, dove fu giocato un evento piuttosto atipico, con un Buy In da €7.700, che di rivelò un successo dalle presenze mai fatte registrare in precedenza, al termine del quale fu Sander Lylloff e mettere le mani sulla vittoria.

Non passarono nemmeno un paio di settimane dalla conclusione dell‘evento di apertura, che la carovana festante del poker internazionale si spostò in tutto il suo splendore nel Regno Unito, precisamente a Londra, dove si giocò la quarta edizione dell’EPT, la seconda della stagione numero 4.

In quella edizione dell’EPT, fu stabilito un costo di iscrizione pari a £5.200+£200, che decisero di investire in 392, generando così un montepremi pari a poco più di 2 milioni di sterline.

L’intera manifestazione ebbe luogo al centro di Londra, segnatamente al “The Poker Room Formerly The Vic“, dove un anno prima aveva messo a segno la prima delle due sue vittorie all’EPT inglese, la ex PokerStars Poker PRO Vicky Coren.

Field super tecnico: la lista è da mostri sacri

Tony Cascarino

I partecipanti al Main Event di Londra, erano ovviamente tra i più conosciuti e apprezzati dell’epoca e la lista del Pay Out conferma tale enunciato.

Cominciamo subito col dire che furono 32 i players in the money in quell’occasione e, a fronte di un tavolo finale non certamente indimenticabile, perdemmo buona parte dei notables, prima e dopo lo scoppio di quella bolla.

Lasciando da parte i giocatori piazzatisi appena dopo l’approdo ai premi, tra i top 20 è corretto segnalare il 18° posto di Roland de Wolfe e il 17° di Chris Moneymaker, eliminati l’uno dopo l’altro per la stessa cifra, £12.230 ad un passo dal nuovo step dei premi, il 16°, peraltro occupato Alan Smurfit, che chiuse con un premio di £16.307.

Salendo verso le posizioni più vicine al tavolo finale, vi è da segnalare il 14° posto di Tony Cascarino, nativo di Orpington, Grande Londra, ma naturalizzato irlandese e super appassionato di poker, che raggiunse la sua notorietà come attaccante di varie squadre prestigiose di fine millennio, come Aston Villa, Celtic, Chelsea e Olympique Marsiglia.

Cascarino è assente dai siti di rilevazione delle vincite ai tornei live dal 2019, anno in cui si è fermato il suo score. Per lui vincite per un totale di 600.000 dollari scarsi.

Il decimo posto fu conquistato invece da Pascal Perrault, francese che ha sempre fatto parlare di sé, che terminò quell’evento passando alle casse per prendere un premio di £34.652.

Italiani e tavolo finale

Non fu certo una tappa esaltante per i giocatori italiani, visto che non riuscimmo a piazzare nemmeno un nostro connazionale tra i players a premio.

Questa la situazione del Final Table a 8:

  • Florian Langmann (Germany) 927000
  • Joseph Mouawad (Lebanon) 780000
  • Marcel Baran (Germany) 583000
  • Josh Egan (New Zealand) 477000
  • Anthony Lellouche (France) 466000
  • Paul Mendes (UK) 282000
  • Ian Cox (UK) 234000
  • Fredrik Haugen (Sweden) 190000

Il tavolo finale venne disputato con l’incognita delle “squadre”, alla luce del fatto che tra gli 8 left furono due gli inglesi presenti, Cox e Mendes, entrambi eliminati agli ultimi due posti, ottavo e settimo, mentre i due tedeschi, Langmann e Baran, resistettero a lungo fino alla parte conclusiva, quella gestita vittoriosamente dal libanese Joseph Mouawad.

Fu proprio uno scontro tra i due giocatori europei rimasti in lizza per il podio, a dare via libera al testa a testa conclusivo tra Langmann e Mouawad. A T40.000, Langmann apriva con K7 per 110.000, trovando il push del suo connazionale per 300.000 con 44, prontamente chiamati da Langmann che si aggiudicava il coin flip trovando uno dei suoi out, un K, sul flop. Il resto del board, 310A8 condannava definitivamente Baran in terza posizione per £203.840.

Anthony Lellouche

L’heads up finale

La fine della storia si ebbe con Joseph Moauwad che partiva leggermente in testa con 2,16 milioni in chips, contro 1,88 milioni del rivale Florian Langmann.

Non fu una battaglia pokeristica indolore, anzi, tra grandi call e azioni sempre molto aggressive, il testa a testa finale durò quasi tre ore, anche se, per dire la verità, Joseph Moauwad non perse mai il controllo della situazione.

Nella mano finale, a bui 25.000/50.000, Langmann rilanciava a 100.000 ricevendo il call di Joseph Moauwad, prima che i due vedessero questo flop: 69Q, sul quale Langmann andava in continuation bet per 150.000, ricevendo in cambio l’All In di Moauwad, insta callato dal suo avversario.

Allo showdown Langmann mostrava 89, mentre il suo avversario era avanti con Q3.

Turn, Q e river 8, mettevano al riparo il libanese da ulteriori ribaltamenti, il quale poteva esultare in base al seguente payout:

PiazzamentoProvenienzaGiocatorePremio
1stLibanoJoseph Mouawad£611,520$1,224,044
2ndGermaniaFlorian Langmann£346,528$693,625
3rdGermaniaMarcel Baran£203,840$408,015
4thNuova ZelandaJosh Egan£152,880$306,011
5thSveziaFredrik Haugen£124,342$248,888
6thFranciaAntony Lellouche£97,843$195,847
7thUKPaul Mendes£77,459$155,045
8thUKIan Cox£57,077$114,248

Foto in homepage Anthony Lellouche

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