Nel poker è impossibile indovinare con certezza le carte degli avversari. Anche se credi di poterlo fare, in realtà stai semplicemente assegnando un peso significativo a una determinata possibilità. Ovviamente potrebbero esserci altre combinazioni di carte.

In questo scenario di incertezza, i giocatori di poker valutano le mani degli avversari in termini di range. I range includono tutte le potenziali combinazioni di mani che gli avversari potrebbero ragionevolmente avere in un determinato momento dell’azione di gioco.

Con il procedere della mano, puoi restringere i range fino a un numero molto ridotto di combinazioni, soprattutto quando l’azione raggiunge il river e hai già assistito a un numero elevato di puntate. Tuttavia, non potrai mai associare gli avversari a una singola combinazione di carte.

Range di mani pre-flop

Nel gioco del poker, le mani e, di conseguenza, le strategie, iniziano sempre pre-flop. I giocatori che conoscono i concetti di base del poker rilanciano sempre in base alla posizione al tavolo. Pertanto, la lettura delle mani inizia qui.

Ad esempio, un giocatore under the gun su un tavolo full ring in genere punta solo con il 5-10% delle combinazioni possibili. Stiamo parlando di coppie di valore elevato, di carte Broadway e, in pochissimi casi, di bluff.

Nelle posizioni avanzate, invece, i giocatori tendono a rilanciare in modo più loose. Dalla posizione del bottone, un tipico range di mani pre-flop può raggiungere o superare il 50%.

Pertanto, con la semplice entrata in un piatto, gli avversari iniziano a fornirti alcune dritte che ti aiuteranno a limitare il loro range di mani. Ricorrendo al rilancio (o limitandosi al limp), un giocatore passa da due carte a una mano giocabile, tenendo conto della posizione.

Ovviamente queste strategie variano a seconda del giocatore, soprattutto ai livelli di puntata più bassi, in cui gli avversari potrebbero non conoscere i range delle mani corretti e non sapere come adattarsi alla posizione. Ti conviene tenere d’occhio i giocatori che adottano un range molto tight o loose e adattarti di conseguenza.

Oltre alla posizione e alle tendenze degli avversari, un altro aspetto da considerare nei range delle mani pre-flop è la dimensione degli stack. I range, infatti, possono variare in base alla dimensione reale degli stack ai tavoli.

Con gli stack di valore più alto, i giocatori tendono a rilanciare con mani più rischiose, riducendo il range con gli stack di valore medio-basso. Con stack molto ridotti, infine, i giocatori ampliano nuovamente i range per andare all-in e rubare i bui.

Come valutare i range delle mani degli avversari post-flop

Facciamo un esempio di come puoi iniziare a valutare i range delle mani post-flop, senza limitarti a prevedere le singole mani.

Supponiamo che un avversario effettui un rilancio dalla posizione del bottone e che tu stia difendendo il grande buio. Il flop è K-10-5, fai check e il tuo avversario punta un terzo del piatto. Analizziamo le possibili combinazioni di mani.

L’avversario rilancerà probabilmente pre-flop, puntando in seguito al flop, con una coppia di re e con mani come AK, KQ, KJ, K9, magari facendo check con le combinazioni tra un re e carte più basse. Dovrebbe puntare anche con un tris di dieci, di cinque e di re e con una doppia coppia come K-10, per incrementare il valore del piatto.

A seconda del giocatore, potrebbe anche disporre di varie possibilità di bluff e semi-bluff nel suo range di mani, ad esempio A5 per una coppia bassa, QJ per un progetto di scala, mani backdoor come 10-9 e, in alcuni casi, nulla in mano.

In uno scenario del genere, l’avversario possiede un ampio range di mani da questa posizione. Pertanto, potrai prendere una decisione dopo aver calcolato se il tuo range di mani è superiore o inferiore al suo.

Restringere i range delle mani post-flop

Man mano che gli avversari prendono le decisioni, disporrai di maggiori informazioni e potrai indovinare le possibili mani in modo più efficace.

Come abbiamo osservato nell’esempio del flop, i range possono essere abbastanza ampi inizialmente. Man mano che l’azione di gioco prosegue, potrai eliminare alcune mani.

Torniamo all’esempio precedente del flop K-10-5. Il turn è un due inoffensivo e la mano prosegue. A seconda della decisione presa dall’avversario, puoi iniziare a eliminare alcune combinazioni.

• Se l’avversario smette di puntare e fa check, puoi rimuovere le combinazioni tra il re e le carte più alte, il tris e la doppia coppia, limitando il suo range alle mani di livello medio-alto e ai bluff.
• Se continua a puntare, invece, puoi eliminare le combinazioni più deboli con coppie di re e dieci e alcuni bluff.
• Se, infine, l’avversario rilancia o fa check-raise, puoi eliminare le combinazioni di livello medio-basso, lasciando solo le mani come AK, tris, doppia coppia e pochi bluff.

I range delle mani al river sono spesso polarizzati

Quando la mano raggiunge il river e vengono effettuate le puntate finali, disporrai di molte più informazioni sui range degli avversari, con la possibilità di limitarli a poche combinazioni di mani.

Se un avversario punta o rilancia al river, ti renderai spesso conto che il suo range sta diventando sempre più polarizzato. Ciò significa in genere che dispone di combinazioni molto forti o di bluff completi.

Questo è dovuto al fatto che i giocatori sono incentivati ad arrivare allo showdown con le mani di valore medio con cui non si sentono sicuri. In questa fase del gioco, ha infatti senso optare per una value bet con mani molto forti o bluffare con mani senza alcun valore allo showdown.

Se la situazione è polarizzata, dovrai cercare di valutare la forza reale del range dell’avversario, considerando i potenziali bluff associati, ad esempio, ai progetti di colore mancati.

Se, invece di limitarti a indovinare la potenziale mano dell’avversario, inizi a considerare tutte le combinazioni e tutti i range di mani possibili, la tua prospettiva cambierà per sempre e potrai perfezionare l’abilità nel leggere le varie situazioni di gioco e nel prendere le decisioni di conseguenza.