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Carte piacentine: storia, simboli, significati e giochi

8 Dicembre 2022

Continuano ad affascinare nonostante la digitalizzazione della maggior parte dei giochi e il lento abbandono delle vecchie usanze per quelle nuove. 

Eppure le carte piacentine racchiudono numerosi significati storici della nostra nazione e le figure, così come i semi, sono lo specchio di una società che ancora ci appartiene. 

L’origine della carte piacentine 

Le carte da gioco italiane si dividono in quattro macro gruppi che dipendono principalmente dall’area di provenienza. Ci sono le carte dell’Italia settentrionale, quelle di origine spagnola, francese e anche tedesca. 

Il loro disegno con le spade corte, i bastoni che ricordano delle clave e i denari fatti di oro denotano una chiara origine spagnola. 

Ma l’origine oltre confine si limita a questo. Tutte le altre particolarità delle carte piacentine sono di significato e provenienza squisitamente italiani. 

Sono utilizzate principalmente in Emilia Romagna ed esistono solo nella versione da 40 carte. 

Negli anni hanno visto alcuni cambiamente estetici ed alcuni prettamente funzionali. 

Uno dei primi cambiamenti fu l’imposta di bollo che inizialmente veniva apposta sul quattro di denari ed è stata poi spostata sull’asso di denari fino al 1972. 

Proprio l’asso di denari, una delle carte più affascinanti del mazzo e che in gergo viene chiamato “Polla”, racconta una parte della storia d’Italia con la rappresentazione di una vera moneta del nostro conio sul petto dell’aquila. 

Il significato della carte piacentine 

Non bisogna dimenticare che le stesse carte da gioco racchiudono un significato simbolico e sociale

Nella loro accezione iniziale i denari stavano a rappresentare l’alta borghesia o i commercianti benestanti, i bastoni simboleggiavano la forza lavoro comprendente contadini e proletari, le spade la classe nobile e dirigente, le coppe rappresentavano invece il clero e il potere temporale. 

Non manca anche il significato divinatorio di queste carte. Le piacentine sono infatti spesso utilizzate anche per la divinazione, la lettura del futuro o più in generale la cartomanzia. 

Ancora oggi cartomanti di tutta italia utilizzano le carte piacentine al posto dei tarocchi, questo grazie ai numerosi significati che si possono attribuire grazie alla combinazione di numeri, semi e anche figure. 

Le figure nelle carte piacentine 

Proprio per il loro utilizzo ludico le figure delle carte piacentine rispettano le regole necessarie ai giochi più importanti come briscola, scopa e tressette. 

Sono quindi presenti nel mazzo un totale di 12 figure, ovvero tre per seme, che sono il fante (per alcuni la donna), il cavallo e il ré. 

In molti mazzi le figure hanno un dritto e un rovescio e anche le carte piacentine una volta rappresentavano le figure per intero in tutta l’ampiezza della carta. 

Durante la prima metà del ‘900 si decise però di istituire le figure a due teste ovvero simmetriche, che potessero essere lette sia dall’alto che dal basso. 

Un altro cambiamento funzionale anziché estetico. Questo perché, come narra la storia dei tavoli delle osterie, si era soliti posarle sul tavolo dritte o rovesciate per comunicare al “compare” una determinata strategia di gioco. 

Con l’introduzione delle figure a due teste i giocatori più organizzati si sono dovuti quindi ingegnare a trovare altri segnali meno evidenti. 

I giochi con le carte piacentine 

Abbiamo parlato di arte divinatoria, di tradizioni e di significato sociale. 

Non può passare in secondo piano però che si tratta pur sempre di carte da gioco e il loro scopo primario è di permetterci di giocare. 

Trattandosi di un mazzo che esiste solo nella versione a 40 carte (ovvero la versione ufficiale) è possibile utilizzarle per tutti i giochi ufficiali e tradizionali della nostra storia nazionale. 

A partire dalla scopa e lo scopone scientifico, da molti considerato il ré dei giochi di carte, ma anche giochi d’oltralpe come l’Aluette che viene da una lontana tradizione francese. 

Questi sono i giochi ai quali ci si può divertire con le carte piacentine: 

  • Briscola; 
  • Scopa; 
  • Scopone scientifico; 
  • Rubamazzo; 
  • Cava camicia; 
  • Sette e mezzo; 
  • Tressette; 
  • Alouette; 
  • Asino; 
  • Dubito; 
  • L’assassino; 
  • L’uomo nero; 
  • Merda 

…e per i meno socievoli anche il solitario.