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Il procedimento delle sestine come strategia nella roulette

29 Maggio 2023

Tra i tanti sistemi creati per provare a giocare alla Roulette nella maniera più profittevole possibile, quello delle “Sestine” è probabilmente uno dei più utilizzati, complice la sua semplicità ma soprattutto il consentire di essere premiati molto spesso avendo la maggior parte dei numeri sempre in gioco.

Divertente lo è di sicuro quindi, mentre sull’affidabilità nel lungo periodo, valgono gli stessi discorsi fatto su qualsiasi metodo alla Roulette: ovviamente non funziona e il banco ha sempre quel margine di vantaggio. Vediamo però come funziona e quali sono le sue caratteristiche particolari.

Che cosa sono le “Sestine” della Roulette?

Partiamo dalla base, che cosa sono le “Sestine”? La risposta è molto semplice e basta guardare il tavolo da gioco della Roulette per comprenderlo.

Noteremo che tutti i numeri sono disposti in un rettangolo composto da 12 righe e 3 colonne, partendo dall’uno e finendo con il trentasei. Oltre naturalmente allo zero e al doppio zero che si trovano in un altra casella posta al di sopra della prima riga.

Questo quadro di numeri forma così delle particolari combinazioni che è possibile scommettere. Nel caso della “Sestina”, parliamo evidentemente di 6 numeri che vengono giocati facendo la propria puntata sull’incrocio laterale degli stessi.

Pur essendo possibile giocare anche “Sestine” diverse, questo sistema fa riferimento alle sei “Sestine” principali, ovvero:

  • Sestina 1: dal 1 al 6
  • Sestina 2: dal 7 al 12
  • Sestina 3: dal 13 al 18
  • Sestina 4: dal 19 al 24
  • Sestina 5: dal 25 al 30
  • Sestina 6: dal 31 al 36

Come si usa il sistema delle sestine

Ora che abbiamo ben chiaro quali sono le nostre zone di puntata, dobbiamo vedere come mettere in gioco le nostre fiches secondo questo metodo delle sestine.

Decidiamo quindi una nostra “unità” di puntata, in base al nostro budget a disposizione, ai limiti delle Roulette e alla nostra strategia di gestione del bankroll. Poi osserviamo l’uscita dell’ultimo giro di ruota effettuato.

A quel punto, nel giro successivo puntiamo una nostra unità di puntata su ciascuna delle altre cinque sestine presenti. Per esempio, se è uscito il numero 33 nell’ultimo giro, andiamo a puntare sulle sestine 1, 2, 3, 4 e 5.

Stiamo in definitiva coprendo 30 numeri su 36 della ruota, ottenendo quindi una vincita di 6 unità (quindi un profitto di 1 unità) se esce uno dei nostri numeri. Mentre con gli altri sei numeri (più lo zero) perderemmo le 5 unità scommesse.

La possibilità della “Assicurazione”

Saranno quindi sicuramente molti i piatti che riusciremo a vincere, ma in caso di perdita, c’è chi ha inserito nel metodo una sorta di “assicurazione” da giocare su una combinazione più semplice come il Rosso o il Nero.

Il colpo dopo non aver centrato la sestina infatti, dovremo puntare 5 unità sul colore opposto a quello dell’ultimo numero uscito (ma ci sono varianti anche secondo cui è meglio puntare sullo stesso colore), andando poi ad agire come nel classico sistema Matringale, raddoppiando la puntata fino alla sua uscita.

Inutile ribadire come il sistema Matringale sia in assoluto quello più rischioso tra i metodi per la Roulette, andando a impiegare esponenzialmente un capitale sempre maggiore, con il rischio di non riuscire poi a recuperarlo raggiungendo i limiti di puntata o, peggio ancora, la fine del nostro capitale di gioco.

Altre varianti del sistema delle sestina

Sconsigliando quindi l’aggiunta dell’assicurazione tramite il sistema Matringale, ci sono però diversi variazioni sul tema che possono essere praticate per provare il sistema delle sestine.

Una di queste, prevedere un momento di “attacco” più spinto per quanto riguarda le puntate. Quando si vince la puntata infatti, questa variante consiglia di aumentare di una unità la puntata sulle stesse sestine (quindi 6 unità invece di 5) e continuare per uno o due colpi vincenti (a seconda di quanto vogliamo aggredire la Roulette e il nostro budget).

Sempre in tema di variazione di puntate, c’è anche chi sceglie di giocare sempre tutte e sei le sestine del tavolo, variando però la puntata.

In questo caso, si dividono le sestine in due gruppi di puntata: in un gruppo mettiamo le sestine dispari (1, 3, 5) e nell’altro quelle pari (2, 4, 6). Possiamo in realtà dividerle come vogliamo ma teniamo queste per l’esempio. A questo punto osserviamo il numero uscito nell’ultimo giro di ruota e opteremo per puntare in quello successivo con due puntate diverse: una unità per il gruppo di sestine dove è presente il numero appena uscito, due unità per le sestine dell’altro gruppo.

Questo è un metodo decisamente molto conservativo che permette però di attuare una attenta gestione del bankroll, oltre che di prolungare il divertimento più a lungo. Di contro, non avremo mai delle grosse vincite e il rischio dopo un po’ è di stancarsi di giocate così ripetitive.