Saturday, 7th September 2024 15:13
Home / Annette Obrestad vinceva davvero senza guardare le carte?

Vincere a poker, si sa, è più facile quando “scendono le tue”. Tuttavia, se c’è una differenza tra i poker pro e i giocatori amatoriali, è quella di riuscire a sfruttare le proprie qualità per incidere sul destino segnato dagli incroci delle carte. Il bluff, la lettura di debolezze negli avversari, il timing nello sfruttare il momento e il board giusti per fare una determinata giocata, sono tutte qualità che ogni poker player di alto livello deve avere. Diciassette anni fa, ci fu qualcuno che dimostrò come si possa vincere anche senza guardare le carte. Era Annette Obrestad.

ANNETTE OBRESTAD, IL MITO DELLA RAGAZZA CHE VINCEVA “AL BUIO”

Nata il 18 settembre del 1988 a Sandnes, cittadina sulla costa occidentale della Norvegia, Annette Obrestad mostra fin da giovanissima una grande attitudine per i giochi e una naturale predisposizione per il poker. Appassionatasi al poker online da minorenne, si iscrisse a un sito per soldi finti usando come nickname “Annette_15”, alias che le rimase appiccicato addosso come un brand.

Con la maggiore età, il suo interesse per il poker cresce e lei inizia a farsi notare su diversi siti, tra cui Betfair, Full Tilt e PokerStars.

Ed è proprio sulla piattaforma dalla picca rossa che, un giorno del luglio 2007, ovvero quando doveva ancora compiere 19 anni, Annette Obrestad compie un’impresa leggendaria, divenuta mitologica perché il video che la immortalava è nel frattempo sparito dalla rete.

IL VITTORIOSO SIT SU POKERSTARS

Al tempo andavano molto i sit’n’go multitavolo, che nelle versioni più estese erano dei veri e propri mini-tornei. In questo caso parliamo dei sit da 180 giocatori, che partivano proprio quando si raggiungeva tale cifra di iscritti. Quel giorno, Annette decide di giocarne uno da 4,40$ di buy-in coprendo con un post-it la parte di schermo in cui si visualizzavano le sue hole cards.

Incredibilmente, Annette_15 vince e quel torneo la proietta immediatamente nella leggenda. Sui forum di tutto il mondo, non si parla di altro che della sua impresa. C’erano gli scettici che non ci credevano, ma poi si dovettero ricredere di fronte a un breve video che inquadrava la ragazza con il post-it sullo schermo, ma soprattutto al replay integrale del torneo, diffuso da un sito di hand replay molto attivo all’epoca, che si chiamava PokerXFactor. Purtroppo, oggi nessuno dei due video è più disponibile in rete, ma chi vi scrive (e anche parecchi altri italiani che già al tempo frequentavano forum di poker) vi può assicurare che era uno spettacolo.

Annette aveva pensato di fare quell’esperimento per dimostrare a tutti che le carte sono solo una componente del gioco, e che è possibile vincere puntando su altri fattori come la posizione e la lettura degli avversari.

UN ESPERIMENTO SENSAZIONALE

Nel replay di PokerXFactor c’era di tutto, dai KK openfoldati preflop, a delle incredibili 4-bet in bianco totale. Il modo in cui Annette Obrestad riusciva a identificare i giocatori più scarsi e aggredirli in posizione era qualcosa di realmente notevole. Al tempo, rappresentava una sorta di video-tutorial che tutti avrebbero dovuto guardare almeno una volta. Ovviamente c’erano mani che sembravano non avere senso, come i già citati KK e anche AK foldati preflop senza azione dietro, ma anche delle giocate eccezionali, molto avanti rispetto ai tempi. In una intervista di quegli anni, Annette aveva ammesso di aver sbirciato le sue carte soltanto in una delle centinaia di mani giocate nel vittorioso sit. Era una situazione in cui l’avversario era andato allin su un flop monotone a picche, e Annette aveva spostato il post-it solo per verificare se non avesse delle carte a picche.

In heads up, praticamente faceva azione solo lei foldando nella stragrande maggioranza delle volte in cui era l’avversario a prendere l’iniziativa. “Se avesse saputo che non guardavo le carte, sarebbe dovuto andare allin in tutte le mani”, commentava divertita Annette, in un’intervista del tempo.

ANNETTE OBRESTAD E DUE RECORD QUASI IMBATTIBILI

Appena pochi mesi dopo quel curioso ma “virale” esperimento, Annette Obrestad entra nella leggenda con tutti e due i piedi. Pochi giorni prima di compiere 19 anni, vince il braccialetto nell’evento principale dei campionati del mondo, nella loro prima edizione europea che si teneva a Londra. In quel caso, Annette Obrestad è diventata la più giovane vincitrice di sempre di un braccialetto, ma anche il singolo premio più alto (1 milione di sterline) mai vinto da una donna in un torneo di poker live. Entrambi i record resistono ancora oggi, e chissà per quanto ancora lo faranno. Del resto, si sa che il gioco nei casinò è vietato negli USA ai minori di 21 anni, mentre il limite europeo è di 18.

ANNETTE OBRESTAD, COSA FA OGGI LA METEORA PIÙ LUMINOSA DEL POKER

Nonostante questi straordinari risultati, Annette Obrestad si allontana dal poker già intorno alla prima metà degli anni ’10. Poi la norvegese è stata, per un certo periodo, ambasciatrice della Las Vegas Sands, ma di questo ruolo non si è saputo più nulla. I suoi interessi, come è anche normale per i giovani, sono cambiati: negli ultimi anni aveva messo su un canale Youtube in cui dava consigli sul make-up. Il canale, denominato “Annette’s Makeup Corner“, era vicino ai 50mila iscritti, ma da poco più di un anno non pubblica nuovi contenuti. Di tanto in tanto, la oggi 35enne Annette torna ai tavoli da poker, che tuttavia non rappresentano più che un hobby per lei.

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