Sunday, 13th October 2024 13:24
Home / Mark Teltscher: avventure e disavventure di un quasi-bi-campione EPT

Al recente EPT Barcellona si è rivisto ai tavoli in ottima forma, chiudendo al 41° posto il Main Event. Mark Teltscher, inglese oggi 44enne, è nella memoria degli appassionati di poker per un brutto episodio che ne macchiò la reputazione, ma in precedenza aveva sfiorato per primo il record di vincere due main Event EPT.

MARK TELTSCHER E UN IMPATTO SUPERSONICO SUL POKER

Nato a Londra nel 1980, Mark Teltscher aveva mostrato già da adolescente un gran talento per i giochi di carte e di strategia, eccellendo sia nel backgammon che nel bridge. Il poker non rientrava ancora pienamente nei suoi interessi, ma ancora per poco. I primi anni 2000, quelli del boom del poker online dopo l’exploit di Chris Moneymaker, videro i tornei live diventare via via più popolari. Nell’autunno del 2004, proprio la città natale di Telscher aveva ospitato una tappa del neonato circuito European Poker Tour, prodotto da PokerStars.
Un anno dopo, l’EPT Londra fu anche uno dei primissimi tornei giocati in vita sua da Mark Teltscher. Che vinse, lasciandosi alle spalle il norvegese Jonas Helness e incassando 280mila sterline.

Era veramente la nascita di una stella, anche perché al tempo non erano in molti a conoscere le strategie per vincere i tornei di poker live e i field erano numericamente abbastanza ridotti.

IL BIS EPT SFIORATO

Mark sfiorò il tavolo finale anche all’EPT Monte Carlo 2006, chiudendo all’11° posto, ma fu nel 2007 che il suo nome stava per venire vergato in maniera indelebile nella storia del poker. Ai primi di settembre di quell’anno, infatti, si giocava a Barcellona la prima tappa della Season 4 EPT. Tra i 543 iscritti, si ritrovarono all’heads up conclusivo l’ex campione di scacchi danese Sander Lyloff e proprio lui, Mark Teltscher, che era dunque a un passo da diventare il primo giocatore della storia a vincere due Main Event EPT. Lylloff prese vantaggio, ma Teltscher era ancora pienamente in corsa quando accadde una mano incredibile.

Su bui 20.000/40.000, il danese rilancia a 120.000 da bottone/small blind con J 10 avendo dietro in totale 3,8 milioni. Teltscher si ritrova sul big blind con K K e uno stack da 1,8 milioni, dunque i margini di azione sono ancora altissimi. L’inglese decide di 3-bettare a 260mila, ma Lylloff non molla e decide di andare allin, ottenendo un immediato call.

Il flop è monotone a cuori J Q 7, in cui Sander trova sì un J ma Mark rimane avanti e con tutte le carte a cuori per chiudere un flush.

Il turn è però un raggelante 10 che fa passare il danese in vantaggio e, dopo che il river 4 non sposta nulla, consegna piatto e torneo a Sander Lylloff. Mark Teltscher, tuttavia, la prende con grande sportività e abbraccia l’avversario.

LA MACCHIA AL WCOOP MAIN EVENT

Pochi giorni dopo questo bis mancato, sulla piattaforma internazionale di PokerStars si giocava il WCOOP Main Event, già al tempo il torneo di poker online più ricco e prestigioso al mondo, con un buy-in da 2.600 dollari. A prevalere sui 2998 iscritti su “TheV0id“, nickname al tempo sconosciuto anche se, da subito, sui forum di settore si fece il nome di Mark Teltscher come vincitore. Venne poi fuori che l’account apparteneva alla sorella di Teltscher, Natalie e PokerStars, dopo una approfondita indagine, determinò che a giocare il torneo era stato proprio Mark, che dunque si rese colpevole di multiaccount. La vittoria di “TheV0id” venne dunque cancellata e il successo andò al 2° classificato “ka$ino“, che così vide il suo premio crescere da 700mila a 1,37 milioni di dollari. Natalie Teltscher poi provò a intentare causa a PokerStars per riavere i soldi, ma in seguito vi rinunciò per le prove schiaccianti a carico del fratello.

Da campione ammirato, la reputazione di Mark Teltscher crollò repentinamente. Tuttavia, gli errori fanno parte dell’essere umano e l’importante è imparare da essi.

IL RITORNO IN AUGE

Mark non ha mai smesso di giocare e ha continuato a frequentare i circuiti live, in particolare i tornei dell’EPT che è sempre il suo circuito d’elezione. Negli anni, l’inglese ha continuato a ottenere risultati e piazzamenti e anche gli ultimi centrati a Barcellona dimostrano la sua capacità di rimanere competitivo, nonostante il poker si sia evoluto moltissimo, a livello strategico. I giocatori di razza, tuttavia, sanno sempre trovare una strada.

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