Dopo 6 giorni di torneo, l’EPT National di Barcellona è giunto alla fine. Ma prima di arrivare all’epilogo, dobbiamo fare un rewind di 24 ore.
Sabato 24 agosto il Day3 è iniziato con 46 giocatori left, tra i quali gli italiani Pasquale Braco, Andrea Salamone e Marco Colombani. Quest’ultimo è stato il primo ad abbandonare la contesa, anche in virtù di uno starting stack molto esiguo (circa 3 big blind). L’italiano riesce a salvarsi una prima volta con A♠ 5♦ vs Q♥ 5♠ ma qualche mano dopo è costretto ad abbandonare il torneo al 42° posto per €9.710.
Marco Colombani. Foto PokerNews
11 posizioni dopo è la volta di Salamone. I bui sono 60K/120K quando l’azzurro decide di mettere tutte le chips in mezzo con 5♥ 5♣ ma trova il call del portoghese Jose Quintas che lo domina con Q♣ Q♦ . Il board Q♥ 4♠ 4♣ 10♠ [4♥ non fa altro che mandare Salamone alle case per ritirare l’assegno da €14.710.
Il torneo di Pasquale Braco dura invece più a lungo e, nonostante un po’ di “montagne russe” sembra poter regalare un altro final table in un EPT National dopo quelli di Claudio Di Giacomo (4° nel 2018 proprio in Catalogna), Federico Petruzzelli (2° a Montecarlo nel 2018) e di Stefano Schiano (vincitore a Montecarlo nel 2019).
E invece il sogno di infrange a 11 left, in maniera dolorosa. Il livello è il 33° (125K/250K bb ante 250K), Braco apre da bottone e nuovamente trova Quintas pronta a fare azione. Il portoghese tribetta all-in per 12.200.000, uno stack di poco superiore a quello di Braco che snappa. Allo showdown l’italiano si presenta avanti con A♠ K♦ vs A♣ J♣ ma il flop sposta subito gli equilibri: A♦ J♠ 8♣ . Il miracolo non si materializza né al turn 9♥ né al river 2♠ e Pasquale Braco è out per €44.370.
Pasquale Braco. Foto PokerNews
Una posizione dopo Braco, esce Fernando Pons, finalista del ME WSOP del 2016 (9° posto per lui quell’anno). Il Day3 si conclude con gli ultimi 6 giocatori ancora in lizza per la vittoria. Il final table si presenta così all’inizio del Day4:
Posto 1: Adam Hendrix, USA, 29.650.000
Posto 2: Barry McGovern, Irlanda, 15.475.000
Posto 3: Jose Quintas, Portogallo, 8.650.000
Posto 4: Markku Koplimaa, Estonia, 39.025.000
Posto 5: Matias Arosuo, Finlandia, 9.150.000
Posto 6: Eldaras Rafijevas, Lituania, 38.475.000
A questo punto, il giocatore con i favori del pronostico è l’estone Markku Koplimaa, sia per stack (anche se il vantaggio su Rafijevas è irrisorio) ma soprattutto per curriculum pokeristico: con il nickname “markovitsus” Koplimaa vanta più di 7 milioni di dollari vinti su PokerStars.com. E l’ esperienza si fa sentire.
I final six dell'EPT National di Barcellona 2019:
da sx Barry McGovern, Adam Hendrix, Jose Quintas, Markku Koplimaa, Eldaras Rafijevas, Matias Arosuo
Dopo l’uscita di Quintas in 6a posizione per mano di McGovern (5♠ 5♦ < 8♣ 8♠ ), Koplimaa elimina con un uno-due prima McGovern (A♦ 9♠ dell’irlandese vs 7♦ 6♣ per Koplima: i due finiscono ai resti al turn A♣ 7♣ 3♣ 6♠ e il river 5♥ nn salva McGovern) e poi Arosuo, quest’ultimo con un coin flip preflop. Il finlandese parte avanti con coppia di 3 vs J♠ 9♦ ma Koplima chiude scala su questo board al turn: K♠ Q♥ 8♦ 10♠ .
Un livello dopo, è ancora Koplimaa – senza dubbio aiutato dalla dea bendata in questa giornata – ad essere protagonista. Rimasto con meno di 10bb Rafijevas metto tutto con K♠ K♥ : call di Koplima con A♠ 5♦ e A♦ al turn. Si va all’heads-up.
Koplimaa parte nettamente avanti in chips, ma il giocatore proveniente dall’Alaska ed esperto di mixed game Adam Hendrix oppone resistenza per almeno 20 minuti. Fino a quando lo statunitense, rimasto con circa 20bb, decide di pushare con K♣ 5♠ sull’apertura di Koplimaa. Questa volta l’estone si trova attrezzato per un call in vantaggio con 8♦ 8♣ . Il board 8♥ 7♥ 5♥ 10♥ 10♣ non lascia scampo a Hendrix che termina al secondo posto per €346.500.
La gloria e la moneta più pesante sono per Markku Koplimaa che vince così l’EPT National di Barcellona, incassando €585.500.
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