Mike Watson, il campione nato da un messaggio sul forum

Agosto 30, 2024

Storia del poker

di Domenico Gioffre

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Sembra strano da dirsi oggi, epoca in cui i social network la fanno da padroni un po’ in tutti i campi. Eppure, c’è stato un periodo anche piuttosto lungo, in cui il poker si scopriva anche tramite i forum. Un esempio di tutto ciò è un giocatore straordinario, sulla breccia da ormai più di tre lustri e che non ha alcuna intenzione di passare la mano: Mike Watson, alias “SirWatts”.

MIKE WATSON, IL MATEMATICO CHE SCOPRE IL POKER PER CASO

Mike Watson nasce nel 1984 a Saint John’s, cittadina del Canada situata nell’isoletta di Newfoundland, uno dei punti più orientali del Nord America, che affaccia direttamente sull’Oceano Atlantico.

Figlio di due professori universitari, si laurea in matematica immaginando di seguire i passi del padre. Dopo aver giocato molto a scacchi anche in maniera competitiva, Mike scopre il poker all’università, in maniera anche abbastanza curiosa.

GALEOTTA FU LA PCA E…TWOPLUSTWO

Nel 2006 il 23enne canadese Steve Paul-Ambrose aveva vinto la PCA 2006, al tempo evento del WPT, a cui si era qualificato grazie a un satellite da 102 dollari su PokerStars.

Il torneo aveva anche avuto una esposizione televisiva, molto frequente al tempo in America. Nelle interviste, era venuto fuori che Paul-Ambrose era uno studente universitario a Waterloo, proprio lo stesso ateneo che frequentavano Mike Watson e Mike McDonald, altro futuro fenomeno del poker. Watson aveva ammirato l’impresa in tv, come tanti altri ragazzi che avevano conosciuto così il poker. Era pertanto desideroso di entrare in contatto con il neo-campione…

“Curiosamente – raccontava Watson in un’intervista – gli scriviamo entrambi un messaggio privato sul forum di TwoPlusTwo. Gli avevo fatto le congratulazioni dicendogli che anche io studiavo a Waterloo e così fece anche Mike, come ho scoperto più tardi. Così, dal nulla, ci conoscemmo e lui invitò entrambi a giocare i tornei domenicali nella sua cantina. Quel periodo fu cruciale per me, perché parlare di pokere confrontarsi con altri giocatori accelerò tantissimo il mio processo di apprendimento, accrescendo al contempo la fiducia in me stesso.”

SIRWATTS, LEGGENDA DEGLI MTT ONLINE, MA LIVE…

Quello fu l’inizio di un processo che va avanti ancora oggi, e che ha portato Mike Watson a diventare prestissimo celebre nella community degli MTT online, soprattutto con il nickname “SirWatts“. Ad oggi, Watson ha vincite da tornei online per oltre 14 milioni di dollari, ma c’è un’altra dimensione in cui il canadese si è pienamente realizzato, che forse nemmeno lui avrebbe mai potuto immaginare: quella dei tornei live.

Nel luglio del 2008, Mike Watson si aggiudica la WPT Bellagio Cup per 1,67 milioni di dollari, il suo primo grande successo in un torneo dal vivo.

IL DOPPIO EPT MAIN EVENT E LA TRIPLE CROWN

Il suo nome inizia a figurare nei payout e nei tavoli finali dei circuiti più prestigiosi, e continua a farlo ancora oggi. Nel 2016 vince il Main Event PCA, nel frattempo divenuto evento dell’European Poker Tour, per 728mila dollari. Proprio lo stesso torneo che 10 anni prima aveva vinto Steve Paul-Ambrose, il quale poi era stata una figura chiave nel suo percorso pokeristico.

Nel frattempo, Mike Watson si dedica sempre di più ai tornei High Roller, ma non in maniera esclusiva: continua a giocare i Main Event dei circuiti più importanti al mondo, con costanza di risultati impressionante. Nel maggio 2023 vince l’EPT Grand Final di Montecarlo per 749.425€, diventando il terzo giocatore a vincere due EPT Main Event nella storia del circuito, dopo Victoria Coren e Mikalai Pobal.

Qui l’hero call che gli ha portato la vittoria a Montecarlo

Ma Watson non si è fermato a questo pur straordinario traguardo. Nel luglio del 2024, vince un braccialetto da campione del mondo in un evento online, completando la cosiddetta Triple Crown: è solo il decimo essere umano a riuscirci dopo Gavin Griffin, Roland De Wolfe, Jake Cody, Bertrand Grospellier, Davidi Kitai, Mohsin Charania, Harrison Gimbel, Niall Farrell e Roberto Romanello.