Tuesday, 23rd April 2024 14:36
Home / "r_secret_7": investirò parte della vittoria al ME Turbo Series in tornei live, la mia grande passione!

Il Main Event delle Turbo Series 2018 si è concluso lunedì alle 05:40 del mattino, dopo 8 ore di gioco. Una nottata lunga, intensa, ma sicuramente da ricordare per “r_secret_7” che si è lasciato alle spalle ben 2.402 avversari. Una performance del valore di €31.198.

Abbiamo contattato “r_secret_7”, al secolo Raffaele Tagliaferri, che è stato così gentile da raccontarci qualcosa di sé e dell’esperienza vissuta durante il torneo.

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Ciao Raffaele e grazie per il tuo tempo. Per cominciare, ci racconti qualcosa di te?

Ciao a tutti gli amici di PokerStars Blog! Mi chiamo Raffaele Tagliaferri, sono di Firenze, ho 25 anni e gioco a poker da quando ne ho 18. Ho iniziato, come credo la maggior parte dei giocatori, con partite a casa tra amici.

Mi sono subito appassionato al poker e quindi ho cominciato a frequentare qualche circolo, perché devo ammettere che a me piace giocare più live che online. Quando gioco online preferisco gli mtt al cash game.

La decisione di giocare il Main Event delle Turbo Series corrisponde a una scelta tecnica, ovvero sei uno specialista del gioco “veloce”? In questo caso, lo prediligi per ragioni di profit o perché si adatta bene al tuo stile?

In realtà non avevo in programma nessun torneo in particolare! Domenica sera avrei preferito fare altro, ma non essendo riuscito ad uscire, mi sono messo a grindare. Ho aperto quasi tutto il palinsesto, tranne i micro e l’high roller, come faccio quando starto una sessione. Non gioco costantemente online ma quando mi metto apro diversi tornei, altrimenti rischio di annoiarmi!

Come utilizzerai i soldi vinti? Una parte li destinerai al gioco (eventi live, level up, altro)?

In effetti sono tanti soldi, ma non posso dire che cambieranno la mia vita, sia quella normale che quella di giocatore di poker. Comunque penso che farò qualche evento live in più. Come dicevo prima, preferisco il live all’online.

Parliamo del torneo: ci racconti com’è andato, quali sono state le mani decisive e /o le sensazioni che hai avuto durante la competizione?

Certo! Diciamo che da 20 left in poi il field era più che abbordabile a mio avviso, non c’erano più né reg né giocatori particolarmente esperti. Il giocatore più pericoloso mi è sembrato “guardamibene” (poi uscito in terza posizione). Ovviamente è stata fondamentale la run nei colpi giusti, ma è così in tutti i tornei: per vincere su 2.800 entries devi avere anche fortuna, specialmente nei turbo. Diciamo che dalla zona bolla in poi i colpi dove partivo avanti sono rimasto avanti e in alcuni dove ero in svantaggio alla fine ho vinto il pot.

Per esempio, ne ricordo uno. A 20 left mi pare, ero short e con i livelli che stavano salendo pericolosamente dovevo far qualcosa per non morire di bui. Dallo sb decido di shovare J5o, bb snappa con AQ, ma riesco ugualmente a vincere il colpo. Da lì in poi ho cercato di giocare per far “top 5”, anche perché i premi interessanti erano li.

Poi un colpo che ha spostato davvero tanto gli equilibri è arrivato a 10left con un cooler a mio favore: siamo in 5 al tavolo, bottone apre 2x con dietro 18bb, io sono di sb con circa 50bb e shovo con JJ. Lui snappa e gira KK e… bè che dire: al river è cascato un J enorme!!!!!

Ci è sembrato che al tavolo finale, mano dopo mano, avessi sempre più controllo sulla situazione. Ci sono stati però degli avversari in particolare che ti hanno messo in difficoltà? se sì chi e perchè?

Al tavolo finale ho cercato di mettere pressione sugli stack medi, dato che c’erano diversi short e gli scalini del payout si facevano sentire. Ricordo un colpo in particolare, significativo per la situazione: piazzo un bluff al river con AQ su un giocatore che era deep (il runner-up “milkorr”, ndr) e che aveva tre giocatori parecchio più short di lui nel chipcount. In sostanza era la situazione perfetta per mettergli pressione: sapevo che la paura di fare un call sbagliato avrebbe condizionato la sua scelta in maniera determinante.

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Il colpo va così: siamo rimasti in 6 e apro con A Q da utg+1. Chiama il cutoff e si appoggia anche il BB che in quel momento era il netto chipleader. Il flop è J 7 3 rainbow, sul quale decido di c-bettare 1/4 del pot. Gioca solo il cutoff. Al turn arriva un 9 che apre progetto di colore: betto circa 3/4 del pot e oppo snappa. Al river casca la carta perfetta per provarci, un 6 che chiude il progetto: shovo per circa 9 milioni su un pot di 7, mettendo ai resti l’avversario. Penso che a meno di flush runner runner o forse set passi quasi tutto. Infatti cosi è stato !!!

E allora ancora complimenti Raffaele e grazie per l’intervista!

Grazie a voi, spero proprio ci siano altre occasioni in futuro!

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