Tuesday, 17th June 2025 08:57
Home / EPT Story Sanremo/II 2009: Rijkenberg vince il torneo più popolato fino ad allora

Quella di Sanremo nel 2009, fu la seconda tappa giocatasi al Casino Municipale dopo quella dell’anno precedente in cui Jason Mercier firmò la vittoria in un tavolo finale in cui figurava anche il nostro giocatore all’epoca più aggressivo, Dario Minieri.

Una fiumana di gente si presentò nella Città dei Fiori e fece segnare il record storico per un torneo dell’European Poker Tour targato Pokerstars in 5 stagioni praticamente completate ( per la season 5 sarebbe mancato solo Montecarlo una decina di giorni dopo.

Record di presenze abbattuto se non si tiene conto dei giocatori iscritti alla PokerStars Caribbean Adventure degli anni precedenti, che Sanremo si fregiava in quel periodo di detenere per tornei di quel Buy In.

Ma come andò quella tappa?

I numeri della tappa dell’EPT di Sanremo/2

Era cominciata da almeno un anno la famosa scalata del poker nelle passioni degli italiani e dei giocatori di tutta Europa. Nel nostro Paese si abbandonavano pian piano le cantine fumose con le luci soffuse e i cappellini a mezzaluna fluorescenti.

La gente si riversava nelle Case da Gioco pubbliche e private e si incontrava per giocare al “nuovo poker”, il Texas Hold’Em.

Quella di Sanremo era, come da programma, la penultima tappa della stagione numero 5, in attesa del Grand Final di Montecarlo che, storicamente, aveva un Buy In diverso da €10.000.

Joao Barbosa

Esattamente come successe qualche settimana dopo con il successo di Peter de Korver nel Principato di Monaco, anche a Sanremo la vittoria andò ad un rappresentante dei Paesi Bassi, Constant Rijkenberg, olandese che fece parlare di sé per aver distribuito, si disse all’epoca, quote in giro superiori al dovuto, problema risolto con ulteriori accordi con gli acquirenti e il tutto si risolse in un nulla di fatto e l’episodio si sgonfiò in un men che non si dica.

Ma la cronaca ci porta a darvi i veri numeri di quell’EPT di Sanremo, visto che stiamo parlando di un totale di 1.178 iscritti, i quali decisero di investire un costo di iscrizione pari a €5.250 per partecipare a quello che allora fu il più popolato torneo del mondo che generò a favore dei suoi iscritti un montepremi pari a €5.713.300, che venne suddiviso al termine dei due Day 1 in 111 quote a premio.

I migliori in the money

Dopo tre giorni di battaglia scoppiò dunque la bolla, che vide i 111 in the money piazzare la bandierina sanremese e che, in maniera del tutto diversa rispetto all’anno precedente non vide andare vicino alla vittoria nemmeno un italiano.

Tra i giocatori che passarono alle casse per ritirare un profitto, quanto meno risicato, Tom McEvoy, una sorta di leggenda del poker moderno, che terminò il suo percorso subito dopo che la bolla mise a referto tutti i giocatori a premio.

Per lo statunitense un 106° posto da €5.800 di premio. Il passista Joao Barbosa, all’epoca spesso e volentieri a premio in un torneo come quello dell’EPT, chiuse 99° per €6.900, mentre, salendo ancora un po’ nel payout, lo spagnolo Juan Maceiras terminò 94° per 8.000.

Dan Murariu, l’avversario in heads up di Luca Pagano quando vinse il suo primo e unico Italian Poker Tour, terminò 90esimo per €8.000, chiudendo un trittico di giocatori che hanno spesso fatto parlare di loro agli EPT, Ramzi Jelassi e Lex Veldhuis 89° e 88° sempre per €8.000.

Ramzi Jelassi

Il polacco Marcin Horecki, 72°, ci apre la parte medio alta della classifica finale, con Michael Tureniec, 29° per €18.300.

Ma chi si avvicinò con una certa pericolosità al tavolo finale senza raggiungerlo, fu Sami Kelopuro, astro nascente del poker scandinavo, che chiuse al 12° posto per un premio di €45.700.

Gli italiani a premio

Citiamo solo alcuni italiani a premio in quell’occasione, vista la maestosa presenza dei nostri connazionali sia al torneo che, ovviamente, tra i 111 premiati.

Partendo dal basso ci sentiamo di darvi conto dei piazzamenti di Mauro Corsetti, Matteo Pecorella e Davide Pennelli, Bruno Stefanelli, Gianluca Marcucci e Fabio Mazzariello, tutti lontani dalle primissime piazze.

Vicinissimi al traguardo furono invece il compianto Gianni Giaroni, il quale terminò decimo per una moneta di €78.800, precedendo all’undicesimo posto Giuseppe Argento, all’epoca 11esimo per €45.700.

L’unico ad avvicinarsi seriamente alla vittoria fu Danilo D’Ettoris, all’epoca rispettatissimo giocatore italiano, che terminò ottavo per €114.000.

Tra gli altri giocatori del Tavolo Finale, Pierre Neuville, espertissimo giocatore belga, che centrò un nono posto da €78,800, bolla del tavolo finale ufficiale.

La grafica di allora del Tavolo Finale

Il Tavolo Finale

L’olandese Rijkenberg giocava all’epoca da poco più di un anno e mezzo ed era conosciuto soprattutto per essere un ottimo giocatore di cash game nella sua Amsterdam, dove giocava ben poco online, ma che aveva venduto delle quote per partecipare ad un torneo che, col senno di poi, sarebbe stato per lui indimenticabile.

La mano finale certificò il pieno potere di Rijkenberg in quell’occasione, autore di quasi tutte le eliminazioni di quell’atto conclusivo e, ovviamente, dell’ultimo ostacolo che si frapponeva tra lui e la vittoria finale, Kalle Niemi, finlandese, che le mise tutte dentro a seguito di un flop che diceva 3510 con la sua top pair top kicker, A10 contro gli assi del suo avversario, AA, con un board che si completava con un 5 e un 4.

Questo il payout conclusivo:

PosizioneProvenienzaNomePremio
1stNetherlandsConstant Rijkenberg€1,508,000
2ndFinlandKalle Niemi€862,000
3rdSwedenGustav Sundell€480,000
4thUnited StatesWilliam Reynolds€377,000
5thCroatia——€314,000
6thRomaniaOvi Balaj€229,000
7thUnited StatesAlexander Fitzgerald€171,000
8thItalyDanilo D’Ettoris€114,000
9thBelgiumPierre Neuville€78,800
10thItalyGianni Giaroni€78,800

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