Tra le nazioni che fino alla fine della stagione numero 4, per cui a metà del 2008, avevano ospitato almeno un’edizione dell’European Poker Tour, mancava all’appello l’Italia, che si rimise in linea di galleggiamento durante la primavera di quell’anno, quando l’allegra carovana del poker internazionale, issò le tende di PokerStars in quel di Sanremo.
Al Casinò Municipale della città dei fiori, l’attesa finì con il primo EPT giocato all’interno dei confini della nostra nazione, con il Main Event che prese il via il primo aprile, per concludersi poi il successivo 5 con la vittoria dell’astro nascente del poker mondiale, lo statunitense Jason Mercier.
Fu una tappa dal successo clamoroso in virtù della quale Sanremo fu invasa da una fiumana di giocatori che popolò a larga mano tutti i tornei programmati.
I numeri di un successo da non credere
Cominciava anche in Italia l’età dell’oro del poker live, dopo essere esplosa con fragore nell’Europa del nord, Danimarca, Svezia, Finlandia e Norvegia in particolare e contestualmente nel Regno Unito, per poi espandersi a macchia d’olio nell’Europa meridionale e infine balcanica.

La picca di PokerStars
A Sanremo i numeri del Main Event furono sorprendenti: 701 entries che generarono un prize pool pari a €3.195.860, che al termine della registrazione tardiva misero in evidenza un payout formato da 72 players in the money, per un min cash da €5.750 e una prima moneta da €869.000.
Il Buy all’epoca fu fissato in €4.700 e, a parte la mastodontica tappa del PokerStars Caribbean Adventure di Nassau alla quale parteciparono 1.136 giocatori, quello di Sanremo divenne in quel momento il torneo più popolato dei tornei giocati in Europa, prima del giro finale a Montecarlo, quando, una settimana dopo circa, trionfò Glen Chorny.
L’EPT Main Event di Sanremo ottenne un successo ancora più straordinario un anno più tardi, quando gli iscritti furono 1.178, ancora una volta la più popolata della stagione, la numero cinque, superiore anche a quella del Grand Final del Principato di Monaco, dove furono 935 i giocatori che non vollero mancare ai tavoli.
Il mito di Minieri, il piazzamento di Genovese
In quegli anni era forte il seguito che Dario Minieri poteva vantare in tutto il mondo, per via della sua aggressività e del suo modo se vogliamo originale, in quel momento storico del poker mondiale, di interpretare il gioco.
Impossibile mettere nero su bianco tutti gli italiani che andarono a premio in quell’occasione, visto che a passare alle casse per ritirare il proprio profitto, furono addirittura in 19, tra i quali, solo per citarne qualcuno, Sandro Bellusci, Max Trifoglio, Alessio Isaia, Nicolò Calia, Alessandro De Michele e Marco Della Monica.

Alessio Isaia
Ma tra coloro i quali andarono molto vicini alla vittoria, ci furono i due nostri connazionali che approdarono al Final Table, Gregory Genovese e, appunto, Dario Minieri.
Entrambi di Roma, i due giocatori chiusero rispettivamente al quinto e al terzo posto, per premi di tutto rispetto, visto che Genovese portò a casa €188.500 e Minieri mise in tasca €287.600.
La vittoria di Mercier
In quel periodo il cognome “Mercier” era decisamente conosciuto nell’ambiente del poker internazionale, poiché Isabelle Mercier era tra le giocatrici più seguite ed ammirate del circuito, ma a lei si aggiunse un omonimo che nulla aveva a che vedere con il Canada e con le origini francofone, Jason Mercier da Port Charlotte, Florida, che terminò vittorioso il torneo che rappresentò per lui il trampolino di lancio di una carriera che si rivelerà densa di successi.
Nella parte finale del torneo, rimasti in tre, Minieri decise di aprire a 100.000 con una coppia di donne, Q♠ Q♦ , 3bettato fuori posizione da Mercier a 340.000. Dopo il call di Minieri, i due giocarono su un flop 7♥ 2♦ 8♦ , sul quale Mercier prima faceva check e poi andava in All In sulla puntata del giocatore italiano a 400.000, il quale snappava per scoprire di giocare contro il flush draw di Mercier, A♦ 4♦ .

Dario Minieri
Un 4♥ regalava ulteriori out allo statunitense che poi chiudeva il suo progetto grazie ad un 3♦ .
L’heads up durava pochissimo, visto che in due mani Mercier chiudeva la disputa, mettendole tutte dentro contro Anthony Lellouche per questo showdown:
- Anthony Lellouche: 7♠ 7♦
- Jason Mercier K♠ Q♦
Il board, A♠ Q♠ 4♣ 8♣ 2♣ , premiava ancora una volta Mercier, che poteva alzare il suo trofeo al cielo.
Posizione | Provenienza | Giocatore | Premio |
---|---|---|---|
1st | United States | Jason Mercier | €869,000 |
2nd | France | Antony Lellouche | €505,000 |
3rd | Italy | Dario Minieri | €287,600 |
4th | France | Eric Koskas | €223,600 |
5th | Italy | Gregory Genovese | €188,500 |
6th | Sweden | William Thorson | €140,600 |
7th | Slovakia | Dag Palovic | €111,800 |
8th | United States | Marcus Bower | €76,700 |
9th | Germany | Johannes Strassmann | €46,300 |
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