Se stai leggendo questo articolo possono esserci due possibilità: non conosci il significato di “size” nel poker, oppure vuoi imparare i segreti per scegliere quella più adatta in ogni situazione.
In entrambi i casi questo articolo è qui per aiutarti: continua a leggere per scoprire cosa vuol dire size e come si sceglie la size poker perfetta!
Cosa si intende per “size” nel poker
“Size” è il termine che si utilizza per riferirsi all’entità di una puntata o un rilancio nel poker.
La parola size in inglese significa “grandezza”, “quantità”, e infatti indica a quanto ammonta una bet o un raise.
Come indicare le size
Termini generici
Ci sono vari modi per specificare una size; i più generici possono essere size small, piccola, che potremmo associare a una puntata inferiore al 50% del piatto, e big, grande, superiore al 50% (ma spesso ci si riferisce all’overbet).
Percentuale del piatto
Come si intuisce dal paragrafo precedente, un modo molto comune di indicare una size è con un valore percentuale relativo alla grandezza del piatto, per esempio “33% pot” o “75% pot”. È uno dei metodi più comuni per il postflop, tanto che si può usare anche nelle size preimpostate di PokerStars.
Frazione del piatto
Altre volte si può fare la stessa cosa ma definendo invece una frazione del piatto (⅓ pot, o ¾ pot), mentre per i rilanci è più frequente esprimersi in termini di moltiplicazione della puntata precedente. Per esempio, un giocatore punta €2 e Hero rilancia ×2,5, ovvero €5.
Big Blinds
Per quanto riguarda il preflop, il modo più comune invece è parlare direttamente di bb, big blinds: un raise 3bb significa “di un ammontare pari a tre volte il big blind”.
Valore assoluto
Infine, si può parlare anche di valori di chips (nei tornei) o di valuta (nel cash game) in modo nudo e crudo: “Ho rilanciato €3 e l’avversario ha 3-bettato €11”. Attenzione però che questo sistema comunica meno informazioni a chi ci ascolta, perché €2 possono essere un big blind al NL200, ma un all in al NL2!
Spesso l’analisi di una mano si basa sulla matematica, quindi è più semplice pensare direttamente in termini percentuali che dover appena convertire i valori da chips a percentuali!
Size poker: quali sono le più comuni
Premettiamo che nel poker ogni scenario è unico e singolare, ed è impossibile dare consigli generici efficaci sulle size di puntata da utilizzare.
Partendo dalle basi, possiamo dare come parametro di riferimento per il preflop una size tra 2 e 3 big blinds, e un re-raise sarà 2,5-4 volte il raise iniziale. Se si continua con altri raise, di solito il moltiplicatore inizia a scendere.
Nel postflop le size più comuni oscillano tra il 33% del piatto e il 100%. Ma non sono rare size più basse, da 25% o anche 10% del pot, e overbet da 120%, 200% pot o anche di più! Ogni situazione ha delle size più adatte a sé.
Come scegliere la size preflop
Le size ottimali nel preflop tendono a essere più alte man mano che ci si avvicina al bottone, crescono se fuori posizione e se ci sono altri giocatori che hanno limpato o chiamato un raise.
Spesso nei tornei di poker si utilizzano size un po’ più alte in early stage, quando gli stack sono abbondanti, e vanno verso il minimum raise (2bb) in late stage dove ogni chip è preziosa.
Nel cash game di solito la size varia a seconda della posizione in cui ci si trova. Il motivo è che, quando siamo in late position o sui blinds, l’incentivo a rubare i bui è più alto, quindi il nostro range sarà più ampio, conterrà più bluff, e di conseguenza dovremo alzare la size. Riprenderemo questo concetto tra poco.
Di questi tempi la size standard per il preflop nel cash game è di 2,5bb, che va bene da ogni posizione. Spesso si tende a rilanciare 2bb da UTG e 2,5bb da BTN. Dallo Small Blind la size diventa 3-3,5bb per aumentare i fold e giocare meno piatti postflop fuori posizione.
Per quanto riguarda le 3-bet, il riferimento è di tre volte la puntata precedente. Possono essere x2,5 o meno se siamo in posizione e/o il rilancio avversario era di size alta, oppure anche x4 o più se fuori posizione e/o contro rilanci small.
Come scegliere la size postflop
Postflop il numero di variabili è immensamente più alto: tutto dipende principalmente dalla texture del board, dai range in gioco, dal rapporto tra lo stack e il piatto, dalle frequenze e molto altro.
Una regola “aurea” è che con un range polarizzato vorremo utilizzare size più elevate, e con un range merged size più basse.
“Polarizzato” significa che è diviso tra mani fortissime e bluff (di solito con equity, come progetti). Si usa una size grande perché vogliamo portare al fold l’avversario con i nostri bluff, e vincere grandi piatti con le nostre mani fortissime.
“Merged” invece vuol dire che ha anche una parte di medio valore, con la quale vogliamo ancora vincere qualcosa, ma non possiamo permetterci di rischiare troppo.
A questo si ricollega il discorso di prima sul preflop: più bluff ci saranno nel range, più alzeremo la size per aumentare la fold equity, e giocare un pot grande con le nostre mani più forti.
Quindi, per riassumere: più bluff abbiamo, più alta dovrà essere la size (in linea di massima).
Prima di scegliere la size bisogna considerare anche i range in gioco, il board e l’obiettivo della puntata. Per esempio sarà più facile portare al fold un avversario su un board K♣ 7♥ 3♦ con una puntata bassa che su un J♠ 10♠ 8♥ anche con size elevata, perché nel secondo caso l’altro potrà chiamare con una serie di draw e mani di valore.
Esistono poi numerose action strategiche, per esempio le blocking bet – che di solito sono basse – per non far puntare troppo all’avversario, o varie puntate di tipo exploitativo.
Continuare a studiare, anche grazie al blog PokerStars, e fare pratica ai tavoli, permetterà di affinare le proprie capacità di scegliere la size più adatta alla situazione. Buona continuazione!
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