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Come sopravvivere in un torneo di poker quando sei card dead

Luglio 15, 2020
di PokerStarsSchool

Ci siamo passati tutti. Mano dopo mano, orbita dopo orbita, una serie infinita di hole cards tremende. A furia di fold, lo stack si riduce sempre più mentre i bui e gli ante crescono. La pressione comincia a farsi sentire. Qual è il modo migliore di affrontare questa situazione e sopravvivere quando siamo “card dead”?

Non perdere la disciplina. Quando ricevi solo spazzatura per molto tempo, una mano come J9 inizierà a sembrarti una coppia d’assi. Ma non è una coppia d’assi, non lasciarti tentare troppo da una combinazione che possiamo definire tutt’al più giocabile in certe situazioni. È un errore commesso da molti giocatori, che in seguito tendono a giustificarsi con affermazioni come “Era la prima mano decente che mi capitava.”

Fai attenzione e osserva. Passare continuamente ha il vantaggio di offrire molto tempo libero al tavolo. Usa questo tempo con saggezza, osservando gli avversari o esaminando le loro statistiche se hai dei campioni tangibili a disposizione. Chi stai cercando? Quelli che passano. Tutti passano con mani molto deboli, ma alcuni passano anche con mani relativamente valide, che difendono con scarsa convinzione. Altri effettuano aperture troppo ampie, quindi si ritrovano indifesi contro le 3-bet. Altri ancora nel post flop adottano una strategia prevedibile e direttamente connessa alla forza effettiva della loro mano. Individuare tendenze del genere aiuta ad escogitare una strategia di attacco contro questi giocatori.

Inizia a pensare in termini di situazioni, non di mani. Questa è probabilmente la regola più importante. I giocatori propensi alla lamentela cronica sulla sfortuna tornano spesso a battere su questo tasto perché si limitano a giocare le carte che ricevono. Per aumentare davvero la qualità del proprio gioco, è necessario considerare le situazioni più che le mani. Facciamo un esempio estremo: diciamo che ti trovi al piccolo buio, gli altri passano prima di te e il grande buio è in sit out. Questa è una situazione in cui dovresti rilanciare, indipendentemente dalle carte che hai in mano. E per essere chiari, la tua mano effettiva è parte dell’equazione: se ricevi AA, ti trovi in una buona situazione a prescindere da tutti gli altri fattori. Tornando all’esempio precedente: e se il grande buio non fosse in sit out, ma semplicemente un giocatore estremamente tight e conservatore? Hai davvero bisogno di una mano premium per attaccare un avversario del genere? Oppure, immagina di aver notato come il giocatore alla tua destra apra frequentemente con un ampio range di mani, ma preferisca passare quando qualcuno rilancia. Insomma, ci siamo capiti.

Considera attentamente i range di push/fold. Purtroppo, nonostante i nostri sforzi e le nostre strategie, prima o poi ci capiterà di ritrovarci short-stacked. A quel punto le nostre opzioni diventeranno due: “push”, cioè andare all-in, o “fold”, cioè passare.  Non è necessario memorizzare dei range esatti per decidere quando prendere l’una o l’altra strada; ma un’idea generale sicuramente aiuta. Hai mai visto un giocatore ridotto a uno stack di tre grandi bui che passa da posizione di grande buio in seguito a un modesto rilancio del piccolo buio? Un mio amico recentemente ha fatto proprio questo, perciò gli ho chiesto spiegazioni. Mi ha detto: “Avevo carte terribili, 3 e 10.” Il punto è: con uno stack da tre grandi bui (di cui 1,1 già sul tavolo, tra puntata e ante), con 3 e 10 matematicamente vale la pena di restare in gioco. Sarà poco intuitivo, e certamente si tratta di un esempio estremo, con così poche chips; ma sembra probabile che questo giocatore, mentre perdeva la maggior parte del suo stack, si sia lasciato sfuggire delle occasioni sia di andare all-in per expected value, sia di passare.

Ritrovarsi con una serie ininterrotta di mani spazzatura durante un torneo non è certamente divertente. Ma capita a tutti. Se riesci a importi di mantenere la disciplina, fai attenzione ed osservi per identificare occasioni di attacco e profitto, e, per finire, se hai un’idea generale dei range di push/fold in caso di stack ridotto, hai tutto quello che ti serve per affrontare al meglio la fase di “card dead” e migliorare le tue chance di rimanere in gioco a lungo.

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