Tuesday, 23rd April 2024 06:52
Home / I Cinque Sportivi Più Eccentrici al Mondo

Le stelle dello sport hanno tutte attitudini e comportamenti differenti. Ma quali sono le più eccentriche mai viste?

Diamo un’occhiata.

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DENNIS RODMAN

Uno dei primi atleti che “salta” in mente (per chiunque seguisse lo sport negli anni novanta) è l’ex stella NBA e Hall of Famer Dennis Rodman. Nonostante fosse un mostro in difesa, uno di quei giocatori energici che nessun professionista di basket vorrebbe incontrare (ha persino affermato che per lui nemmeno Lebron James sarebbe un problema), il cinque volte vincitore della NBA è probabilmente ricordato più per il suo stile vistoso.

In un’era in cui quasi tutti gli sportivi indossavano abiti e completi alla moda per uomo, Rodman scelse un look più androgeno, tingendosi spesso i capelli di colori diversi, indossando coraggiosamente abiti e trucchi femminili e facendosi dei piercing in tutto il volto.

Rodman è unico nel suo genere, e non fateci parlare della sua bizzarra amicizia con il leader nordcoreano Kim Jong-Un…

MARK FIDRYCH

Noto come ‘The Bird’, il giocatore di baseball Mark Fidrych è diventato una leggenda non solo per le sue eccellenti abilità da pitcher (lanciatore), ma per le sue eccentriche idiosincrasie in campo. Dal parlare alla palla e a se stesso, fino a quel suo famoso accovacciarsi (che divenne noto come “la manicure alla montagnetta”), Fidrych è stata una stella del suo sport per cinque stagioni, prima che gli infortuni ne accorciassero la carriera.

Senza ombra di dubbio, fuori dal campo Fidrych era un tipo divertente e gentile, dalla vita modesta. Nonostante il suo successo economico e la fama, guidava un’auto compatta, viveva in un piccolo appartamento e spesso raccontava alle persone che, se non fosse diventato un giocatore di baseball, avrebbe fatto il benzinaio.

Fidrych è morto tragicamente nel 2009 a causa di un incidente.

GUS HANSEN

Dicono che di solito l’aggressività ti fa vincere nel poker, e per un po’ non si sono visti molti giocatori di poker così aggressivi come il danese Gus Hansen. Tra andare all-in ogni mano all’effettuare call considerati folli, Phil Hellmuth una volta descrisse lo stile di Hansen come “il più bizzarro del poker. Lo adoro”.

Quando vinse l’Aussie Millions Main Event nel 2007, i suoi avversari videro Hansen parlare da solo dopo ogni mano del torneo. Sembrava strano, ma in realtà Gus stava registrando le mani per quello che poi sarebbe diventato il suo libro, Every Hand Revealed.

Ad oggi, Hansen è un regular delle più grosse partite cash a soldi veri di Las Vegas. Nel panorama social del 2019, l’account Instagram di Hansen è uno dei più seguiti nel poker. Sarà un’estate pazzesca.

MARIO BALOTELLI

Non ci sono stati molti calciatori strani come l’italiano Mario Balotelli. Dalle giocate sofisticate clamorosamente “ciccate” al fare l’occhiolino agli avversari, dai tackle da film horror al giocare all’iPad in panchina, Mario è sicuramente una figura divisiva.

Ma sono le bravate di Balotelli fuori dal campo ad essere diventato materiale da leggenda. Quando fu fermato dalla polizia con £25.000 in macchina, lui rispose semplicemente: “Perché io posso”. Pare che sia stato visto guidare per le strade di Manchester vestito da Babbo Natale, a regalare denaro ai passanti.

Date un’occhiata alla lunga lista di “balotellate”:

TIM ROSSOVICH

Che cosa rende eccentrico uno sportivo? Diremmo che darsi fuoco per divertimento, mangiare sigarette, vetro e pagine di schemi di gioco, e dormire sempre rivolti verso nord così che le “onde magnetiche” rivitalizzino il tuo corpo, fa di te un personaggio sufficientemente eccentrico.

Tutte cose che faceva Tim Rossofich, linebacker della NFA. Draftato nel 1968, Rossovich ha giocato a football da professionista per dieci anni, prima di darsi alla recitazione. È morto nel 2018, all’età di 72 anni.

Ecco una storia che lo riguarda, raccontata da Bleacher Report:

Al college, Rossovich e i suoi amici stavano giocando su un’altalena. Fecero una scommessa per vedere chi riusciva ad atterrare più vicino ad un gruppo di rocce. Rossovich sapeva di aver già vinto: si lanciò direttamente sulle rocce, uscendone con tagli ed escoriazioni. I tagli si infettarono dopo che si era lanciato in uno stagno, ad una festa della confraternità. Le infezioni lo fecero finire all’ospedale, in coma. Dopo che ebbe ripreso conoscenza, i dottori gli ordinarono di stare alla larga dal football per otto settimane. Rossovich pensò che fossero esagerati. Per dimostrare ai suoi allenatori di essere pronto, prese ripetutamente a testate il suo armadietto. Gli allenatori diedero ragione ai dottori e non lo fecero giocare“.

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