Avremmo voluto raccontarvi la storia di un miracolo, quello di Claudio Di Giacomo impegnato nella lotta per il titolo all’EPT National di Barcellona. Purtroppo non è così, anche se l’italiano ha disputato un tavolo finale con ottimo senso tattico, ed è riuscito a portare a casa un grande risultato.
Il vincitore dell'EPT National di Barcellona, il francese Jean-René Fontaine
L’azzurro partiva infatti dal sesto posto, l’ultimo del final table, con uno stack piuttosto ridotto. Riesce a scalare un posto del payout dopo l’eliminazione dell’olandese Jan Teunis per opera di uno dei quattro francesi presenti al tavolo, Jean-René Fontaine: A♦ 8♣ vs K♣ Q♣ e board liscio. Di Giacomo, che a questo punto si è già assicurato un premio minimo di €155.000, si chiude in attesa di trovare le carte giuste per lo shove: è consapevole di avere poca fold equity sul resto degli avversari, tutti abbastanza disinvolti nei call preflop. Le carte purtroppo non arrivano. Il livello è 300K/600K ante 600K e l’italiano ha 1.200.000 chips nel suo stack, solo 2bb, quando finalmente riceve Q♣ Q♦ : Jerome L’Hostis chiama con J♦ 5♥ ma, a parte un J♠ al flop, il board non regala brutte sorprese all’italiano.
Passa metà livello, e Di Giacomo è nuovamente short. Julien Martini apre da cutoff mettendo ai resti Di Giacomo che è costretto a chiamare dallo SB. Call anche di Alberto Ah-Line dal BB. L’azione continua al flop per i due francesi: K♣ 9♠ 8♥ , check-call di Ah-Line per 900K. Il turn è un 9♦ , sul quale Martini punta 2.100.000 e questa volta ottiene il fold del connazionale. Un’azione forse discutibile, perché Martini è in bluff con J♦ 3♦ e Di Giacomo si trova in vantaggio con 8♣ 5♥ . Il 5♦ finale non fa altro che consegnare un prezioso 4-up all’italiano!
Julien Martini, per lui un braccialetto alle WSOP 2018
Il torneo dell’azzurro rimane comunque legato a un filo di speranza e alle carte per andare all-in. Un “vamos” dalle tribune accompagna un altro salvataggio, ancora su Martini: A♥ 6♥ > 5♣ 2♣ e poco dopo arriva l’eliminazione Jerome L’Hostis che assicura a Di Giacomo almeno il 4° posto.
E qui si ferma purtroppo la sua corsa. Di Giacomo mette in mezzo gli ultimi 5 milioni di gettoni, ma questa volta trova Julien Martini con una mano adeguata per chiamare. L’italiano mostra K♠ J♦ , ma il francese ha coppia di Q. Il flop J♣ 7♣ 2♥ regala a Di Giacomo qualche out in più che tuttavia non arriva né al 9♣ né al river 3♣ . Claudio Di Giacomo termina al 4° posto per €197.000. I nostri complimenti per un grande torneo.
Claudio Di Giacomo, un gran 4° posto per lui all'EPT National di Barcellona 2018
Il resto del final table diventa ben presto una storia a due. Il vantaggio in chips di Fontaine e Martini su Ah-Line è enorme, e qualche mano dopo quest’ultimo si deve arrendere (3° – €242.000). L’heads-up inizia con Jean-René Fontaine leggermente avanti rispetto a Julien Martini. Ma il gioco “estroso”, fatto di frequenti check-raise, e di difficile lettura di Fontaine sgretola mano dopo mano lo stack di Martini. Si arriva all’azione finale con Fontaine a 92,4 milioni e Martini a 38 milioni. Apre Martini a 2,5 milioni, Fontaine rilancia a 8 e l’original raiser chiama. Il flop recita A♣ Q♦ 7♥ e porta un doppio check. Turn: 9♦ . Questa volta Fontaine esce puntando 9.500.000 e trova il call dell’avversario. Un 2♣ completa il board. Fontaine decide di congelare l’azione con un check; Martini ne approfitta dichiarando l’all-in per 24 milioni, solo per cadere nella trappola dell’avversario che grida il suo “call”: Martini mostra 7♦ 6♦ , coppia di 7, ma Fontaine vince il piatto e il torneo con A♦ 3♦ .
Per Jean-René Fontaine c’è un primo premio di €547.000, al quale si aggiunge un Platinum Pass da $30.000 per il PokerStars Players NL Hold’em Championship (Bahamas, 6-10 gennaio 2019). Julien Martini, vincitore due mesi fa dell’evento WSOP #4 $1.500 Omaha Hi-Lo 8 or Better, si consola con €323.000.
In contemporanea con la conclusione dell’EPT National, altri due eventi hanno attirato l’attenzione di giocatori ed appassionati al Casinò di Barcellona.
€100.000 Super High Roller
La seconda giornata del super HR da €100K di buy-in ha visto altre 10 entry aggiungersi alle 44 del Day1, portando il totale a 54 registrazioni, per un monster prizepool di €5.239.080 che premierà i final seven.
L’aspettativa dell’organizzazione era proprio quella di avere per oggi il tavolo a sette, ma le ultime fasi della giornata hanno registrato una sorta di stallo tra i giocatori. Si riparte quindi da 9, con l’austriaco Matthias Eibinger (3.040.000 chips) davanti allo specialista di high roller Mikita Badziakouski (2.570.000). Presenti anche i pro americani Cary Katz (1.425.000) e Byron Kaverman (610.000).
Matthias Eibinger
Niente gloria (e niente payout) per il Pro canadese di PokerStars Daniel Negreanu, out in 12a posizione. “kidPoker” è stato eliminato dal connazionale Timothy Adams. Negreanu, con uno stack ridotto a 10bb, mette tutto con 9♦ 6♥ , ma si schianta contro K♥ K♦ dell’avversario e un board senza scossoni.
Il Super HR riparte oggi: si gioca per una prima moneta di €1.650.000, e questa è la “griglia” di partenza:
€2.200 EPT National High Roller
Chiudiamo con le notizie, anche se parziali, che arrivano da un altro HR, il 2.200 euro di buy-in. Si sono conclusi i primi due flight (Day1a/Day1b) che hanno registrato 1.053 entry in tutto.
La selezione è stata durissima, lasciando solo 228 players in gara per il Day2. La buona notizia per gli appassionati italiani, è che tra questi ci sono almeno 5 alfieri del nostro Paese nelle posizioni alte del chipcount: Leonardo Patacconi è risultato il migliore, dopo aver imbustato 503.000 chips, seguito Luigi Serricchio a quota 482.000 e Enrico Camosci (450.000). Un po’ più sotto, ma sopra average (200K ca.), troviamo Tommaso Briotti (360.000) e Carlo Savinelli (221.000).
Il chipleader assoluto, al termine del Day1, è l’olandese Farukh Tach con 770.000 chips nel suo stack.
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