Saturday, 26th April 2025 23:59
Home / EPT Story: Kevin MacPhee non fa prigionieri, suo il Main Event di Berlino 2010

La stagione numero 7 dell’European Poker Tour organizzato da PokerStars, fu una delle più spettacolari e importanti sotto il punto di vista dei numeri, della capacità organizzativa che a quel tempo era decisamente al top e delle città toccate e lo fu anche nella tappa di Berlino, che non sono in pochi a ricordare come quella che vide giocarsi un final table non esattamente pregno di giocatori di grandissimo richiamo, come invece lo era chi vinse quel Main Event, lo statunitense Kevin MacPhee.

Abbiamo più volte messo in evidenza come gli anni d’oro del poker moderno, soprattutto se ci riferiamo a quello live, sono stati quelli che abbiamo trascorso dal 2009, fino al 2014, anno in cui è cominciata una sorta di flessione da logoramento, che si è peraltro magicamente interrotta dopo il periodo non esattamente quantificabile in termini di tempo e perdite economiche, relativo al COVID dal 2019, fino a un paio di anni dopo.

Numeri clamorosi, quasi 1.000 iscritti, vinse Kevin MacPhee

Dopo la vittoria di Anton Wigg in terra scandinava all’European poker Tour Main Event di Copenaghen giocatosi dal 16 al 21 febbraio di quell’anno in heads up contro il nostro Francesco De Vivo, fu il momento di fare le valigie e, con pochissimo riposo, un paio di settimane dopo, giocatori e personale di sala, si ritrovarono in Germania, nella capitale Berlino, dove non vollero mancare all’appuntamento fissato dal 2 al 7 marzo, qualcosa come 945 entries.

Presentato il 2010 come un anno straordinario per il nostro poker, un numero così elevato di giocatori iscritti non si era ancora visto per quanto riguarda quella stagione e il primo premio da un milione di Euro stabilito per il vincitore, fu superato in quella season solo dalle ultime due tappe, quella di Sanremo vinta da Liv Boeree e quella di Monte Carlo, dove a trionfare fu Nicholas Chouity, i quali portarono a casa rispettivamente 1,25 e 1,7 milioni di Euro.

Alla tappa berlinese si presentarono dunque alle casse dello Spielbank Berlin Casino della città tedesca quasi 1.000 players, i quali generarono così un prize pool pari a €4.725.000.

Alla fine della late registration e dunque durante i primi livelli del Day 2, tale quantum fu suddiviso in ben 144 giocatori a premio, tra cui colui il quale saltò immediatamente dopo lo scoppio della bolla al 144° posto, il padrone di casa Andreas Mehrer.

Chi andò a premio all’EPT di Berlino 2010

All’EPT di Berlino 2010, non furono pochi i notables che riuscirono ad andare via dalla sala dello Spielbank con un profitto, seppur di poche migliaia di Euro.

Ricordiamo che all’epoca si giocava attraverso l’investimento di €5.300, per cui i primissimi eliminati dopo l’approdo “In The Money”, ne avrebbero messi in tasca €7.000.

Già nella parte bassa del payout scorgiamo nomi piuttosto altisonanti, visto che parliamo del tedesco di origini italianissime Giuseppe Pantaleo, il suo connazionale Tobias Reinkemeier e infine George Danzer, che all’epoca faceva davvero fuoco e fiamme in tutti i tavoli in cui si sedeva, raccogliendo vittorie per qualcosa come 2,75 milioni di dollari, come riportato da Hendonmob.

George Danzer

All’improvviso Danzer sparì dai radar a metà del secondo decennio, per poi riapparire con uno sparuto ITM nel 2022 alle WSOP di Las Vegas per $3.518 all’evento 2-7 Lowball Draw.

Chouity evidentemente stava cominciando a preparare l’exploit monegasco e chiuse 124° per €8.000 ed entrando nella top 100, salutammo Dag Palovic, 72° per €14.000, Salman Behbehani, 58° per €15.000 e Theo Jorgensen 20° per €23.500.

Ai piede del tavolo finale si fermarono invece Ilya Gorodetsky, 16° per €25.000 e Paul Thomas, anch’egli tedesco, 12° per €40.000.

Amendola uomo bolla del final table ufficiale

Fu italiano il giocatore che chiuse la giornata di vigilia del final table, per un nono posto che gli fruttò un totale di €50.000, bolla piena dell’atto conclusivo, .

Quella non sfruttata dal giocatore italo-siciliano Alfonso Amendola, fu l’unica occasione di vedere all’opera un nostro connazionale al tavolo finale tedesco, visto che gli altri azzurri si arresero tutti prima di Amendola.

Un altro italiano chiuse molto vicino al FT, Luca Cainelli, anche lui completamente sparito dai radar dopo il 2012 e mai più trovato tra i premiati di un torneo di poker. Per lui a Berlino un 11° posto da €40.000.

Scorrendo verso la parte bassa del payout, gli azzurri a premio, tutti per somme non indimenticabili, rispondono al nome di Luca Falaschi, 33°, il compianto Gianni Giaroni, 61°, Carmelo Vasta, 71°, Maurizio Sepede, 83°, Armando Graziano 111° e infine Max Pescatori, 132°.

Max Pescatori

Vince Kevin MacPhee

Questo il payout dell’EPT Main Event di Berlino 2010:

PosizioneProvenienzaGiocatorePremio
1stUnited StatesKevin MacPhee€1,000,000
2ndFinlandIlari Tahkokallio€600,000
3rdFranceMarc Inizan€350,000
4thPolandArtur Wasek€280,000
5thEnglandKetul Nathwani€210,000
6thSwitzerlandMarcel Koller€165,000
7thGermanyMarko Neumann€120,000
8thGermanyNico Behling€72,000
9thItalyAlfonso Amendola€50,000

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