Saturday, 7th September 2024 15:15
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No-Limit Texas Hold’em: il gioco che puoi imparare in un minuto, ma ha bisogno di una vita per essere perfezionato”.

Questa citazione di Mike Sexton spiega perfettamente quanto il gioco possa essere complicato, nonostante le regole del poker siano semplici.

Quanto semplici? Andiamo a scoprirlo subito in questo articolo dove vediamo come funzionano le regole del poker, come si gioca e come si vince.

L’obiettivo del gioco

Partiamo dalle basi: il poker è un gioco di carte dove l’obiettivo è quello di vincere più mani (smazzate) possibili nel corso della partita. Anzi, strategicamente è “Vincere il più possibile nelle mani vincenti e perdere il meno possibile in quelle perdenti”.

Per vincere una mano ci sono due modi che dopo approfondiremo: possiamo avere un punto migliore di quello dell’avversario, oppure convincerlo ad abbandonare la mano puntando.

L’obiettivo più ampio è quello però di uscire vincitori dalla partita, cosa che necessiterà di un numero elevato di mani, e ci sono diversi tipi di partite di poker. Principalmente possiamo dividerle in due categorie.

Il poker a torneo è un genere di poker dove ad ogni giocatore viene assegnato lo stesso quantitativo di chips (“fiches”, dei gettoni con un valore nominale che possiamo associare al nostro punteggio e alla nostra risorsa). I giocatori potranno scommettere queste chips, con l’obiettivo di vincerne di più.

Coloro che perderanno tutte le loro chips verranno eliminati dal torneo, e l’obiettivo è quello di avanzare il più possibile senza essere eliminati. I migliori giocatori poi divideranno il montepremi in proporzione alla loro posizione d’arrivo, quindi il primo posto è ovviamente quello più ambito e prezioso.

Il poker cash game invece è più semplice e diretto: i gettoni in nostro possesso avranno un valore monetario, e possiamo scommetterli con l’obiettivo di vincerne altri, finché non decideremo di uscire volontariamente dalla partita. A quel punto le nostre chips residue verranno convertite in denaro. In questi giochi, se perdi tutte o parte delle chips, puoi acquistarne delle altre, a differenza dei tornei.

Per riassumere, il torneo è una sfida a chi riesce ad andare più avanti, mentre il cash game è un gioco dove si scommettono direttamente soldi e può essere interrotto in qualunque momento.

Come puntare e rilanciare a poker

Ad ogni mano di poker la sfida sarà valutare la forza della propria mano a seconda della situazione, per poi decidere se varrà la pena rischiare altre chips, o se il rischio di perdere fosse troppo grande.

Ma come si rischiano queste chips? Nei film avremo spesso sentito le parole “puntare”, “rilanciare” e simili. Andiamo a vedere di preciso quali sono le mosse possibili in una mano di poker, ma prima spieghiamo cosa sono i blinds.

I bui (blinds)

All’inizio di ogni mano è sempre presente una puntata obbligatoria da parte di uno o più giocatori. Le più comuni nel poker sono Small Blind e Big Blind.

Queste hanno un valore specifico, che nel cash game solitamente resta fisso durante tutta la partita, mentre nei tornei sale periodicamente.

Lo Small Blind è una puntata obbligatoria che viene pagata dal giocatore alla sinistra del Dealer Button (un segnalino che rappresenta chi sarebbe il mazziere nella mano. Ad ogni mano viene passato al giocatore a sinistra del precedente dealer). Small Blind vale metà del Big Blind, che corrisponde alla puntata minima.

Il Big Blind è pari alla puntata minima, e viene pagato dal giocatore alla destra dello Small Blind.

Le mosse nel poker

Puntare (bet): questa mossa è possibile solo quando nessuno ha già puntato nel giro di puntate in corso. Permette di scommettere una somma compresa tra il valore del big blind e (di solito) tutte le nostre chips. Non di più, assolutamente!

Rilanciare (raise): il raise è molto simile alla bet. Anche qui stiamo attivamente scommettendo qualcosa, obbligando gli avversari a decidere se accettare la nostra scommessa o uscire dalla mano. La differenza è che il raise avviene quando c’è già stata una puntata attiva nello stesso giro di puntate. A questo riguardo, il big blind vale come puntata, e il rilancio minimo ha dei limiti diversi, sui quali non ci dilungheremo.

Check: il check significa passare la parola al giocatore successivo, ma senza uscire dalla mano. È un po’ come dire “vediamo cosa vuoi fare tu, poi ci penso”. Si può fare solo se nessuno ha già puntato, e nel caso tutti i giocatori facciano check si passa al round di puntate seguente.

Chiamare (call): questa mossa è l’azione di accettare la puntata o il rilancio avversario, mettendo nel piatto una somma uguale a quella da lui scommessa. Si può procedere al giro di puntate successivo solo quando tutti i giocatori ancora attivi hanno pagato la stessa cifra (o se checkano tutti).

Passare (fold): passando decidiamo di rinunciare alla mano, restituendola al mazziere (dealer). Non potremo più competere per questo piatto, e ciò che abbiamo investito è perso. È la mossa più vantaggiosa quando non abbiamo grandi probabilità di vittoria. Se tutti passano e resta solo un giocatore nella mano, questo vince il piatto senza dover mostrare le sue carte.

I punti nel poker

Nel poker esiste una gerarchia di punti ben definita, e tendenzialmente più è alto il punto più abbiamo possibilità di vincere. Ciò detto, dobbiamo sempre considerare le informazioni in nostro possesso per capire se effettivamente abbiamo una mano abbastanza buona o meno.

Per esempio, una doppia coppia è un buon punto, ma non così tanto se il board è composto da KQJ105. Sarebbe molto rischioso trovare un avversario con colore o con scala!

Se non hai capito l’esempio precedente, non ti preoccupare: stiamo per spiegare meglio come funzionano i punti nel poker.

Ogni giocatore riceve due carte all’inizio della mano, e poi nel corso della stessa possono essere distribuite fino a cinque carte comuni con le quali possiamo formare il miglior punto. Da notare che queste possono essere usate anche dagli avversari, e rappresentano un’importante informazione sulla forza degli altri giocatori.

Un punto a poker è sempre e comunque formato da cinque carte. Nello specifico, è la miglior combinazione di cinque carte tra le due che abbiamo in mano e le cinque sul board. Non siamo obbligati a usare le nostre carte in mano, possiamo anche utilizzarne una sola o, in alcuni casi, nessuna!

Se un punto (come coppia, tris…) è formato da meno di cinque carte, viene automaticamente completato dalle carte libere di valore più alto, utili a decidere chi vince la mano in situazione di parità.

Ecco il valore dei punti in ordine dal più forte al più debole:

  • Scala reale
  • Scala colore
  • Poker
  • Full
  • Colore
  • Scala
  • Tris
  • Doppia coppia
  • Coppia
  • Carta alta

Puoi approfondire i dettagli nell’articolo dedicato ai punteggi nel poker.

I round di puntata

Preflop

Il primo giro di puntate avviene quando tutti i giocatori hanno ricevuto le proprie hole cards, cioè le carte della propria mano.

Partendo dalla forza di queste, e stimando il vantaggio che potremo avere quando scenderanno le carte comuni, possiamo decidere di chiamare (la puntata iniziale è il Big Blind, ricordiamo), rilanciare o passare.

Il primo giocatore a parlare in questa fase è il player alla sinistra del Big Blind, e poi il turno si svolgerà in senso orario. Se lo Small Blind o il Big Blind sceglieranno per il fold, perderanno le loro puntate obbligatorie.

Se tutti i giocatori passano, il Big Blind vincerà la mano. Se c’è uno o più call, ma nessun raise, il Big Blind avrà la possibilità di checkare per andare al secondo round di puntate. Se invece c’è un rilancio, tutti i giocatori che intendono proseguire nella mano dovranno fare un call.

Flop

In questa fase vengono girate le prime tre common cards, e l’azione parte dallo Small Blind, svolgendosi di nuovo in senso orario.

Ogni giocatore ha la possibilità di fare check, bet o fold (sconsigliato, visto che checkare è gratis!). Se qualcuno fa una bet, i giocatori successivi dovranno scegliere se fare call, fold, o raise. Anche qui si passa al giro di puntate successivo quando tutti i giocatori rimasti hanno messo nel piatto la stessa cifra.

In questa fase comincia a delinearsi il punto che possiamo avere, e quelli che possono avere i nostri avversari. Per esempio, se abbiamo AK e il flop recita J104, sappiamo che potremmo chiudere una scala o un colore.

Turn

Il turn è il giro di puntate in corrispondenza della quarta carta comune, e si svolge esattamente come il flop.

In questa fase otteniamo ancora più informazioni e possibilità sul nostro punto definitivo.

River

Ultimo giro di puntate quando cade la quinta carta comune. Ora il nostro punto è delineato, così come le possibilità delle mani avversarie.

Di nuovo l’azione parte dallo Small Blind o dal primo giocatore attivo in senso orario, e se tutti i giocatori attivi fanno check, oppure coprono la stessa somma tra puntate, rilanci e call, si va allo showdown, ovvero il momento in cui si mostrano le proprie carte, si confrontano i punti, e si attribuisce il piatto al giocatore con il punto più alto.

Solo al river è possibile quindi vincere un piatto con lo showdown, mentre in qualunque round si potrà puntare per portare al fold gli avversari e vincere.

Il bluff è esattamente questo: puntare per far passare tutti e vincere il piatto, quando non abbiamo una mano forte.

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