Continua il nostro percorso attraverso la storia del poker italiano e sul primo tour targato PokerStars, l’Italian Poker Tour, che nel 2009, diede i natali al Regional nazionale nostrano.
Sono i tempi in cui il “nuovo poker” mette in evidenza una sorta di boom nel quale si mischiano passione, voglia di comunicare, esperienze ai tavolo live e online.
Nella scorsa puntata del nostro excursus, vi abbiamo raccontato della prima tappa della prima stagione, quella svoltasi al Casinò Municipale di Sanremo, dove, a partire dal 5 giugno, fu Stefano Puccilli a mettere con le spalle un field complessivo di 254 giocatori.
In questo pezzo facciamo un salto dall’Ovest all’Est del Nord Italia, per trasferirci a Venezia, in un altro Casino storico del nostro territorio, per darvi conto della seconda tappa.
Com’è dolce Venezia per Matthew Perrins
Dopo il clamoroso successo nella Città dei Fiori, dunque, l’allegra carovana del poker nazionale ed europeo si sposta in laguna, dove il buy in del torneo fu abbassato di pochi spicci, passando da €2.220 e €2.200.
Anche in quell’occasione il risultato fu da ricordare, anzi, anche in virtù dei satelliti che si giocarono sulla room della picca rossa, si arrivò a mettere a referto un numero di iscrizioni che arrivarono fino a quota 439 giocatori.
Tale numero di entries permise al prize pool di arrivare fino a un totale di €851.660, che al termine della late registration fu suddiviso in 61 quote, dalla più bassa di €3.200, fino a quella più agognata del primo premio, €200.000.
Ricordiamo che, a differenza del poker che si gioca ai giorni nostri, il Main Event dell’Italian Poker Tour si giocava con la formula Freezeout, per cui senza alcuna ulteriore iscrizione rispetto alla prima e unica.

Luigi “Gigetto” Pignataro
A premio in 61
Anche in questa occasione, incastonati tra i 61 players in the money, figurò un buon numero di giocatori conosciuti, ovviamente per la maggior parte provenienti dall’Italia, tra i quali è giusto ricordare Riccardo Lacchinelli, Sergio Castelluccio, Bruno Stefanelli e Marco Figuccia, quattro dei nomi che all’epoca imperversavano nei Casino di tutta Europa.
Tra i giocatori stranieri piazzarono la loro bandierina galleggiante nella laguna veneta, un giovanissimo Dominik Nitsche, il ceco Martin Hruby, il connazionale di quest’ultimo Petr Jelinek e la statunitense Vanessa Rousso, all’epoca patchata PokerStars, che chiuse la sua deep run al 14° posto per un premio di €8.000.
Al Final Day, cominciato con 19 players ancora in gioco, si arrivò con una certa lentezza al tavolo finale, con un’atmosfera elettrica vissuta anche alla luce di una presenza di una marea di italiani tra i 13 left, con la truppa straniera assottigliata proprio per via dell’eliminazione di Vanessa Rousso.
Degli ultimi 13 giocatori rimasti in piedi, ben 10 erano nostri connazionali, il problema, se tale si può chiamare, è che i tre giocatori arrivati da fuori Italia, alla fine della fiera risulteranno anche i tre rispettivi occupanti dei gradini del podio.
Il tavolo finale
Alla composizione del final table si giunse dunque nel tardo pomeriggio, quando Gigetto Pignataro mise le basi per presentarsi da netto chipleader:
Posto | Giocatore | Chip |
---|---|---|
1 | Marco Petrocchi | 605000 |
2 | Jodan Sodestrom | 740000 |
3 | Matthew Perrins | 783000 |
4 | Gianluca Bovini | 1645000 |
5 | Sandro Mescola | 1000000 |
6 | Luigi Pignataro | 1925000 |
7 | Paolo Giovanetti | 295000 |
8 | Massimiliano Forti | 790000 |
9 | Jesper Witved | 915000 |
Proprio il giocatore romano viene lasciato da solo a combattere, pokeristicamente e sportivamente parlando, poiché tutti i suoi connazionali, cadono uno dopo l’altro.
Poco prima dei tre left cade anche il capitolino, che le mette tutte con Q♠ 4♠ , chiamato, dominato e infine eliminato da Witved che lo uccella con A♥ Q♦ .
Dopo il podio completamente straniero, dunque, il primo ad arrendersi è proprio Witved, che lascia in heads up Perrins, foto in homepage, in netto vantaggio 6,75 milioni contro 1,99 milioni del suo rivale Sodestrom.
Finisce tutto con una sola mano, nella quale i due le mettono dentro per questo showdown:
- Mat Perrins K♠ 10♠
- Jodan Sodestrom 4♦ 4♣
Tra le carte comuni cascano ben due Kappa che chiudono il torneo a favore del giocatore inglese per questo payout:
Posizione | Provenienza | Giocatore | Premio |
---|---|---|---|
1st | England | Matt Perrins | €200,000 |
2nd | Sweden | Johan Soderstrom | €120,000 |
3rd | Denmark | Jesper Witved | €80,000 |
4th | Italy | Luigi Pignataro | €60,000 |
5th | Italy | Gianluca Bovini | €45,000 |
6th | Italy | Marco Petrocchi | €30,000 |
7th | Italy | Sandro Mescola | €20,000 |
8th | Italy | Massimiliano Forti | €15,060 |
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