Il periodo d’oro di Salvatore Bonavena non accennava a chiudersi e il giocatore calabrese aveva messo le mani sulla vittoria al primo appuntamento dell‘Italian Poker Tour by PokerStars del 2010, andando a mettere in tasca il successo all’IPT Venezia 2 per un primo premio pari a €155.000.
Dopo la tappa lagunare il reparto organizzativo dell’IPT, faceva armi e bagagli e si trasferiva dall’altra parte dell’Italia del nord, piazzando le tende al Casinò Municipale di Sanremo per accogliere i giocatori in quella che sarebbe stata la seconda tappa del 2010.
Ultimi colpi di un inverno piuttosto freddo quell’anno, con il poker in Italia che cominciava a vivere il massimo splendore e i tornei nel nostro stivale che facevano registrare numeri impressionanti.
Ma andiamo a vedere come andò.
IPT Sanremo / 5 è la seconda tappa dell’anno
Siamo a fine febbraio, gli ultimi rigori invernali fanno capolino sulla città del Festival della musica italiana e buona parte dei giocatori di poker live dello stivale stanno giungendo alla spicciolata in quello che è il centro di gravità semi permanente del poker nel nostro Paese, Sanremo.
La tappa veneziana è ormai un ricordo e la vittoria di Alessio Isaia anche, ma non c’è un attimo da perdere e si torna in riviera dove il Casino Municipale di Sanremo è stato già infarcito di tavoli, accoglienza per i giocatori, dealer e direttori di torneo.
Nel momento in cui scriviamo l’ungherese Valdemar Kwaysser è di nuovo sparito dai radar del poker, cosa che aveva già fatto in precedenza dopo la sua vittoria a Sanremo e, a più riprese, successivamente.
A oggi il giocatore magiaro ha messo in tasca un totale di 1,62 milioni di dollari durante la sua carriera live, per un max cash da $617.214 contestuale alla sua vittoria prestigiosa del braccialetto in quel di Las Vegas nel suo anno migliore della carriera, proprio il 2010.
Eh sì, perché quello conquistato qualche mese dopo la vittoria dell’IPT di Sanremo, rappresenta il punto più elevato della carriera dell’ungherese, che arrivò dunque a mettere le mani su vincite per 900.000 dollari circa in pochissimi mesi.
Tutta una serie di alti e bassi per Kwaysser, che è ora dal 2022 che conquista nessun premio nei tornei sparsi per il mondo. L’ultima bandierina è stata piantata alle World Series Of Poker di Las Vegas nel luglio del 2022, 171° al PLO 8-Handed per $2.400.
Chi si distinse
A quell’edizione sanremese dell’Italian Poker Tour parteciparono 488 giocatori, che investirono una quota pari a €2.200, chi passando dai satelliti presenti sulla lobby di PokerStars e chi pagando il suo ingresso direttamente alle casse del Casino.
Kwaysser si fece beffa di un tavolo finale monopolizzato da giocatori italiani, lo vedremo poi, ma il field fu variegato e difficilissimo da battere.
A premio andarono in 72, con gli ultimi 11 eliminati tutti arrivati dal nostro Paese, con Dan Murariu, avversario di Luca Pagano nell’anno in cui vinse, proprio a Sanremo nel 2011, Claudio Swissy Rinaldi, 31esimo per €5.200 e un altro giocatore rumeno, Domnitanu Bogdan, arresosi 13° a pochi passi dal final table per €8.000.
I nostri connazionali
Furono pochissime le bandierine di giocatori stranieri che chiusero a premio in quella edizione e gli italiani misero a ferro e fuoco il torneo, ma la vittoria sfuggì ai nostri connazionali per la capacità di Kwaysser di dominare il final table da par suo.
Tra i primi dei 72 eliminati subito dopo lo scoppio della bolla, vi diamo conto di Mustapha Kanit, 67° per un premio di €3.100 e Alfonso Amendola, 69° per la stessa cifra; Simone Ferretti e Andrea Dato, 46° e 45° per €4.000, Giorgia Tabet, 35^ per €4.500, Gabriele Lepore 26° per €5.200, e Gregory Genovese che si arrese al decimo posto per €13.410.
Al tavolo finale giunsero giocatori del calibro di Andrea Benelli, ancora una volta a premio in un torneo di questo tipo, Antonio Scalzi e Michele Di Lauro, Massimo Valentini, terzo ed Enrico Castaldi che perse il testa a testa conclusivo contro il vincitore.
Tra i magnifici nove anche Matt Perrins, vincitore a Venezia un anno prima e l’americano Brent Wheeler.
Heads up e payout
Al testa a testa finale parteciparono dunque Valdemar Kwaysser e Enrico Castaldi, per un heads up molto tecnico che si giocò sull’asse Napoli-Budapest, con il magiaro che partiva in vantaggio circa 2-1 nei confronti dell’italiano, 6,73 milioni contro 3,02 milioni in chips.
La mano finale vide Kwaysser aprire a 17.000 da Small Blind, chiamato da Castaldi sul grande buio, prima che sul flop cadessero J♣ 5♠ J♦ sul quale l’italiano donka a 200.000, chiamato dall’avversario.
Al turn un [8f] origina un doppio check molto conservativo da parte di entrambi, prima che un [Af] scenda sul river e scateni un macello. Castaldi esce a 375.000, il magiaro le mette tutte coprendo l’italiano che snappa con il suo K♦ J♠ , che nulla può contro il 5♣ 6♣ di Kwaysser che nel frattempo aveva chiuso dolore a fiori.
Questo il payout del torneo per quanto riguarda le prime posizioni:
Posizione | Provenienza | Giocatore | Premio |
---|---|---|---|
1st | Hungary | Valdemar Kwaysser | €227,000 |
2nd | Italy | Enrico Castaldi | €142,000 |
3rd | Italy | Massimo Valentini | €85,000 |
4th | United States | Brent Wheeler | €57,000 |
5th | Italy | Michele Di Lauro | €45,000 |
6th | Italy | Antonio Scalzi | €33,000 |
7th | England | Matt Perrins | €24,000 |
8th | Italy | Andrea Benelli | €17,500 |
9th | Italy | Saverio Miceli | €13,410 |
10th | Italy | Gregory Genovese | €13,410 |
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