Nota a margine della Teoria Fondamentale del Poker

Dopo aver spiegato la teoria fondamentale del poker, con questo post, vorrei solo far notare quanto sia importante conoscere le tendenze del proprio avversario.

Mano 1

Stavo affrontando una discussione con un altro utente su questa mano – sul quale aveva assolutamente ragione.

UTG+2 (€21.37)
MP1 (€51.51)
MP2 (€66.24)
MP3 (€49.35)
CO (€35)
Hero (€51.40)
SB (€55.70)
BB (€25.22)
UTG (€42.75)
UTG+1 (€48.65)

Preflop[ Hero è BTN con A♣ Q♣
6 fold, CO call €0.50, Hero raise a €2.50, 1 fold, BB call, CO fold
Flop (€5.75)[ 6♦ 9♠ 9♦ (2 giocatori)
BB check, Hero bet €5, BB call
Turn (€15.75)[ Q♦ (2 giocatori)

La discussione si basa su cosa sarebbe giusto fare se il nostro avversario avesse in mano 10♦ . Secondo la teoria fondamentale del poker, commettiamo un errore ogni volta che giochiamo diversamente da come giocheremmo se potessimo vedere le carte del nostro avversario. Se potessimo vedere le sue carte, e l’avversario avesse 10♦ , cosa sarebbe giusto fare? Dovremmo puntare, giusto? Lo pensavo anche io, ma continuiamo a ragionare.

Assumiamo che il nostro avversario sia disposto a chiamare una bet pari a 2/3 pot al turn O al river, ma non entrambe.
Se al river non scende un quadri, sia che chechiamo, sia che bettiamo al turn, vinceremo il piatto + una bet pari a 2/3 del piatto.
Se al river scende un quadri, checkando al turn, perderemo quello che c’è nel piatto e nient’altro. Ma, se puntiamo al turn, perderemo quello che c’è nel piatto + una bet pari a 2/3 del piatto.

Possiamo dedurne che, conoscendo la mano dell’avversario, la mossa migliore al turn sarebbe il check.

Mano 2

Quello che voglio dire con questa mano è semplicemente che la Teoria Fondamentale del Poker e conoscere i range dei nostri avversari è sicuramente utile, ma la read più importante di cui abbiamo bisogno è quella di sapere come il nostro avversario giocherà le sue carte.