Friday, 29th March 2024 01:50
Home / Alessandro "Lausio" Luciani: "Nei tornei KO mi diverto di più"

Il campione in carica del Sunday Special è un professionista a tutti gli effetti: Alessandro “Lausio” Luciani gioca a poker da ormai 9 anni e la scorsa settimana ha incassato €22.526 nell’edizione Progressive Knockout del torneo domenicale più grande d’Italia lasciandosi alle spalle 704 avversari.

Per il 27enne ravennate, che al momento vive a Milano Marittima, questo grandissimo risultato è solo la ciliegina sulla torta di un percorso vincente. “Lausio” è già balzato agli onori della cronaca nel 2013, quando ha raggiunto il podio del Main Event Micro Festival classificandosi 3° su 5.670 partecipanti per €13.335 dopo aver chiuso un deal. Due anni più tardi ha guadagnato €10.415 e una trasferta al Santiago Bernabeu con la CR7 Experience, emergendo su un field da 2.158 partecipanti. Alessandro è riuscito a conquistare anche il torneo più duro della domenica, il Sunday High Roller, vittoria che gli è valsa €7.438. Ora si guadagna da vivere giocando a poker online ma la sua storia con è nata per caso.

lausio.jpgAlessandro “Lausio” Luciani

Come hai iniziato a giocare a poker?
La mia storia è un po’ particolare. Avevo circa 19 anni quando ho perso mia mamma per una brutta malattia, così ho iniziato a giocare per distarmi un po’, prima con gli amici, senza soldi, poi sono passato ai buy-in di €5, poi quelli da €10, fino a partecipare ai tornei da €20 nei circoli. Un giorno ho caricato €50 su PokerStars e da lì ho cominciato la mia carriera. Il poker era qualcosa che mi teneva occupata la mente, mi distraeva, non mi faceva pensare a ciò che era successo, poi un po’ la fortuna, un po’ la bravura, ho iniziato anche a vincere.

Quando hai capito che il poker poteva essere qualcosa di più?

Dopo un paio d’anni che giocavo mi sono reso conto che riuscivo a mantenermi da solo e a mettere da parte qualche soldo. Non chiedevo aiuto a mio padre, riuscivo ad autogestirmi. Non buttavo i soldi, non era un vizio per me, quindi mi sono detto “Perché non provarci?” ed è andata bene.

Hai studiato per diventare un giocatore vincente?

Ho iniziato facendo pratica, un po’ da solo e un po’ con gli amici. Dopo poco tempo ho preso qualche ora di coaching con una persona che mi ha aiutato, e mi è servito parecchio. Successivamente mi sono confrontato con i regular, ovviamente sempre con qualcuno che ritenevo più bravo di me, alcuni erano amici, altri li seguivo, e quando potevo chiedevo loro consigli.

Ci sono dei giocatori che ti hanno aiutato particolarmente in questo percorso?

Ci sono diversi giocatori che apprezzo e magari seguo più di altri. Chi mi ha dato un grande aiuto è stato Alessandro Giordano, grazie a lui ho anche perfezionato la mia strategia. Io sono cresciuto con Ivan Gabrieli, un grinder che vive nelle mie zone, ultimamente ci siamo persi di vista ma l’ho seguito spesso e ancora oggi, quando posso, cerco sempre di seguirlo. Ho un gruppo di amici con cui mi confronto spesso, fra loro ci sono Andrea Shehadeh, Gian Mario Gheza, Alessandro Surini, Alesandro Predaroli, Fausto Tantillo, Demetrio, Gabriele Guerrini e Alan Ricci, che è delle mie parti, uno dei miei migliori amici. Ce ne sono anche tanti altri che ora sicuramente mi sfuggono.

Cosa fai nella vita, oltre al poker?

Quando ho perso mia madre sono entrato in società in un’attività con mio padre, gestiamo un call center. Non riesco ad andarci spesso ma ogni tanto do una mano, soprattutto d’inverno. Nel tempo libero pratico sport, soprattutto pugilato, calcio, la mia più grande passione.

Quando giochi a poker?

Lunedì, giovedì e domenica sera, perché ci sono i tornei più carini. Ho abbandonato il cash game, fino allo scorso anno giocavo Heads Up dal €2/€4 al €5/€10, ho lasciato perché non avevo più action e magari mi capitava chi sattava, chi rubava 5 stack e per recuperarli ci voleva un mese e mezzo… insomma penso sia diventato -EV, quindi ora gioco i tornei.

Quali sono i tuoi tornei preferiti?

Night On Stars con le taglie, e il Progressive Knockout. Mi piace la formula KO perché è più adrenalinica, si gioca in maniera più aggressiva, vedi più showdown, ti diverti di più.

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Adesso hai vinto l’evento più importante della domenica, guardacaso proprio nella tua formula preferita. Cosa hai provato dopo che è stato girato l’ultimo river del torneo?

Ero abbastanza incredulo perché ho vissuto un periodo non molto simpatico su PokerStars.it. Verso 15-20 left ero abbastanza confident di poterlo vincere, poi ho perso uno showdown dove avevo AQ contro AJ, e c’è stato anche un cooler in guerra di bui, dove ho perso con AT contro AK. A quel punto non ero più così confident, ma arrivato in heads up sono partito con uno svantaggio di 1:3 per lui. Il coinflip decisivo, coppia di cinque contro KT, ero abbastanza sicuro di vincerlo e così è stato. Ero contentissimo, ci tenevo davvero tanto a vincerlo, era l’unico torneo che mi mancava.

Cosa ha significato, per te, vincere il Sunday Special?

Autostima e voglia di continuare a impegnarmi, magari nella liquidità condivisa troverò anche nuovi stimoli, intanto mi aggiorno per farmi trovare pronto.

Avevi già ottenuto risultati importanti, a parte questo Sunday Special qual è stato quello che ti ha regalato l’emozione più grande?

Forse la CR7 Experience perché era una cosa nuova, particolare, e ci tenevo tanto poiché sono un amante del Real e di Ronaldo. Forse è stato ancora più bello di vincere il Sunday Special. Quando siamo andati a Madrid, PokerStars aveva organizzato tutto veramente bene. Abbiamo visto la partita al Bernabeu, poi siamo andati in discoteca. Tutto molto bello.

Non giochi solo online, sei arrivato anche 9° a un IPT

Purtroppo! Ogni tanto gioco ancora dal vivo, ho partecipato al PokerStars Championship di Barcellona, ho giocando dal €1.100 uscendo in un pot enorme con KK contro QQ, ha preso la donna. Ho giocato anche due side da €550, in uno sono arrivato 20°, c’erano €60.000 per il vincitore. Ho partecipato anche al Main Event ma sono uscito a mezzora dalla fine del Day 1 in uno spot un po’ particolare dove non avevo via scampo.

Qual è il tuo sogno nel cassetto?

Mi piacerebbe aprire un’attività di ristorazione.

Giocherai il Sunday Million?

Per forza!

Vorresti aggiungere qualcosa?

Un ringraziamento speciale ad Alessandro Giordano e Giada Fang che in un momento non molto felice mi hanno dato un grande aiuto.

Gianvito Rubino per PokerStars.it

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