Saturday, 2nd December 2023 04:48
Home / Bankroll nel poker: cosa è, e quanto dovrei mettere da parte

Tra i comandamenti irrinunciabili per giocare a poker ed essere vincenti, uno si erge su tutti. Stiamo parlando del bankroll, le cui regole se seguite severamente prevengono con altissimo successo il rischio di andare in bancarotta.

Ma che cos’è il bankroll e come fa ad avere tutto questo potere? Andiamo ad approfondire dalla A alla Z!

Bankroll: definizione e spiegazione

Il bankroll è semplicemente il capitale destinato al poker, il portafoglio a cui attingiamo quando dobbiamo pagare un buy-in, e in cui depositiamo le nostre vincite.

La prima regola è sempre non giocare per cifre che non sei disposto a perdere, e altrettanto importante è non mettere a rischio il tuo patrimonio personale.

Il bankroll rende automatiche entrambe le cose: possiamo depositare una cifra iniziale destinata al poker, e con una corretta gestione del bankroll (concetto che approfondiremo in questo articolo) possiamo crescere senza rischiare ulteriori soldi, e giocare poi a cifre più alte “senza sentirle”.

Benefici

Un bankroll gestito con disciplina permette di contenere al minimo le spese personali, potenzialmente partendo da un unico investimento per crescere sia in termini di denaro che di livelli giocati.

Si può giocare molto a lungo in modo da abbattere la varianza (vedere i risultati del famoso “lungo termine”), ed essere di conseguenza più consapevoli del proprio livello reale di gioco e capire quando può essere il momento di esplorare livelli più alti.

Ultimo ma non ultimo, favorisce nell’astrazione dal valore psicologico del denaro, che può essere un ostacolo quando si gioca a poker. Se nutriamo un attaccamento emotivo per le cifre che stiamo giocando, rischiamo di snaturare il gioco (spesso a protezione delle possibili perdite) e di conseguenza ridurre il valore atteso, anche al punto di trasformarlo in una perdita.

Giocando in bankroll possiamo scindere nettamente i soldi destinati al gioco e quelli destinati alla vita reale, in modo che perdite e vincite non impattino in modo significativo nella vita di tutti i giorni.

Come funziona il bankroll

Il bankroll viene calcolato solitamente in “numero di buy-in” a disposizione. Per esempio, €200 saranno 40 buy-in al cash game NL5, e €1.000 saranno 100 buy-in in tornei da €10.

Tutti i soldi persi ai tavoli andranno scalati dal bankroll, e tutti i soldi vinti andranno ad aumentare il bankroll, dal quale poi potremo ritirare una parte per le nostre finanze personali (se e quando necessario, e a seconda della nostra gestione).

A seconda di come decidiamo di amministrare il bankroll, ci saranno delle soglie che una volta attraversate ci indicheranno che potremo salire di livello o che saremo costretti a scendere al livello inferiore. Per esempio, se riusciamo a superare i €300 allora potremo fare il level up al NL10, ma se scenderemo sotto i €150, dovremo tornare al NL2.

Questo processo è un po’ il segreto per minimizzare il “risk of ruin”, ovvero la possibilità di perdere il proprio bankroll. Spieghiamo il perché con un esempio:

Avere un bankroll vs. giocare “a sentimento”

Fingiamo di avere €500 nel bankroll e giocare solo tornei da €5 su PokerStars.. Pensiamo al peggiore dei casi, ovvero perdere sempre, senza nessuna eccezione: potremo giocare 40 tornei, poi arrivati a €300 scenderemo a buy-in da €3 e giocare altri 67 tornei, e una volta toccati i €100 li finiremo tutti in MTT da €1.

Avremo giocato un totale di 207 tornei, e tornando in un universo un po’ più fortunato, per le dinamiche della varianza sarà molto difficile perdere questo numero di MTT senza vincere mai.

Pensiamo ora a un giocatore amatoriale che carica €20 di tanto in tanto e gioca tornei di qualsiasi buy-in a caso in quel range, giocherà più o meno 4-5 tornei ogni volta che carica (anche meno se giocasse a livelli più alti), e basterebbero un centinaio di tornei per perdere la stessa somma, e quasi senza rendersene conto!

Se poi ci aggiungiamo che in caso di vincita potrebbe giocare tornei anche più elevati, la probabilità di perdere tutto è esponenzialmente più alta.

Insomma, meramente per questo sistema, il giocatore che rispetta le regole del bankroll avrà molti meno rischi di perdere tutto, e molte più probabilità di crescere in maniera consistente, fino ad arrivare a livelli molto più alti.

Il giocatore occasionale di tanto in tanto centrerà uno shot probabilmente più grosso del player disciplinato, ma sarà un’eventualità più rara e casuale, e sempre con il rischio che – non rispettando appunto il bankroll – giochi a livelli più alti di quanto gli competa e perda nuovamente tutto.

Gestione del bankroll

Ma andiamo al sodo, e vediamo come è una buona gestione del bankroll.

La risposta semplice è che non c’è una vera e propria regola fissa al riguardo, è una questione molto personale e dettata da vari fattori.

Bisogna sempre considerare che, più stack vorremo avere a disposizione per giocare, minore sarà il rischio di fare level down, ma la scalata sarà più lunga. Se invece adottiamo una gestione più “aggressiva”, avremo la chance di salire più velocemente, ma spesso ci troveremo a dover scendere di un livello.

Tipicamente per un giocatore più bravo della media, ai livelli bassi può bastare un bankroll più leggero, mentre salendo aumenta anche la varianza ed è più saggio avere un patrimonio più abbondante.

Come consigli di riferimento, potremo indicare 40 stack per il cash game e anche un centinaio per gli MTT, anche in questo caso a causa della varianza maggiore in quest’ultima disciplina.

In effetti, la varianza è l’unica discriminante nella decisione di quanto tenere nel proprio bankroll. Nei simulatori di varianza online è possibile trovare una voce che dice “bankroll minimo per un rischio di bancarotta inferiore al 5%”.

Questo si spiega da sé: è una voce che sulla base del proprio winrate osservato e della varianza osservata, ci segnala il roll minimo per perdere solo 1/20. Ovviamente il consiglio è sempre di ridurlo il più possibile!

Una cosa essenziale è decidere le soglie di level up, di level down e eventualmente quando e quanto prelevare, e soprattutto essere ligi e severi con se stessi, e rispettare queste decisioni.

Per esempio decidiamo che una volta raggiunti i 100 stack di average buy-in in MTT saliremo a quel livello, ma una volta scesi sotto i 70 torneremo indietro? Così dovremo fare, senza eccezioni.

Il bankroll è una delle armi più importanti per un poker player, e merita il tempo di essere studiato e valutato.

Tieni in considerazione tutti i fattori: una strategia più conservativa riduce i rischi, una più aggressiva accelera i tempi. La distanza tra le soglie di level up e level down può aumentare o diminuire il tempo passato a un livello e la varianza ha un ruolo cruciale.

L’errore più grave di tutti, comunque, è non avere affatto una strategia.

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