Il settimo evento ICOOP 2024 è stato un €250 Super High Roller da €75.000 garantiti che ha contato 280 entries per 48 ITM e premiato con la prima moneta da oltre €14.000 il player dietro al nickname “BERNASCONI”.
Proprio quest’ultimo è protagonista della mano del giorno, giocata in una fase delicatissima del torneo, ovvero a 3 left quando gli stack in gioco erano tutti molto vicini.
Dall’altra parte del board si trovava una vecchia conoscenza di PokerStars, Alessandro “Deneb93” Pichierri. Vediamo subito l’action!
Apre BTN, difende BB
Apre l’azione “BERNISCONI” con un raise 240.000, il doppio del BB. Si tratta di una size standard, che permette di aggredire con un ampio range di mani, e 8♦ 6♦ è una mano accettabile da inserire in questo range.
L’obiettivo è ovviamente rubare i blinds, ma in caso di call si potrebbe giocare in posizione con una mano che può trovare aiuti per scale e colori.
“Deneb93” decide di chiamare il BB con K♣ Q♣ . Il range di call da BB in questi casi è spesso ampio perché ci sono molte pot odds, vista la size ridotta e la presenza di ante nel pot, ma una mano di questo tipo merita di essere difesa in qualsiasi contesto.
Il dubbio può essere, al più, se rilanciare o limitarsi al call. Chiamando si può controllare il piatto e tenere in gioco un alto numero di mani peggiori dell’avversario, mentre con un raise si otterrebbe l’iniziativa, utile per compensare la posizione svantaggiosa. Pichierri, come detto, sceglie l’opzione più conservativa.

Flop pericoloso…
Sul board cadono Q♥ 10♣ 9♥ , un flop molto pericoloso e dinamico che presenta tante possibilità di draw.
“Deneb93” trova una top pair, un progetto di scala gutshot e un backdoor di colore e sceglie di checkare, mossa standard.
“BERNISCONI” in questo caso ha solo un gutshot con un eventuale 7, ma visto il raise preflop può rappresentare un range molto ampio che colpisce perfettamente questo board: KJ, J8, qualsiasi set, two pair e coppia, ma anche molti progetti di scala e/o di colore.
Arriva la continuation bet a 187.200, circa il 33% del piatto, con l’obiettivo primario di far foldare mani migliori ma che non hanno trovato grandi aiuti sul board. Pichierri ovviamente decide di chiamare.

Al turn si accoppia la top pair!
Al turn il board si complica ulteriormente, con una Q♠ che apre anche la possibilità di full house.
Alessandro ha migliorato la sua mano in un trips, ma puntare ora sarebbe troppo face-up. Rischierebbe di ingrossare il pot contro una mano più forte come un AQ o un TT e di far foldare mani peggiori o draw che possono continuare a puntare.
Dopo il check di “Deneb93”, arriva la second barrel di “BERNISCONI”, che stavolta fa 647.670, due terzi del piatto.
L’idea è di sfruttare il vantaggio posizionale e soprattutto questo board molto wet. Alzando le size e bluffando si può portare al fold un certo numero di progetti e mani di valore marginale, e in caso di call si può portare avanti il bluff anche sulla terza street su alcuni river.
Pichierri chiama nuovamente. Rilanciare con il tris sortirebbe di nuovo effetti poco graditi, come portare al fold mani peggiori e schiantarsi contro mani più forti quali AQ, TT, 99 e KJ.

Volevi i cuori? Ecco il river…
La carta che completa il board è il 3♥ che chiude anche un possibile progetto di colore.
Per “Deneb93” puntare su questa carta è escluso, perché se l’avversario avesse colore e rilanciasse si troverebbe semplicemente a perdere di più. Quindi, nonostante l’ottimo punto, ecco il terzo check.
Il giocatore sul BTN ragiona a lungo sulla move da fare. La prima scelta è tra give up o portare fino in fondo il suo bluff, e nel secondo caso bisogna pensare anche a quanto puntare.
Il vero problema principale è che anche Deneb93 potrebbe avere qualche mano molto forte giocata in slowplay. Questa porzione di mani però si sbilancia verso il flush, perché i full house potrebbero cercare il check-raise al flop, quando erano ancora vulnerabili two-pair. Forse anche alcune scale.
Di conseguenza il range di “BERNISCONI” dovrebbe contenere più mani forti di quello di Pichierri. Plausibilmente avrebbe giocato in questo modo full house o draw di colore.
Inoltre, molte mani di “Deneb93” potevano proseguire nel colpo puntando proprio sul fatto che “BERNISCONI” potesse avere molti draw (un 10-X o un 9-X per esempio), e con l’ultima carta a cuori sarebbero costrette a foldare.
Per massimizzare l’efficacia del suo bluff (e contemporaneamente massimizzare il valore quando segue la stessa linea con mani come QT o flush), “BERNISCONI” piazza una puntata importante da 1,8 milioni. 80% del piatto.
Pichierri ragiona una decina di secondi, e a malincuore trova il tasto del fold ricompensando un buon bluff da parte del futuro vincitore.
Evidentemente “Deneb93” non ha trovato abbastanza mani da pizzicare in bluff, nel range dell’avversario, in paragone al numero di combinazioni più forti di un tris.

La ricetta per il bluff ideale
“BERNISCONI” ha piazzato un bluff molto aggressivo e coraggioso, puntando su tre fattori principali.
La posizione, ovviamente, permette di avere un numero di informazioni molto più elevato dell’avversario, e permette di fare scelte più ragionate.
Le size hanno raccontato una storia coerente e messo in difficoltà Pichierri. La prima, più piccola, era standard ed esplorativa: sperava di chiudere lì il colpo investendo poco o rivalutare in seguito.
Non avendo subito raise al flop, ha deciso di alzare il tiro su un turn che minaccia i draw avversari, e per finire ha sparato l’ultima bet strong su un river che chiude eventuali progetti.
Il board e i range sono l’ultimo elemento per questo bluff. La stessa action fatta su un board più sconnesso, come K♣ 7♥ 3♠ sarebbe stata più rischiosa perché Pichierri avrebbe un range meno vulnerabile e “BERNISCONI” non potrebbe rappresentare troppa forza.
Inoltre, i range dei due giocatori, grazie alla linea che hanno tenuto, si sono rivelati molto a favore del BTN. Un fattore importantissimo per l’ultima puntata, e per far decidere a “Deneb93” per il fold.
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