L’EPT di Praga edizione 2018 è in vista. Mancano infatti solo tre giorni all’ultimo appuntamento stagionale con il tour di PokerStars e la “febbre” per il grande poker live inizia a salire.
L’action prende il via sabato 7 dicembre con i primi eventi “di riscaldamento”; se siete interessati, potete trovare tutto il programma della manifestazione cliccando direttamente qui. Il blog di PokerStars.it sarà in prima fila per seguire tutti i giorni l’andamento della tappa praghese attraverso i consueti report, con particolare attenzione per i quattro tornei più importanti: l’EPT National (in programma dall’8 al 12 dicembre, con buy-in di €1.100), il Super High Roller (10-12 dicembre, buy-in €50.000), il Main Event (12-18 dicembre, buy-in €5.300) e infine l’EPT High Roller (16-18 dicembre, €10.300).
Praga non può che risvegliare piacevoli ricordi in tutti gli appassionati del nostro Paese. Dieci anni fa, nella capitale della Repubblica Ceca, è stata scritta una delle pagine più belle per il poker italiano: quella della vittoria di Salvatore Bonavena su Massimo Di Cicco, una fantastica doppietta azzurra resa ancora più roboante dal 5° posto di Franco Cirianni. Indimenticabile. E l’idillio tra il poker italico e la “città delle cento torri” non si è esaurito con quella splendida edizione, tant’è che ancora oggi Praga, insieme a Barcellona, è la meta più frequentata dai giocatori del Belpaese.
Abbiamo allora pensato di tornare indietro con la memoria e ripercorrere le varie edizioni dell’EPT di Praga, cominciando ovviamente dalla prima, quella del 2007.
Siamo alla Season 4 del tour di PokerStars. Proprio così: nelle prime tre stagioni Praga non è in calendario, così come non lo è Sanremo, altra new entry di quell’annata. Il poker è infatti in piena espansione a livello mondiale e l’organizzazione “della picca” decide di portare a 11 le tappe EPT della nuova stagione, tre in più rispetto alla precedente.
Scelta azzeccata. Soprattutto con Praga che debutta alla grande grazie a 555 iscritti, un numero superato solo da PCA (1.136), Montecarlo (842) e, udite udite, Sanremo (701). Meglio di Barcellona (543).
Ed è subito passione azzurra. L’indimenticato Gino Alacqua ottiene uno splendido secondo posto da €407.300, alle spalle del francese Arnaud Mattern che di euro ne incassa 708.400. Alacqua chiuderà 6° l’anno successivo all’EPT di Copenaghen, dopo aver raccolto tanti altri risultati importanti nel periodo d’oro del Texas Hold’em in Italia e aver incassato quasi un milione di euro. Una carriera, quella di “El Diablo“, stroncata nel 2016 da un malore, all’età di soli 55 anni.
Gino Alacqua (1961 - 2016)
Quello che è successo nel 2008, ve lo abbiamo già anticipato: Praga si tinge d’azzurro. E’ l’edizione che porta alla ribalta del circuito internazionale Salvatore Bonavena: il gentleman di Cessaniti mette in fila 569 avversari, regalando così all’Italia il primo titolo EPT e a se stesso una premio di 774.000 euro. Il runner-up è un altro italiano, Massimo Di Cicco (€445.000), autore di uno storico duello al tavolo con Bonavena. Più sotto, al 5° posto c’è Franco Cirianni (€166.000) mentre Domenico Iannone, 14° per €22.100, completa la bellissima spedizione azzurra.
Salvatore Bonavena con la picca appena vinta al ME EPT di Praga
I numeri di Praga si mantengono stabili, con leggera tendenza al rialzo, anche l’anno successivo. I partecipanti al Main Event della Season 6 sono 586 per un montepremi che si avvicina sempre di più a quota 3 milioni di euro (2.842.100).
Il 23enne studente di economia Jan Skampa trionfa in casa per €682.000, dopo aver battuto in heads-up l’israeliano Eyal Avitan (€454.000). Al terzo posto si colloca il pro svedese Stefan Mattson (€255.000).
E l’Italia? E’ di nuovo presente al final table. Questa volta a rappresentarla è Luca Pagano che alla fine chiuderà 6°, con €100.000 di premio e qualche rimpianto per un’altro titolo EPT solamente sfiorato (qui la mano della sua eliminazione).
Luca Pagano, altro final table EPT per lui a Praga nel 2009
La stagione numero 7 dello European Poker Tour ripropone Praga nell’ormai consolidato periodo pre-natalizio. Il Main Event si gioca dal 13 al 18 dicembre 2010 e chiama a raccolta 563 partecipanti. Il buy-in è quello delle precedenti edizioni, €5.000 + 300.
Neppure questa volta il Belpaese si fa sfuggire l’opportunità di ben figurare in terra praghese. In the money vanno 7 giocatori italiani (di nuovo Luca Pagano e Salvatore Bonavena), e tre di questi raggiungono il final table per giocarsi il titolo. All’8° posto si ferma Roberto Nulli (€54.550), mentre Marco Leonzio chiude 5°, per €130.000. Purtroppo per noi, il titolo sfugge per un soffio a Emiliano Bono che si arrende in HU al gallese, ma di chiare origini italiane, Roberto Romanello. Per il vincitore ci sono €640.000 di premio; per Bono, qualificato online, €435.000 per una comunque ricca consolazione.
Roberto Romanello
La prima parte di questo nostro Amarcord praghese termina nel 2011. Per la prima volta dal 2007, la città attraversata dalla Moldava non regala gioie ai nostri portacolori. I numeri invece gratificano l’organizzazione: 772 giocatori al via e montepremi che per la prima volta supera – abbondantemente – la vetta dei 3 milioni di euro, arrivando a mettere in palio €3.501.700.
Vince il giovanissimo Martin Finger che torna in Germania con 720.000 euro in tasca. Il podio è composto dall’olandese David Boyaciyan (2° – €535.000) e dal francese Nicolas Levi (3° – €270.000).
Continua nella seconda parte.
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