La più grande rimonta nella storia? Quella di Giuliano Bendinelli a EPT Barcellona 2022

Settembre 28, 2023

Storia del poker

di Domenico Gioffre

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Nel poker, avrete sentito parlare del detto “A chip and a chair”, nato con il Main Event WSOP del 1982, vinto da Jack Straus dopo essere rimasto con una singola chip da 500. Non è mai stato svelato a che livelli di blinds ciò accadde, ma sappiamo con certezza che c’è stata una rimonta ancora più clamorosa, forse imbattibile: quella di Giuliano Bendinelli nell’EPT Barcellona Main Event del 2022.

EPT BARCELLONA 2022: QUANDO GIULIANO BENDINELLI RESTÒ CON UN BIG BLIND

Siamo al Casinò di Barcellona, dove si tiene il tavolo finale di una delle tappe in assoluto più popolari e gradite ai giocatori, del circuito organizzato da PokerStars. Sono rimasti solo 6 di 2294 giocatori, e tra questi c’è Giuliano Bendinelli. Il genovese, però, incappa in una mano sbagliata, finisce ai resti con A♠ A♦ contro A♣ K♦ di Jimmy Guerrero, praticamente in situazione di pari stack, e il board K♥ 10♥ 2♣ A♥ 5♠ non fa il miracolo. Sembra che Giuliano sia out, invece dal calcolo viene fuori che rimane con 475.000 in chips. Considerando che siamo al livello numero 35, 200.000/400.000 con BB ante 400.000, vuol dire avere un grande buio… più spicci.

In questo caso, la fortuna di Giuliano Bendinelli è stata quella di aver perso quel gran piatto da bottone, dunque ha ancora 3 mani prima di essere all-in automaticamente. Tre mani sono poche, sì, ma è sempre meglio avere una scelta che non averla. La prima mano ha 3♣ 4♣ e folda, la seconda A♠ 4♥ è quella buona. Lo chiamano Jaros e Guerrero con Q♠ 5♥ e 6♥ 5♣ . Il board casca abbastanza liscio, A♦ J♦ 4♣ K♥ 7♣ e Giuliano fa un triple up che è in realtà un 4x pieno, riportandosi a 1.875.000.

LA RINCORSA, TRA MILLE SHOWDOWN E SIPARIETTI

Da lì parte una rincorsa esaltante, che lo porta a rischiare (pokeristicamente) la vita un numero imprecisato di volte. Come quando finisce ai resti con 45 contro Q2 di Kovalski, per esempio, ma riesce a sopravvivere grazie al board KK66A che genera uno split pot.

Poi, quando c’è un nuovo allin preflop con K8 contro AJ di Mokri e al flop scendono KK8, si intuisce che la giornata può diventare di quelle memorabili. Nel giro di un paio di livelli Giuliano è chipleader con 3 giocatori rimasti, dopo lo showdown che lo vede eliminare Kovalski con coppia di 10 vs coppia di 8 e board liscio.

Nel frattempo ci sono stati diversi tentativi di giungere a un deal, con alcuni stralci delle conversazioni di Bendinelli che sono diventate tormentoni in Italia, come “I don’t care about money, my family is very rich” e altre amenità del genere.

Ad ogni modo, Giuliano Bendinelli elimina anche Neville Costa, a sua volta autore di un comeback sensazionale dopo essere rimasto con 4 big blinds a causa di uno dei tanti double up di Bendinelli.

L’HEADS UP DI BENDINELLI CON GUERRERO, SPETTACOLO NELLO SPETTACOLO

Si arriva così in heads up, con Giuliano Bendinelli a 44 milioni e Jimmy Guerrero a poco meno di 25. Appena 3 livelli prima aveva 475.000, ora ha 44 milioni. Ma lo show è soltanto iniziato e potete gustarlo in pieno qui sotto.

8888, L'EPILOGO MIGLIORE POSSIBILE

L'inerzia dell'heads up sembra essere tutta da parte dell'italiano, che dopo una rimonta del genere cammina letteralmente a un metro da terra. I due hanno infine anche stipulato un deal, ma il match è tra due grandi giocatori entrambi in grandissima forma, con capacità di lettura straordinarie. Giuliano Bendinelli ha almeno 3 volte il match point, ma Guerrero riesce sempre a salvarsi.

Poi arriva la mano dell'epilogo, spettacolare come tutto il tavolo finale di cui è degna conclusione. La mano è un cooler, anzi sarebbe meglio definirla un "cold deck", termine statunitense che indica quando il board è talmente scritto che non ci sono altri finali possibili da quello in cui tutte le chips finiscono in mezzo. Giuliano e il suo poker di 8 hanno la meglio sul full di J con 8 di Jimmy. Il tavolo finale è finito, la picca conquistata, la storia scritta.