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Resoconto da Las Vegas: La mia avventura di 3 giorni alle WSOP Evento 32, Parte 1

Dicembre 15, 2019
di Dave Roemer

Ogni anno a giugno vado a Las Vegas per 1-2 settimane durante le World Series of Poker. Gioco uno o due eventi principali con in palio braccialetti e forse uno o due tornei più piccoli, riempiendo il resto del mio tempo giocando ai tavoli cash game. Quest’anno non ha fatto eccezione, dato che ho trascorso 10 giorni a Las Vegas, giocando 3 tornei (2 eventi con braccialetto e il $600 Planet Hollywood Goliath Ultimate Stack), e un mix di $2- $5 NLHE e $8- $16 FLO8. È stato un buon viaggio… Ho vinto soldi in entrambi i formati di cash game, e ho fatto una bel risultato in uno degli eventi principali, finendo 119° su 5916 partecipanti nell’evento #32 per un premio di $4.343.

Durante quel torneo di 2 giorni e mezzi, ho preso appunti su diverse mani. Ho pensato che sarebbe stato interessante condividerle con gli utenti della scuola, discutendo il mio processo di pensiero. Iniziamo.

Mano 1 K3

Blinds a 100-100 (livello 1), tutti gli stack erano ancora attorno ai 200 big blind iniziali. Dopo che 5 giocatori sono entrati limpando nel piatto, chiamo dal bottone con K3. Con uno stack profondo e in posizione, contro un tavolo che sembra essere formato da giocatori in gran parte più deboli, non ho intenzione di foldare Ax o Kx dal bottone. Queste mani hanno un grande potenziale quando trovano un colore, dato che i giocatori limpano con suited connectors in queste situazioni e, anche se è raro, quando otteniamo un over-flush contro un flush vinceremo un piatto molto grande. La cosa importante da ricordare in queste situazioni è che non dobbiamo intestardirci e perdere la testa quando floppiamo top pair/no kicker, quindi avere delle discrete abilità di gioco post-flop è importante. È anche il motivo per cui faccio queste chiamate sul bottone ma non dalle posizioni iniziali.. è più facile giocare post-flop in posizione, è probabile che ci sia già una puntata e sappiamo già qual è il prezzo da pagare per restare nel piatto e chi sono i giocatori che hanno intenzione di continuare a giocare la mano. Se uno dei bui fa un grosso rilancio e tutti i giocatori fino a noi foldano, faremo anche noi la stessa cosa perdendo solamente 1 big blind e continueremo a giocare con 199 big blind.

Arriviamo al il flop in 8 e scendono KQ6, dandoci la top pair/no kicker, con un progetto di colore K-alta. Un giocatore aggressivo in posizione centrale punta le dimensioni del piatto, 800. L’azione arriva a di noi che chiaramente chiamiamo. La top pair/no kicker non è abbastanza forte per rilanciare, ma un po’ troppo forte per passare anche in un piatto multiway e contro un giocatore aggressivo che potrebbe puntare anche con diversi progetti oltre naturalmente a mani migliori. Inoltre, abbiamo anche l’equity del progetto di colore. Se dovessimo rilanciare e affrontare un contro-rilancio di grandi dimensioni, sarebbe abbastanza disastroso in quanto la nostra mano al momento non merita di giocare un piatto enorme, ma anche foldare con questa ottima equity non è la situazione ideale.

Chiamo, così come anche il piccolo buio (piatto 3200). Vediamo il turn in tre, dove arriva il 3, che ci da la doppia coppia e formando sul board una seconda possibilità di colore. Entrambi i giocatori fanno check e decido di puntare 2300. Certamente, vogliamo puntare in questa situazione. Il board presenta diversi progetti, ed è improbabile che i nostri avversari facciano check e rischino di concedere una carta gratuita con una mano migliore della nostra. Ciò fa diminuire il rischio di essere check/raisati e ci consente di puntare comodamente per valore. Il piccolo buio chiama molto rapidamente e l’altro giocatore pensa un po’ e poi chiama. La chiamata molto veloce è un indizio che spesso indica una mano con dei progetti. Con un punto già in mano sarebbe impossibile agire così rapidamente perché c’è sempre qualcosa a cui pensare. Con una coppia, la mia mano è abbastanza forte per chiamare? E se l’altro giocatore dietro di me check/rilancia? Con doppia coppia o +, dovrei chiamare o rilanciare, e se rilancio, di quanto? Con un progetto, molti giocatori dal vivo non pensano molto: “la mia mano è in svantaggio in questo momento, e se chiudo il progetto sarò molto forte e probabilmente vincerò”… insta-call.

Andiamo al river (piatto 10.100), dove scende il 9, completando il board finale KQ639 ed entrambi i giocatori fanno check di nuovo. L’unico progetto che si è completato è JT, e l’unica mano peggiore al turn che ora ci batte è K9 (e, naturalmente, 99, ma è una mano altamente improbabile dopo l’azione al flop e al turn). Penso che si possa ancora fare una puntata per valore. La mia unica preoccupazione è che il progetto del piccolo buio fosse JT, ma non credo che questo giocatore possa mai checkato/raisare il river in bluff, quindi sono a mio agio giocando bet/fold. Opto per una puntata di 3300. Punto piccolo, circa 1/3 del piatto, perché lo SB non dovrebbe essere molto forte tranne che con JT (mani come QsXs o un progetto di colore con un 9), e il giocatore aggressivo che check/calla il turn e check il river indica che non ha molta fiducia nella sua mano. Dopo aver puntato, lo SB passa rapidamente e l’altro giocatore pensa per circa 30 secondi ed effettua la chiamata. Mostro la mia doppia coppia e vinco il piatto. Mentre impila le fiches, il piccolo buio mi informa della fortuna che ho appena avuto che non sia scesa un’altra carta di fiori, dato che aveva il progetto di colore nut con l’asso di fiori.

Mano 2 AQ

I blind erano a 100-300/300. L’ultima parte è un big blind ante… invece di ogni giocatore che mette un ante, il big blind mette 300 chips totali per l’ante. Questo è uno sviluppo relativamente recente nel poker live, che rende il processo di dare le carte molto più fluido. Non ci sono discussioni su chi abbia dimenticato gli ante, il banco non deve raccoglierli da tutti i giocatori e monitorare gli ante che vengono postati… deve semplicemente raccogliere il singolo importo dalla grande posizione del grande buio.

Torniamo alla mano. Apro da MP con AQ a 1100, solo il big blind chiama (piatto 2600). Vediamo il flop A64, che mi da la top pair/2° kicker e un progetto di colore con Q carta alta. Il big blind fa una donk-bet di 1100. È molto probabile che abbiamo la mano migliore in questo momento. I giocatori non tendono a donkare con mani nut come colore o set, piuttosto fanno check/raise o check/call per giocare slow/play. Probabilmente ha una mano tipo una coppia o un progetto. Battiamo tutte le coppie tranne AK, ma con questa mano avrebbe spesso fatto una 3-bet preflop. Il nostro progetto batte tutti gli altri progetti tranne i Ks. È anche possibile che l’avversario faccia uno strano bluff. Detto questo, credo sia un call abbastanza chiaro piuttosto che un rilancio. Anche se penso che quanto appena scritto sia quello che sta succedendo, non possiamo essere sicuri che il giocatore non abbia un colore basso o un set e sta puntando per “proteggere la sua mano”. Se dovessimo rilanciare e venire contro rilanciati, saremmo in una situazione difficile. Inoltre, qui l’avversario potrebbe avere dei bluff con equity estremamente bassa, che sarebbero costretti a passare di fronte al nostro rilancio. Infine, abbiamo il vantaggio della posizione… un rilancio inizierebbe a gonfiare il piatto forse al di là di ciò che la forza della nostra mano permette e svalutando anche il nostro vantaggio di posizione.

Chiamo (piatto 4800), e il turn è il 7. Il big blind punta di nuovo 3000. Per motivi simili a quelli del flop, faccio call anche al turn con la prospettiva di continuare a giocare su determinati river. (Piatto 10.800) Al river arriva il 9, formando il board finale A6479. L’avversario punta per la terza volta, bombardando per 8000 chips. Questa linea di puntare per 3 strade dopo il flop e bombardare con una grossa puntata al river, è indicativa o di un buon punto o di un bluff. Tornando alla lettura originale al flop, tuttavia, non ha senso per l’avversario di giocare mani forti al flop in questo modo a meno che non voglia donkare specificamente con set o colori bassi. Dal momento che non avevo alcuna lettura specifica a riguardo, mi spingo a supporre che non lo faccia, dato che la maggior parte dei giocatori, infatti, non lo fanno. Chiamo, e l’avversario tocca il tavolo e dice “sei buono”. Mostra JTo senza picche.

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