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Un nuovo, interessante modo di giocare le 2nd pair fuori posizione

Marzo 15, 2021
di PokerStarsSchool

Prendiamo, come esempio, una mano di NL100 con 100€ di stack effettivo.

Preflop: Hero è BB con 78

2 fold, CO raise a 3.50€, 2 fold, Hero call

Flop (7.50€): J72 (2 giocatori)

Hero???

In questa situazione possiamo adottare diverse linee di gioco. Potremmo semplicemente check/foldare; potremmo scegliere il bet/fold; check/callare la bet dell’avversario ed uscire in donkbet al turn; addirittura, potremmo anche check/raisare.

Andiamo a discutere prima queste alternative, prima di presentare la “nuova” linea.

Check/raise al flop

Di tutte quelle che abbiamo visto, questa è quella che mi piace di meno. In pratica, trasformiamo la nostra mano di medio valore in bluff. Le mani peggiori non ci chiameranno praticamente mai, mentre quelle migliori è quasi impossibile che foldino. Inoltre, non mi piace perché è “costoso”. Tanto che penso che questa, tra tutte le linee, sia la più dispendiosa. Il problema principale è che, dopo il flop, abbiamo ancora altre due street da giocare. Quindi, in caso venissimo chiamati, ci troveremo a giocare turn e river con una mano non molto forte e fuori posizione. È facile dire: “Beh, al turn mi limiterei a check/foldare”. Ma la verità è che sarebbe difficile resistere alla tentazione di sparare un’altra pallottola, o di chiamare una piccola bet, soprattutto se al turn il nostro avversario decidesse di checkare dietro. Un altro problema è che in questo modo andremo a mettere nel piatto più soldi di quanti ne investiremo scegliendo una qualsiasi altra linea, visto che l’importo di un raise è sempre maggiore di quello di un call, magari seguito da una donkbet al turn. L’ultimo problema è che, qualora il nostro avversario decidesse di andarci ulteriormente sopra, non arriveremo nemmeno a vedere il turn, precludendoci la possibilità di di hittare 2pair o trips e di prendere tutto lo stack dell’avversario.

Il vantaggio di questa mossa, invece, è che neghiamo all’avversario di vedere una carta gratuitamente, mentre siamo comunque riusciti a guadagnare una c-bet.

Ovviamente, questo motivo da solo non è necessario a giustificare costanti check/raise. Per citare un rispettato utente di twoplustwo: “Non check/raisate di default, a meno che non abbiate un buon motivo per farlo”.

Check/fold

I vantaggi di questa linea sono evidenti: innanzitutto, non è mai -EV (infatti, il fold ha sempre EV=0), mentre le altre linee potrebbero esserlo. Stiamo giocando fuori posizione con una mano abbastanza marginale, quindi il check/fold non può essere una scelta così terribile.

L’unico problema è che, se lo facciamo troppo spesso, i nostri avversari – soprattutto quelli che osservano il gioco – potrebbero accorgersene e farci foldare sempre grazie alle loro c-bet. In questo modo, passeremo molto spesso anche la mano migliore, e ciò renderebbe i nostri call preflop estremamente -EV.

Nella prossima parte dell’articolo vedremo il bet/fold ed il check/call con donkbet al turn, prima di passare alla “nuova” linea da adottare.

Bet/fold

Questa linea è semplice e sensata. Abbiamo una mano che potrebbe essere buona, e non vogliamo essere ouplayati, quindi usciamo noi stessi puntando. Se subiamo un rilancio, è abbastanza ovvio che siamo sotto, e non avremo particolari problemi a foldarla. Inoltre, utilizzando questa linea con una mano non estremamente forte, bilanciamo il nostro range di bet con mani molto forti, come ad esempio un set floppato.

I punti deboli di questa linea, invece, sono: 1) possiamo subire un raise in bluff, in quanto le donkbet sono viste solitamente come mosse deboli; 2) possiamo subire un floating, e quindi essere costretti a foldare su tutti i turn che non migliorano ulteriormente la nostra mano; 3) non prendiamo soldi da un’eventuale c-bet dell’avversario.

Check/call e donkbet al turn

Questa linea è ampiamente consigliata negli spot marginali fuori posizione. Ed anche io la consiglio, perché è una linea di gioco molto efficace. Mi piace utilizzarla anche su board sconnessi con mani molto forti, perché ho visto che anche in questi casi è davvero funzionale. Inoltre, è una linea leggermente più economica del check/raise. Infatti, riusciamo a prendere una c-bet, ed al turn possiamo pure giocare in questo modo per valore, perché potremo venir chiamati da overcards o draw (che potrebbero essersi materializzati al turn). Inoltre, molto spesso con questa linea, quando checkiamo al river, riceviamo un check behind, quindi possiamo effettuare questa giocata avendo showdown value. Infine, ogni tanto riusciremo ad outplayare i nostri avversari con la mano peggiore, cosa molto più difficile con un check/raise al flop.

I lati negativi sono che è più dispendiosa di una donkbet al flop e che non ci garantisce la protezione di un check/raise. Nonostante ciò, tuttavia, tra le tre è la scelta migliore.

Nuova linea

Spero di aver fornito un buon riassunto delle linee più comuni fino ad ora. Ma adesso, voglio darvene una nuova da prendere in considerazione. La nuova linea è quella di check/callare al flop per check/foldare al turn se punta nuovamente; se, invece, checka, uscire con una blocking bet al flop, oppure checkare nuovamente per indurre al bluff.

Sono abbastanza sicuro che avrete visto effettuare queste giocate molto spesso ai fish. Rilanciamo con AK, c-bettiamo al flop, quindi checkiamo al turn e bluffiamo al river dopo che il fish ha checkato nuovamente, per ricevere un call e pensare: “WTF, che fish!!!” Tuttavia, per alcuni motivi che sto per scrivere, penso che in questa situazione il fish abbia preso la linea +EV, mentre noi quella -EV. Altre volte ho visto questa stessa identica linea, con la differenza che al river ricevo una bet da parte del fish che mi costringe a foldare.

I motivi per cui questa linea funziona sono:

  1. I giocatori raisano light preflop

  2. C-bettano quasi il 100% delle volteal flop in HU

  3. Non second barellano quasi mai al turn

  4. Non checkano dietro buone mani abbastanza spesso

Quindi, in pratica, questa linea è più economica di tutte le altre, ci fornisce ottime informazioni sulla mano dell’avversario, perde i minimi quando abbiamo la mano peggiore e vince i massimi quando abbiamo la migliore, consente al nostro avversario di c-bettare, e ci da la possibilità di migliorare la nostra mano quando siamo dietro.

I lati negativi di questa linea, invece, sono: consente al nostro avversario di vedere economicamente turn e river, e quindi di migliorarsi quando siamo avanti; è difficile da bilanciare con una linea che teniamo quando abbiamo una mano forte; potrebbe portarci a foldare la mano migliore quando il nostro avversario second barella in semibluff o in bluff al turn.

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