Uno degli elementi che maggiormente hanno reso il poker così popolare tra la gente è il sogno che regala, ovvero quello di giocare a magari vincere contro quelli che fino a poco tempo prima erano i tuoi idoli. Letteralmente, è la storia di Sebastian Malec, forse l’ultimo “from zero to hero” di successo. Raccontiamo brevemente la sua storia e ripercorriamo il trionfo all’EPT Barcellona 2016.
IL SOGNO DEL POKERISTA
Quanti bambini che sognano di diventare calciatori, un giorno si ritrovano davvero a giocare contro Messi, Ronaldo, Totti eccetera? Quanti piccoli appassionati di tennis riescono un giorno ad affrontare Djokovic, Nadal, Federer, Alcaraz eccetera? In entrambi i casi la risposta è come minimo “pochissimi”, per non dire peggio. Il poker, invece, è diverso. Con un misto di fortuna e abilità, un pinco pallino può ritrovarsi a giocare contro campioni affermati, gente che ha vinto EPT o braccialetti WSOP, o comunque emulare le imprese di suddetti campioni. La storia del Texas Hold’em è piena di casi di giocatori che sbucano dal nulla e riescono a guadagnarsi un momento di gloria, magari ad altissimi livelli. E’ il caso di Sebastian Malec.
SEBASTIAN MALEC, DAGLI SCACCHI AL MONDO DEGLI MTT
Quando Sebastian Malec arriva a Barcellona per l’EPT Main Event 2016, ha da poco compiuto 21 anni, ma ha già una corposa storia alle spalle. Da 6 a 15 anni aveva giocato quasi esclusivamente a scacchi, ma nel 2010 accade qualcosa che, come si dice, gli apre un mondo. Il suo coach di scacchi va a Las Vegas per le World Series Of Poker, così Sebastian scopre l’esistenza del Texas Hold’em che fino ad allora ignorava. Ed è subito amore!
Seppure ancora minorenne, Malec inizia a seguire in TV ogni cosa possibile poker-related, guarda i tavoli finali dei grandi tornei come WPT, WSOP ed EPT, sognando di essere un giorno lì a giocare. Trasferitosi in Inghilterra per studiare Matematica, ha un primo approccio dal vivo nella tappa EPT di Londra, dove vede per la prima volta in carne ed ossa gli idoli ammirati fino a poco prima in TV, da Daniel Negreanu a Philip Gruissem, da Jason Mercier a Dominik Panka, polacco come lui e che aveva da poco trionfato in un EPT.
LE DIFFICOLTÀ E IL PERCORSO GIUSTO
La strada è tracciata e Sebastian Malec, che ormai ha l’età per giocare, inizia a costruirsi il suo futuro. Però non è semplice, come confesserà in una intervista di qualche anno dopo. Vivere di MTT online è dura, e infatti Sebastian ha ammesso “andavo rotto ogni due mesi”. Il riferimento è al periodo di Londra, che comunque al tempo dell’EPT Barcellona 2016 era già archiviato. Il ragazzo aveva già pianificato di trasferirsi in Olanda, a Maastricht, per studiare arte. Il suo approccio con i live non era stato male. All’EPT Barcellona 2015 si era qualificato, arrivando 76° nel Main Event per 15.600€, che fino a quel momento era il suo “best cash” in carriera.
La mentalità di Sebastian però sta cambiando: ora è più responsabile, ha capito che senza un buon bankroll management non si va da nessuna parte e allora inizia a mettere a frutto il buon nome che si è fatto nell’ambiente, per vendere quote. Già sapendo questo, si iscrive a un satellite online su PokerStars da 27€ e lo vince, ottenendo un package per il Main Event EPT. “Ho venduto il 60% delle quote, in modo da poter freerollare la trasferta”, confesserà poi. Una scelta più che saggia, anche se gli costerà una buona parte del 1.122.800€ ufficialmente incassato con la pazzesca vittoria della picca, di cui tra poco vedrete un esaltante epilogo video.
Per sé rimangono circa 450.000€, sufficienti comunque a intraprendere la carriera di professionista di poker vero e proprio.
IL FINAL TABLE E IL PAZZESCO SALISCENDI IN HEADS UP
Ma come è arrivato Sebastian Malec in cima a uno dei tornei più popolari e difficili nel panorama del poker live internazionale? Al tempo (era l’agosto 2016) il Main Event EPT aveva battuto tutti i record con 1785 iscritti. Al tavolo finale, Sebastian Malec arriva con il quarto stack sui sette rimasti in gioco. L’avversario più duro è il tedesco-israeliano Uri Rechenstein, che infatti gli contenderà il successo fino all’ultimo.
Lo scontro con Uri è bellissimo e racchiude in sé la bellezza dei tornei di poker, dove non bisogna dare nulla per scontato e niente è impossibile. Il testa a testa partiva con i due abbastanza vicini, ma Reichenstein scava un vantaggio che pare decisivo. Non lo è, perché accade questa mano.
IL SORPASSO DI SEBASTIAN MALEC
Malec limpa da bottone/small blind con 4♠ 4♣ a 200.000 con 23 milioni dietro. Reichenstein decide di rilanciare a 1,4 milioni con Q♠ 6♣ e 28 milioni dietro e il polacco fa call. Il flop A♠ 3♥ 4♥ dà il set a Sebastian, che si limita a chiamare la continuation bet di Uri, sempre da 1,4 milioni. Il turn 10♠ non cambia nulla e il copione rimane il medesimo, con una puntata che stavolta il tedesco modula in 3,3 milioni. Si va al river dove un 4♦ chiude l’incredibile quads per Malec, ma Reichenstein non lo sa e anzi il board pairato probabilmente rafforza la sua convinzione a proseguire nel bluff. Uri punta 6,2 milioni, praticamente metà pot. Sebastian fa un po’ di scena ma alla fine va allin, generando l’ovvio fold di Reichenstein. Con questo colpo, Sebastian Malec diventa chipleader e anzi il suo vantaggio cresce.
URI, OVERBET VINCENTE
Reichenstein apre a 1,1 milioni con 10♠ 8♥ e Malec difende con A♥ 9♠ , potendo contare su un vantaggio di circa 38 milioni contro 14.
Il flop 9♣ Q♥ 4♦ vede il polacco legare una middle pair e fare check-call alla bet da 1.000.000 del tedesco, che ha un incastro di scala. Sul turn 2♥ il copione non cambia, check-call alla bet 2,4 milioni. Si giunge al river che è un J♣ disastroso per Malec, ma lui ancora non lo sa. Su pot 9,1 milioni Sebastian fa check e poi si ritrova a fronteggiare l’allin in overbet (10,5 milioni) del rivale. Ci pensa, ci pensa, la tentazione di chiamare per chiuderla lì è troppo forte e infatti il polacco cede, vedendosi però girare la scala da Reichenstein che torna in testa. Un giocatore poco esperto potrebbe andare in tilt, ma così non è per Sebastian Malec, che anzi lo ripaga con la stessa moneta.
CHI DI OVERBET FERISCE…
Reichenstein è in vantaggio per circa 4-1 in chips. Malec limpa a 300.000 con 9♣ , Uri fa check con Q♣ 5♦ . Sul flop 9♦ K♠ il tedesco fa check-call sulla puntata a 600.000 di Seb e la scena si ripete sul turn 5♥ , in cui la puntata del polacco diventa da 1,2 milioni.
Il river è un 9♠ e Uri fa check per la terza volta. Dopo 3 secondi, Malec manda tutto per circa 2 volte il piatto. Uri ci pensa, poi fa call e raddoppia ancora! I due arrivano praticamente pari stack alla mano che scriverà la storia.
FINE DEL TORNEO, INIZIO DEL SOGNO
Malec e Reichenstein arrivano al flop J♠ 6♥ Q♥ senza rilanci, ma dopo le prime tre carte coperte Reichenstein esce puntando 800.000 con 10♥ 9♣ che significa bilaterale di scala. Malec reagisce con un raise a 3 milioni dall’alto del suo nut flush draw con A♥ 3♥ , Uri fa call per vedere il turn, che è la carta definitiva, quella che rende la mano un vero e proprio cooler: l’ 8♥ !!!
Scala per il tedesco, colore nuts per il polacco. Uri fa check e poi vede Sebastian puntare 5 milioni su pot da poco più di 7 milioni. Malec inizia a fare un po’ di table talk, dicendo che deve andare in bagno. Ad ogni modo Uri fa call e il river è un 8♦ . Sempre in piedi e con un atteggiamento frizzante, Malec va allin per circa 18 milioni, ammontare di poco superiore al piatto e che copre leggermente il rivale. Malec cita anche Scotty Nguyen “you call and it’s all over, baby”, in un tentativo di trash talk che però ottiene l’effetto sperato, più che altro perché Reichenstein ha davvero un punto difficilissimo da foldare, in quella situazione.
IL VIDEO DELL’IMPRESA INDIMENTICABILE DI SEBASTIAN MALEC
Qui possiamo ripercorrere l’incredibile viaggio, anche emotivo, di un 21enne che moltiplica per 41mila volte il suo investimento, realizzando un sogno pazzesco: vincere un EPT!
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