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Check-raise vs 3-bet | Parte 1

Dicembre 13, 2019
di PokerStarsSchool

In questo articolo parleremo di due linee che molti giocatori utilizzano quando hanno sia monster che combo-draw, e spiegheremo la differenza tra queste due linee: il check/raise e la bet/3bet.

Per iniziare, vorrei esporre un punto spesso discusso nei vari forum. Tutti – me compreso, ed alcuni dei giocatori più rispettati – tendono a giocare allo stesso modo sia le monster che i combo-draw. Solitamente, giustifichiamo questa mossa utilizzando termini come “game theory” e “metagame”. Tuttavia, è abbastanza ovvio che, con due tipologie di mani così diverse, quello che cerchiamo di ottenere non è lo stesso risultato. Infatti, quando abbiamo una monster vogliamo essere pagati, mentre quando abbiamo un combo-draw vogliamo generare fold equity.

Contro un avversario forte (più bravo di noi, o almeno quanto noi), giocare sia le monster che i combo-draw allo stesso modo è sicuramente la linea +EV, perché riusciamo a polarizzare il nostro range ed evitiamo di essere exploitati facilmente dai nostri avversari. Lo stesso non vale quando ci troviamo ad affrontare un giocatore amatoriale. Ad esempio, contro una calling station che non riesce a foldare la sua top pair, non ha senso andare in all-in con le nostre 12-15 outs sapendo che chiamerà, quando sappiamo di poter tentare di chiudere il nostro draw con buone odds e farci pagare qualora dovessimo chiuderlo. Allo stesso modo, contro un giocatore nitty non ha molto senso giocare il nostro set in bet/3bet all-in su un board sconnesso, perché probabilmente folderà anche un’overpair.

Adesso che abbiamo avviato il discorso, faremo alcune considerazioni che saranno utili per decidere se sia meglio il check/raise o la bet/3bet.

Dimensione degli stack (in relazione al piatto)

Non c’è nulla di peggio che check/raisare un flop con combo draw, lasciandosi dietro molti soldi, solo per essere chiamati e vedere una carta bianca scendere al turn. Generalmente, il nostro obiettivo deve essere quello di arrivare in all-in al flop sia con combo-draw che con una monster. Quindi, se siamo insicuri su quale linea dovremmo adottare, scegliamo quella che ci consentirà di arrivare in all-in più facilmente. Ad esempio, abbiamo €20 dietro ed il piatto è di €10. In questo caso, il check/raise è l’opzione migliore per due motivi:

1) diamo la possibilità di c-bettare/bluffare al nostro avversario, e data la dimensione dello stack effettivo possiamo andare direttamente in all-in;
2) diamo al nostro avversario la possibilità di checkare dietro, e quindi di vedere gratuitamente il turn. Se, invece, abbiamo €95 su un piatto di €17, la linea bet/3bet è quella che ci porterà in all-in al flop più facilmente. Infatti, puntando il piatto (17€) al flop, anche qualora dovessimo ricevere un miniraise, potremo 3bettare direttamente in all-in grazie ad un semplice pot size raise.

Un altro motivo per cui la dimensione degli stack è particolarmente importante è quella di poterci fare un’idea sulla fold equity del nostro draw. Ovviamente, minore è lo stack effettivo, minore è la fold equity che abbiamo.

Nella prossima parte dell’articolo parleremo di dead money, immagine/letture, del turn e del check/raise con altre mani.

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