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L’ICM e il suo impatto su tornei e satelliti

Luglio 7, 2020
di PokerStarsSchool


ICM sta per Independent Chip Model. Essenzialmente, questo è un modello matematico che calcola l’equity di un giocatore in un torneo considerando il suo stack, gli stack degli altri giocatori al tavolo e i premi finali. Non entra in gioco fino a quando non siamo vicini alla zona premi, e ha i suoi effetti più evidenti quando siamo vicini a grandi variazioni nei premi, come succede al tavolo finale di un torneo.

Nel cash games, una chips da €1 equivale a €1. Se c’è un tavolo da 10, ognuno entra con €100 e non è permesso uscire o fare un rebuy, se qualcuno riuscisse a vincere tutte le chips avrebbe €1000 in denaro. In un torneo che non è questo il caso . Immaginiamo ora che il tavolo cash game descritto sopra sia invece il tavolo di un torneo, un sit and go. Ora la persona che riesce ad ottenere tutte le chips non ha €1000 in denaro, in realtà ha solo €500 in denaro (la tipica struttura di premi in un sit and go è 50%/30%/20%). Questo significa che quando siamo di fronte a decisioni ICM, le chips che possiamo guadagnare in una mano non valgono tanto quanto le chips che potremmo perdere. Un modo semplice per capirlo è quello di utilizzare un esempio estremo. Diciamo che siamo nella bolla del sit & go, 4 giocatori in gioco e premi di €500, €300 e €200 per i primi 3. Ecco gli stack:

Hero: Big Blind 7,000
Player 2: Small Blind 7,998
Player 3: 1
Player 4: 1

Per semplicità sto ignorando i bui e gli ante, quindi i giocatori 3 e 4 non sono ancora all-in e entrambi foldano. Il piccolo buio va all-in, e ora tocca a noi. Questo è un chiaro fold ICM, indipendentemente da quali carte si hanno. Anche AA è un fold. Capite perché? Se giochiamo questa mano e vinciamo ancora non saremo sicuri di vincere il sit & go. Non ci siamo ancora garantiti i €500 perché il piccolo buio avrà ancora chips con cui potenzialmente può recuperare, ma la nostra parte del montepremi è ora probabilmente intorno a €475 o anche di più. Se chiamiamo e perdiamo la mano, vinciamo €0! Questo è un disastro secondo l’ICM, perché semplicemente foldando, abbiamo essenzialmente assicurato il secondo premio, e una volta arrivati in heads-up avremmo più o meno le stesse chips del nostro avversario e la nostra equity sarà intorno ai €440. Così se chiamiamo e vinciamo con gli assi, abbiamo solo teoricamente aumentato la nostra equity nel montepremi , mentre se chiamiamo e perdiamo, abbiamo perso tutta l’equity e ce ne andremo a mani vuote. Il rischio è enorme per una ricompensa solamente teorica. Quindi il gioco corretto, quello che massimizza il nostro guadagno nel lungo periodo, è quello di foldare tutte le mani fino a quando i giocatori 3 e 4 vengono eliminati e rimaniamo in heads up.

L’effetto ICM porta ad alcuni all-in o fold molto controintuitivi. Recentemente mi è capitato un esempio estremo, quando ho passato AA prima del flop in diretta streaming facendo impazzire telecronisti e spettatori. Ecco la situazione: era un satellite con 4 ticket in palio per l’evento target, eravamo in bolla diretta con 5 giocatori in gioco. I bui erano 2000/4000 con un ante di 400. Gli stack erano:

UTG: 26,052
CO: 60,016
BU (Hero): 14,773
SB: 13,640
BB: 137,519

UTG rilancia all in per 25,652
CO contro rilancia all in per 59,616

In questo scenario, dove lo stack 3° in chips corre il rischio di essere eliminato, il corretto gioco ICM è passare qualunque mano, incluso AA. Eccolo dimostrato grazie al calcolo fatto con un calcolatore ICM:

Questo perché, molto semplicemente, in questa situazione la mia equity nel montepremi del satellite (la mia possibilità di ottenere uno dei 4 ticket per l’evento di destinazione), aumenta se passo AA.

Altro aspetto interessante di questo calcolo ICM è che il cut off, che è andato a sua volta all-in, in realtà dovrebbe farlo solamente con AA/KK. Perché un range così stretto? Intuitivamente, se il cut-off perde questo showdown, resterà con 8,5 bb e sarà 3° in chips e se io e il piccolo buio riuscissimo a raddoppiare, diventerà il più corto al tavolo. Inoltre, c’é il grande buio che ancora non ha agito. Ma, anche se sembra troppo tight, se avesse re-shovato con QQ, questa azione diminuisce leggermente le sue possibilità di vincere un ticket rispetto al fold. A proposito, se modifichiamo l’intervallo di re-shove del cut-off includendo QQ e AK, il risultato è ancora un chiaro fold con AA contro i 2 all in.

Un’altra cosa interessante da guardare è che quando il giocatore UTG è andato all-in, ho detto in diretta “Beh, devo chiamarlo ovviamente” poco prima che il cut-off rilanciasse. Se il cut-off avesse foldato, sarebbe stato corretto, e se sì, con quali mani avrei dovuto chiamare? Sì, sarebbe stato corretto, ma avrei dovuto chiamare con un range molto stretto:

Così se il cut off avesse foldato, il mio AA sarebbe stato un call immediato, un call KK sarebbe stato solo leggermente redditizio e un call con qualsiasi altra mano mi avrebbe fatto perdere soldi/equity e ridotto la mia possibilità di vincere un ticket. Se mi aveste chiesto in streaming con cosa avrei chiamato da UTG se il cut off avesse foldato, avrei detto JJ+/AK. Come il calcolo ICM dimostra sopra, chiamando con JJ avrei buttato i miei soldi.

La morale di questa storia è che la pressione dell’ICM è una cosa reale, ed è spesso meglio essere quello che aggredisce piuttosto che chiamare di fronte alla pressione dell’ICM. Questi effetti sono più pronunciati tanto più grande è la differenza nel payout, come si verifica al tavolo finale di un torneo o nella bolla di un satellite. Imparare questi concetti, almeno quelli di base, contribuirà a migliorare di molto il vostro processo decisionale nei tornei o satelliti, portandovi a lungo termine ad un profitto, mentre i vostri avversari meno esperti faranno enormi errori ICM e butteranno all’aria la loro equity.

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