Gli errori più comuni commessi da un principiante
“Chi ben inizia è a metà dell’opera” (proverbio irlandese).
Abbiamo tutti iniziato qualcosa come principianti nella vita, provando e commettendo errori che, alla fine, ci hanno portato a scegliere degli obiettivi. Quando parliamo di materie scolastiche, opportunità di lavoro, impegno nel business, uscire con una ragazza/un ragazzo, attraversare un duro periodo in una relazione, sposarci o accogliere la nuova vita di un bambino, ci ritroviamo esattamente in questa situazione, ma spesso abbiamo l’appoggio volontario di tante altre persone che hanno già attraversato queste esperienze, e la componente della comunicazione umana è molto più coinvolta. Per quanto riguarda il poker, invece, il discorso è differente: la mente deve rimanere concentrata soltanto sulle carte e sui nostri avversari, e nessuno è disposto ad aiutarci se non siamo noi i primi a volerci impegnare.
Oggi parleremo di alcuni errori che commettono i principianti nel poker, e daremo qualche consiglio su come evitare che vengano commessi ripetutamente.

Non adattarsi agli avversari
Quali sono le migliori strategie di tic-tac-toe, dama e scacchi? In questi giochi, sono diverse le mosse che possono essere fatte come risposta ad un’azione avversaria per arrivare alla vittoria. Tuttavia, non è necessario – e forse è addirittura controproducente – cambiare in corsa la propria strategie, per questo ci si affida a strategie spesso predeterminate.
Nel poker, invece, ci troveremo sempre a giocare contro uno o più avversari che agiscono sempre in maniera diversa, seguendo certe dinamiche date dalle loro tendenze ed un’altra infinità di variabili. Nel poker, che sia live o online, la strategia che funziona contro Jimmy potrebbe non funzionare contro Bill, e potrebbe addirittura portarci a perdere. Il poker è un continuo mutamento di dinamiche che variano ad ogni tavolo, o addirittura ad ogni mano.
La mano che abbiamo è inizialmente l’unico pezzo del puzzle che abbiamo a disposizione per vincere uno showdown contro un avversario o portarlo a foldare. La chiave di volta è quella di adattarsi costantemente ai diversi tipi di avversario, non quella di avere una strategia ed una soltanto – che, in qualche caso, potrebbe tuttavia anche risultare vincente.
Auto-sabotaggio (ovvero: Tilt)
Come gestite gli alti e bassi della vostra vita per uscirne al meglio? Una delle migliori strategie è quello di essere assertivi per evitare che ci siano troppi danni collaterali, e continuare consapevoli che nessun problema rimarrà tale se si fa qualcosa per risolverli. Il poker è un gioco di ingegno, percentuali, range di mani, dinamiche contro determinati avversari. Tutti questi elementi lo rendono un gioco molto competitivo, dove non abbiamo il pieno controllo sulla vittoria: questo, inevitabilmente, farà in modo che perderemo.
Il tilt è quella cosa che, quando stiamo attraversando una sessione perdente, ci farà perdere ancora più soldi. Così, se non siamo tranquilli, è meglio smettere di giocare e fermare le nostre perdite. Non giocate oltre le vostre possibilità finanziarie, e non diventate impazienti di recuperare quando state perdendo. Il poker è un gioco di competizione, ma al contrario di altri, stiamo giocando con i nostri soldi in prima linea. L’unico modo che abbiamo per evitare di perdere più di quanto dovremmo è quello di lavorare e fortificare il nostro mental game.
Non giocare le giuste mani di partenza
Prima o poi vi capiterà di giocare una sessione di poker molto lunga. Siete arrivati molto lontani in un torneo, oppure avete giocato per ore al cash game e state aspettando una mano buona. La vostra pazienza, tuttavia, è al limite mentre aspettate questa mano, e presi dalla noia sentite il bisogno di aprire qualche mano e giocare in maniera creativa. NON FATELO! Fermatevi immediatamente. Perché dovreste cambiare uno stile di gioco che fino ad ora è risultato essere vincente? Il tempo, le statistiche e campioni molto grandi di mani hanno dimostrato che le mani di partenza più forti sono quelle con cui si ottiene il maggior profitto nel lungo periodo.
Se siete ancora dei principianti nel poker, studiate bene i fondamenti delle mani di partenza prima di allargare i vostri range in base alle dinamiche del tavolo ed agli avversari che vi trovate di fronte. Se dovessimo paragonarlo ad uno sport fisico, il poker è più simile ad una maratona che ad uno sprint. E se volete essere in grado di avere una certa longevità nel gioco, assicuratevi sempre di avere tra i 30 ed i 60 buy-in del livello che giocate, in modo che il vostro bankroll possa sostenere qualche giornata negativa.
Non usare le bet size corrette per estrarre valore
Se doveste trovarvi in un negozio di alimentari per comprare la vostra pietanza preferita per €1, per poi andare alla cassa e sentire la voce del commesso che dice “Sono €10”, cosa fareste? Comprereste lo stesso quel prodotto per soddisfare la vostra voglia, nonostante il prezzo sia molto più alto rispetto a quello che avevate visto inizialmente?
La risposta potrebbe essere “sì” o “no” in base a determinate varianti – come quanta fame avete, ad esempio. Di sicuro, però, direte al commesso che c’è stato un errore e che il prodotto era segnato ad un prezzo differente, con la conseguenza che potreste sia tornare a posare il prodotto, sia prenderlo comunque lamentandovi di un servizio che dovrebbe essere migliorato, o addirittura non tornare più in quel posto.
Immaginate lo stesso scenario ad un tavolo cash game di PokerStars. In mano avete AA, la miglior mano di partenza possibile. Aprite x3, e ricevete due call. Al flop scendono AA2: avete chiuso poker, e voi state già esultando, pensando che questa mano è sicuramente vostra! Davanti allo schermo, siete già in festa, sorseggiando il vostro drinked esultando come Grosso dopo il gol ai mondiali del 2006.
I vostri avversari checkano, e voi andate direttamente in all-in per 97bb. JACKPOT! Oh, no…I vostri avversari hanno foldato.
Quando capita una situazione del genere, pensate al cliente del negozio di alimentari, che si aspetta di avere valore e soddisfazione dal suo investimento. Imparate a puntare 1/2, 2/3 e 3/4 di piatto, e di andare in all-in solo quando lo stack to pot ratio è corretto.
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