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La strategia ai tavoli tight (parte 2)

Dicembre 18, 2019
di PokerStarsSchool

Adattare la nostra strategia

Il principale adattamento a questi tavoli è che dovremo essere meno inclini a chiamare il raise dei nostri avversari, ma più propensi ad essere noi ad aprire il gioco. Aprire il gioco raisando preflop ci porta due vantaggi: il primo è che quando uno dei nostri avversari tight avrà una monster, ce lo farà sapere andandoci sopra; il secondo è che folderanno la maggior parte delle volte che li aggrediamo. In pratica, i giocatori tight sono molto più leggibili rispetto ai giocatori loose, ma non per questo significa che sia più profittevole giocare contro di loro.

Mettiamo ad esempio che scendano tre carte basse al flop – o magari una coppia bassa e una carta media. In questo caso, il nostro avversario difficilmente avrà legato qualcosa, perché per natura tende a giocare carte alte; e visto che ci sono più carte alte non-coppie che coppie, la maggior parte delle volte si ritroverà con mani come A alta o K alta. E, con una piccola bet, riusciremo spesso a vincere il piatto uncontested.

Un altro esempio potrebbe essere un flop fortemente connesso, come 568. Se il nostro avversario dovesse bettare su questa texture, lo starebbe molto probabilmente facendo con una coppia alta che vuole difendersi dai draw; questo è il momento migliore per chiamare, ed aggredire il piatto qualora dovesse scendere un’altra carta che potrebbe servire a chiudere i draw.

L’importanza della posizione nei tavoli tight

Un altro aspetto molto importante, come già sappiamo, è la posizione. Tuttavia, in questo caso non è importante solo la posizione assoluta, ma anche quella relativa – ovvero in relazione al preflop raiser. Essere l’ultimo ad agire dopo il flop in un tavolo tight ci darà un vantaggio ancora maggiore rispetto a quello dei tavoli loose, perché in questi ultimi la c-bet è praticamente standard e ci ritroveremo spesso ad affrontarla, mentre ad un tavolo tight le puntate degli avversari riflettono spesso la forza della loro mano, permettendoci di uscire da alcuni piatti in maniera molto economica.

La posizione relativa ai tavoli tight

Chiamare un raise da early position ad un tavolo tight può metterci nella scomoda situazione di dover giocare il postflop in mezzo all’original raiser e ad un altro giocatore che parlerà dopo di noi, e che avrà posizione su di noi. Considerando che i nostri avversari ai tavoli tight giocheranno quasi esclusivamente mani di valore, potremmo essere costretti spesso a decisioni difficili postflop – ad esempio, non potremo sapere se la nostra top pair sarà buona o meno. In pratica, sedersi all’immediata sinistra di un giocatore tight potrebbe causarci qualche problema. Per questo, è consigliabile sedersi a qualche posizione di distanza da un giocatore tight, in modo che potremo essere in posizione quando chiameremo un suo raise; o, meglio ancora, di sederci alla sua destra, perché per la natura del suo gioco non ci giocherà contro molto spesso, quando saremo noi gli aggressori preflop.

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