Sempre tra i primi del chipcount fin dalla prima giornata, una condotta di gara notevolmente agevolata da un numero di colpi a suo favore di non disprezzabile entità, un comportamento ineccepibile con i suoi avversari e, ma questo non è mai stato in discussione, la conferma che il poker è un gioco in cui fortuna e abilità sono difficilmente contrastabili quando le loro caratteristiche si mischiano e danno origine a prestazioni di questo tipo.
Stiamo parlando di Stephen Song e della sua vittoria all‘European Poker Tour di Barcellona organizzato da PokerStars, colta nella serata di ieri, domenica 8 settembre 2024, davanti al suo ultimo ostacolo, Andrew Hulme, britannico, con il quale ha raggiunto un accordo a due che ha pesantemente rimodulato le prime due spettanze.
Song è emerso su un numero di iscritti pari a 1.975 entries, i quali hanno così generato un prize pool di €9.578.750, che è stato suddiviso in un totale di 287 quote.
Sei left allo start del final table di ieri, seguito quotidianamente dalla diretta streaming in italiano, curata da Giada Fang, Alberto Russo e Pier Paolo Fabretti, i quali ci hanno accompagnato fino all’ultimo board, ancora una volta amico di Song, che ha chiuso ogni velleità di vittoria al suo avversario inglese.
Giornata intensa, Song è imbattibile
Un final day che ha visto manifestarsi tutto e il contrario di tutto, a partire da una scelta molto spinta da parte della giocatrice americana Rania Nasreddine, che rimette completamente in partita proprio Hulme, il quale vivrà tutta la sua giornata sulla spinta di un colpo iniziale che lo vedeva raddoppiare con gli assi su Rania, alla quale la coppia di 9 rimaneva la mano peggiore fino al river facendola retrocedere a quota 11 Big Blind.
Senza perdersi d’animo la Nasreddine capiva che senza azione non sarebbe andata molto lontano e in breve tempo, nell’arco di meno di un livello, si riprendeva con gli interessi lo stack di inizio partita, ma doveva abbandonare la disputa al quarto posto, quando il suo A♠ 3♠ si scontrava contro l’A♥ 8♣ ancora una volta di Hulme, che la spediva così fuori dal torneo, chiudendo doppia coppia al flop.
In precedenza avevamo perso Kuzmanovic per mano della Nasreddine, A♦ K♣ vs Q♠ J♠ e board liscio e il terzo americano del tavolo, Dave Coleman che sperava di essere buono con la sua doppia coppia di jack e 3, ma che la coppia di donne di Hulme metteva fine al suo torneo.
Parte l’heads up, Song fa valere il suo stack
Non ci vuole tanto prima che Song e Hulme possano cominciare il loro testa a testa conclusivo, con l’inglese che elimina il qualificato PokerStars, poi rientrato con una quota acquistata, il rumeno Pertea, la cui coppia di 5 perde una sorta di coin flip contro A♣ 6♦ di Hulme che trovava un 6♠ al river.
All’alba del heads up Song e Hulme, con il primo in vantaggio di una manciata di Big Blind, optano per un accordo che fa felici entrambi e che permette di andare a cena contenti con una somma di denaro assicurata li farà consumare un pasto probabilmente indimenticabile.
Al rientro dalla pause cena, dopo alcune scaramucce pokeristiche, Song prende un vantaggio congruo in termini di chips e, sull’onda dell’entusiasmo, mette il suo avversario ai resti forzandolo al call dopo il suo raise All In da Bottone con A♣ 7♥ , chiamato da Hulme con 8♥ 8♦ .
Il board è ancora una volta a favore dell’americano che può così esultare insieme alla sua curva di amici e tifosi: 5♦ 3♦ 6♣ 4♠ 9♦ .
Posizione | Giocatore | Provenienza | Premio |
---|---|---|---|
1 | Stephen Song | United States | €1,290,386* |
2 | Andrew Hulme | United Kingdom | €1,165,614* |
3 | Marius-Catalin Pertea | Romania | €674,150 |
4 | Rania Nasreddine | United States | €518,600 |
5 | David Coleman | United States | €398,950 |
6 | Boris Kuzmanovic | Croatia | €306,900 |
7 | Alexandre Fournier | Canada | €236,100 |
8 | Jianwei Lin | China | €181,600 |
9 | Fabiano Kovalski | Brazil | €139,750 |
Le dichiarazioni a caldo di Song
“Continui a presentarti e alla fine vincerai, giusto? Matematicamente, deve succedere“, ha cominciato Song durante l’intervista rilasciata a PokerNews.
“Devo dire che mia madre ha detto che stava pregando molto per me durante questo torneo. Ho runnato al sole per tutti e sette i giorni, quindi sono decisamente grato per questo”.
Song era già un professionista affermato prima di oggi. È molto rispettato dai suoi colleghi e ha i risultati a sostenerlo, con un braccialetto WSOP, un WPT Prime Championship e una vittoria in un side event EPT nel suo curriculum. È stato nominato GPI Player of the Year nel 2022, ma indica questo trionfo come il più notevole della sua carriera.
“Questo, di sicuro, è il numero uno. Anche il WPT Prime [Championship] è stato fantastico. C’era la mia famiglia e c’era mia madre, quindi è stato incredibile. Ma questo è l’EPT Main Events; Non ce ne sono così tanti. E ora essere in grado di dire di essere un vincitore dell’EPT è semplicemente irreale”.
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