L’arte del bluff | Quarta parte
Dopo le precedenti spiegazioni, spieghiamo perché il bluff ha una % di successo più alta man mano che si sale di livello. Il motivo è che i nostri avversari non pensano a cosa possiamo avere in mano. Pensano soltanto a cosa hanno in mano loro.
I bluff ai livelli più bassi tengono tutti questi ragionamenti in considerazione, ma hanno effetto per motivi diversi. Quando “bluffiamo” un avversario ai livelli più bassi, generalmente gli stiamo facendo foldare mani molto deboli, come quando check/raisiamo AK unimproved, c-bettiamo il flop in bianco dopo aver raisato preflop, a facciamo una grossa puntata al turn in posizione dopo che il nostro avversario ha checkato due strade. In molti casi gli abbiamo fatto foldare una mano tecnicamente migliore della nostra, ma loro sono più concentrati sulla debolezza della loro mano che sulla forza della nostra.
Questa è una differenza chiave, perché se sappiamo che il nostro avversario ha una mano di media forza, dobbiamo rassegnarci al fatto di poterla vincere solo quando abbiamo realmente una mano migliore della sua – ovvero, possiamo vincere solo quando abbiamo un alto valore di showdown.
Quando saliamo di livello, diventa sempre più probabile che gli avversari che abbiamo di fronte non si preoccupino solo di quello che hanno in mano, ma anche di quello che possiamo avere noi, e possiamo utilizzare questo fattore a nostro vantaggio. Adesso possiamo far foldare overpair semplicemente perché, per la linea che abbiamo tenuto, è molto probabile che abbiamo un set in mano.
Alcuni dei bluff migliori e più intelligenti verranno ista-callati non perché l’avversario ha effettuato una lettura eccellente della mano. Al contrario, sarà proprio perché non hanno pensato alla mano di hero che hanno effettuato il call, perché se lo avessero fatto, avrebbero realizzato che in quel momento avevano la mano perdente – anche se, effettivamente, non era così.
Questa è una lunga spiegazione per un concetto relativamente semplice, con la quale ho provato a portare alla luce qualcosa che, in fondo, tutti sappiamo: che dobbiamo tutti farci una ragione del fatto che, agli stakes più bassi, bluffare nei grossi piatti non è una mossa molto efficace. Il bluff è una mossa basata sulla reception. Se i nostro avversari non pensano alla nostra mano, ma si curano soltanto della loro, non potremo mai far foldare loro una mano che reputano “buona”.
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