Mettere tutto lo stake nel piatto. Parte 1
“Quando floppiamo una monster, la prima cosa che dobbiamo fare è guardare le dimensioni degli stack in gioco e capire che bet size utilizzare su ogni strada per fare in modo che tutto lo stack vada nel piatto.“
Questa è una cosa alla quale si pensa spesso durante una mano, ma che tuttavia il più delle volte risulta difficile da fare. L’idea base è quella di cercare di mettere quante più chips possibili in mezzo al tavolo quando floppiamo una monster. Idealmente, se non siamo ancora arrivati in all-in prima del river, vogliamo che nel piatto ci siano più chips che nel nostro stack. Più è grande il piatto, più facile sarà per il nostro avversario effettuare un crying call.

Pensiamo a queste due linee standard:
Un avversario, stack normali, Hero apre il gioco preflop in posizione
Di sicuro giochiamo tantissime mani in questa situazione. Per semplificare i numeri, ammettiamo di essere ad un tavolo 6-max NL100.
Preflop: UTG limpa, Hero raise a €4, chiama solo UTG
Flop: €10, 2 giocatori, stack effettivo: €95
Puntare su tutte le street, con Hero che floppa il nuts e vuole che tutto lo stack vada in mezzo
Ad esempio, apriamo Axs e floppiamo colore. Le due linee che possiamo tenere sono: 1) pot-pot-shove; 2) ¾-2/3-shove.
Con la prima linea si avrebbe la seguente situazione:
- piatto di €30 al flop, con €85 dietro; piatto di €90 al turn, con €55 dietro; poco più di ½ piatto al river.
La seconda linea, invece, porterebbe a questa situazione:
- Al flop puntiamo €7.5 (3/4 pot), portando il piatto a €25 con €87.5 dietro; al turn puntiamo €17 (2/3 pot), formando un piatto di €60 ed uno stack residuo di €70 (poco più di una pot size bet al river).
Possiamo dunque notare che c’è una grossa differenza tra queste due linee. Ammettiamo, ad esempio, che il nostro avversario calling station abbia una mano con la quale ci chiamerà sicuramente, come TPTK. Probabilmente chiamerà size bet ragionevoli, ma è meno probabile che chiami con un’overbet. Vediamo l’EV delle due linee:
Contro la linea ¾-2/3, chiamerà il 100% delle volte al flop, l’80% delle volte al turn ed il 50% delle volte l’overbet al river. La nostra EV è:
- * (10+7.5) + 0.8 * (17+ 0.5*(70)) = €59
Contro la linea pot-pot, ammettiamo ancora che chiami sempre al flop, e che al river chiamerà perché dovrà investire poco più di ½ piatto. La differenza sarà che chiamerà meno spesso al turn (50%). Ecco la nostra EV:
- * (10+10) + 0.5 * (30+55) = €62.5
Quindi abbiamo visto come due diverse linee di size bet possano portare ad avere un guadagno maggiore nel lungo periodo. Nella fattispecie, quando floppiamo monster, se teniamo una linea di pot-pot-shove, assegnando una certa % di call all’avversario, vinceremo €62.5, mentre se utilizziamo una linea ¾-2/3-shove ne vinceremo €59.
Ciò significa che, con la prima linea, avremo bisogno di essere chiamati soltanto il 46% delle volte per avere la stessa EV. Addirittura, se giocassimo contro una classica calling station che al turn chiamasse il 70% delle volte, il nostro guadagno atteso sarebbe di €80, ovvero più di 1/3 dei soldi che vinceremo effettuando size più contenute. Intuitivamente, possiamo capire che è molto più probabile che un avversario foldi più spesso se teniamo una linea pot-pot-shove. In pratica, significa che quando cade una scary, con la linea pot-pot possiamo evitare che il nostro avversario compri la carta che potrebbe ribaltare la situazione a poco prezzo.
Quindi, finché giochiamo contro avversari che non si aggiustano in base alle nostre bet size, non dobbiamo aver timore di non essere pagati e di seguire la linea +EV: nella maggior parte dei casi, i nostri avversari chiameranno sia una bet di ¾ pot che una pari al pot, se hanno una mano che reputano buona. Dobbiamo fare in modo che, se l’avversario decida di poter chiamare una bet di ½ piatto al river, questo ½ piatto debba essere abbastanza consistente. Il piatto cresce esponenzialmente, quindi più puntiamo nelle prime strade, più facile sarà prendergli tutto lo stack in seguito.
Quando giochiamo contro avversari shortstack, non saremo in grado di effettuare grosse bet su tutte le strade. Questo concetto diventa più importante man mano che aumentano gli stack. Quando leghiamo grosse mani, dobbiamo cercare di far investire al nostro avversario quanti più soldi possibile, in modo che sia più facile portargliene via di più nelle street successive.
Non è necessario fare calcoli troppo complicati: su un piatto di €10, fare pot su tutte le strade significa puntare €10-€30-€90. Il che significa che possiamo arrivare in all-in al river con uno stack effettivo di 130€ senza effettuare overbet, vincendo un piatto pari a 13 volte rispetto a quello che si è formato nel preflop.
Se facciamo pot-pot-1/2 pot, puntiamo €10-€30-€45. Il che significa che vinceremo 85€, ovvero 8.5 volte il piatto che si è formato nel preflop.
Se facciamo ¾-2/3-1/2, puntiamo €7.5-€17-€30. Il che significa che vinceremo un piatto di circa €54 – poco più di 5 volte rispetto al piatto che si è formato nel preflop.
Quindi, se siamo full-stack e vogliamo che tutti i soldi vadano al centro, quest’ultima linea non è adatta.
Nella prossima parte dell’articolo parleremo della possibilità che si abbia più di una bet per ogni strada.
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